The Marshall Mathers LP

album di Eminem

The Marshall Mathers LP è il terzo album in studio del rapper statunitense Eminem, pubblicato il 23 maggio 2000 dalla Aftermath Entertainment e dalla Interscope Records.

The Marshall Mathers LP
album in studio
ArtistaEminem
Pubblicazione23 maggio 2000
Durata72:05
Dischi1
Tracce19
GenereHardcore hip hop[1]
Horrorcore
Comedy hip hop
EtichettaAftermath, Interscope
ProduttoreDr. Dre, Eminem
Registrazione1999-2000
FormatiCD, LP, download digitale, streaming
NoteGrammy Award Miglior album rap 2001
Certificazioni originali
Dischi d'oroBandiera dell'Argentina Argentina[2]
(vendite: 20 000+)
Bandiera del Brasile Brasile[3]
(vendite: 100 000+)
Bandiera della Grecia Grecia[4]
(vendite: 10 000+)
Bandiera dell'Ungheria Ungheria[5]
(vendite: 25 000+)
Dischi di platinoBandiera dell'Australia Australia (4)[6]
(vendite: 280 000+)
Bandiera dell'Austria Austria[7]
(vendite: 50 000+)
Bandiera del Belgio Belgio (2)[8]
(vendite: 100 000+)
Bandiera del Canada Canada (8)[9]
(vendite: 800 000+)
Bandiera della Danimarca Danimarca (6)[10]
(vendite: 120 000+)
Bandiera dell'Europa Europa (6)[11]
(vendite: 6 000 000+)
Bandiera della Francia Francia (2)[12]
(vendite: 600 000+)
Bandiera della Finlandia Finlandia (2)[13]
(vendite: 40 000+)
Bandiera della Germania Germania (3)[14]
(vendite: 900 000+)
Bandiera del Messico Messico[15]
(vendite: 150 000+)
Bandiera della Norvegia Norvegia (2)[16]
(vendite: 30 000+)
Bandiera della Nuova Zelanda Nuova Zelanda (6)[17]
(vendite: 90 000+)
Bandiera dei Paesi Bassi Paesi Bassi[18]
(vendite: 80 000+)
Bandiera della Polonia Polonia (2)[19]
(vendite: 100 000+)
Bandiera del Regno Unito Regno Unito (9)[20]
(vendite: 2 700 000+)
Bandiera della Spagna Spagna[21]
(vendite: 100 000+)
Bandiera della Svezia Svezia (2)[22]
(vendite: 160 000+)
Bandiera della Svizzera Svizzera (4)[23]
(vendite: 200 000+)
Dischi di diamanteBandiera degli Stati Uniti Stati Uniti[25]
(vendite: 11 000 000+)
Certificazioni FIMI (dal 2009)
Dischi di platinoBandiera dell'Italia Italia[24]
(vendite: 50 000+)
Eminem - cronologia
Album precedente
(1999)
Album successivo
(2002)
Singoli
  1. The Real Slim Shady
    Pubblicato: 16 maggio 2000
  2. The Way I Am
    Pubblicato: 7 settembre 2000
  3. Stan
    Pubblicato: 9 dicembre 2000

Il disco vendette più di 1 760 000 copie nella prima settimana solo negli Stati Uniti d'America,[26] meritandosi così un posto nel Guinness Book of World Records come album rap dalle vendite più veloci di sempre. Nel 2001 vinse un Grammy Award al miglior album rap e ottenne una candidatura come album dell'anno. The Marshall Mathers LP venne inoltre certificato disco di diamante in madrepatria, avendo venduto oltre 10 milioni di copie.[25][27][28] Nel 2005 ha venduto oltre 20 milioni di copie in tutto il mondo,[29] mentre nel 2018 conta oltre 36 milioni di copie vendute in tutto il mondo, divenendo l'album hip hop con più vendite di sempre.[30]

Considerato da molti critici come il capolavoro di Eminem, The Marshall Mathers LP è stato valutato come uno dei migliori album rap di tutti i tempi da riviste musicali come Rolling Stone,[31]Time,[32] e XXL.[33][34] Rolling Stone ha messo l'album al settimo posto tra quelli più importanti del decennio.[35] L'album è inoltre alla posizione 302 nella lista dei 500 migliori album di tutti i tempi ancora secondo Rolling Stone.[36] Nel 2010 la Rhapsody gli dà la prima posizione nella lista dei 10 migliori album di rappers bianchi.[37] Nel 2011 viene premiato come album di diamante insieme a The Eminem Show e proprio insieme a quest'ultimo è considerato "l'album simbolo" di Eminem.[38]

Descrizione modifica

Le canzoni sono state tutte scritte ad Amsterdam (Paesi Bassi), dove Dr. Dre permise ad Eminem di fare un provino al telefono. Solo il primo singolo The Real Slim Shady fu scritto negli Stati Uniti d'America.

L'album è composto da 18 tracce. I temi più trattati sono lo stress vissuto dall'artista per l'accanimento inevitabile di fan (Stan), la sua inguaribile scontentezza nel mondo che lo circonda (The Way I Am), l'odio marcato nei confronti della madre (Kill You) e della moglie, artefice del tradimento che successivamente porterà alla rottura del loro matrimonio (Kim), la presa di coscienza del lato negativo del successo e l'accanimento contro le boy/girl-bands (The Real Slim Shady, Marshall Mathers). Il disco contiene anche diversi pezzi più "party", ed altri che si configurano come veri racconti di vita allo sbando, senza rimpianti né pentimenti.

I singoli che hanno portato al successo quest'album sono The Real Slim Shady, The Way I Am e Stan. Di The Way I Am esiste anche una versione rap metal, eseguita insieme a Marilyn Manson e remixata da Danny Lohner. Questo remix è inoltre disponibile in alcune edizioni limitate del disco. La traccia Criminal ha lo stesso inizio di Still Don't Give a Fuck, contenuta nell'album precedente, The Slim Shady LP.

The Marshall Mathers LP venne pubblicato sia in versione Clean (ovvero pulita, quindi censurata), che in versione originale (Dirty), sebbene i testi siano censurati in parte anche nella versione esplicita dell'album. Alcune canzoni vennero censurate a causa delle critiche ricevute ai tempi della pubblicazione. Su molte copie, i 25 secondi del "Public Service Announcement" vennero cancellati da due secondi di silenzio prima dell'inizio dell'album, sebbene in altre copie vennero lasciati intatti. Un'ultima censura si ebbe per la canzone Kim, che, a causa dei contenuti violenti contro la moglie, venne sostituita da una canzone basata sul tema musicale di South Park The Kids, anch'esso facente riferimenti all'uso di droghe[39].

Contenuto modifica

Come suggerisce il titolo dell'album, The Marshall Mathers LP è un album più serio e personale di quello precedente, The Slim Shady LP, dove predomina la figura dell'alter-ego Slim Shady. Il rapper, in gran parte dell'album, affronta il rapporto con l'ascesa alla fama e attacca chi aveva criticato il suo primo album. Altro tema ricorrente è il rapporto con la sua famiglia, in particolar modo quello con sua madre e la sua ex-moglie Kim Mathers.[40]

Testi modifica

The Marshall Mathers LP è più introspettivo e i testi vertono meno sulla figura di Slim Shady. Le canzoni riguardano le lotte dell'infanzia e i problemi familiari di Eminem, in cui è fortemente coinvolta la madre (in Marshall Mathers),[41] la relazione tempestosa con sua moglie (in Kim),[41] il suo rapporto con l'essere una superstar e le aspettative (in Stan e in I'm Back), il suo ritorno sulla scena musicale e la sua influenza su di essa (in Remember Me? e in Bitch Please II),[41] l'abuso di droga (in Under the Influence e in Drug Ballad),[41] la presa di coscienza del lato negativo del successo e l'accanimento contro le boy/girl-band (in The Real Slim Shady e in Marshall Mathers),[41] la sua influenza sui giovani e sulla società statunitense in genere (in The Way I Am e in Who Knew)[41] e infine le reazioni nonché risposte alla critica circa i suoi temi volgari e molto cupi (in Criminal e in Kill You.)[41]

Per tutto lo scorrere delle tracce musicali, l'ascoltatore si ritrova davanti ad un mix di tematiche cupe e controverse, ma anche a storie di vita. Nonostante la grande quantità di polemiche, i testi dell'album vennero ben accolti dalla critica e dalla comunità hip hop, molti dei quali sottolinearono l'energia verbale di Eminem nonché i "densi" modelli di rime.[39][42] Successivamente a questo album, Eminem continuerà a rispondere alla critica con costanza nei suoi testi.

L'album contiene diversi campionamenti e riferimenti. Contiene alcune righe "mimate" dall'album di Eric B. & Rakim, Paid in Full. Infatti, il ritornello di The Way I Am riassembla in chiave "eminemiana" il ritornello di As the Rhyme Goes On, e le prime due righe del terzo verso di I'm Back sono basate sul testo di My Melody. In Marshall Mathers, Eminem parodia la canzone Summer Girls degli LFO dicendo: New Kids on the Block sucked a lotta dick, boy-girl groups make me sick; mentre nella versione degli LFO recita: New Kids on the Block had a bunch of hits, Chinese food makes me sick.

Nella traccia Kim si può sentire il rapper che simula un pesante litigio con la moglie, Kim appunto, alla quale poi al finale della canzone taglia la gola per poi nasconderla nel bagagliaio della sua macchina; tutto ciò rappresenta un ideale prequel di '97 Bonnie & Clyde contenuta nel disco precedente.

Stan è il terzo singolo del rapper estratto da questo album. La canzone narra di un fan, Stan, che scrive al suo idolo, il quale però non sembra considerarlo, anche perché non riceve le sue lettere. Alla fine Stan morirà per un incidente di auto dovuto alla follia sopraggiunta a causa della sua ossessione. Il ritornello campiona parte del testo di Thank You di Dido, lanciata proprio da questo singolo.

Accoglienza modifica

Recensioni professionali
RecensioneGiudizio
AllMusic[1]     
Chicago Sun-Times[43]    
Entertainment Weekly[44]A-
Los Angeles Times[45]    
Melody Maker[46]     
NME[44]     
Pitchfork          [47]
Q[44]     
Rolling Stone[44]     
The Rolling Stone Album Guide[48]     
The Source[49]     
Robert Christgau[50]A

Su Metacritic l'album ha ottenuto un punteggio pari a 78/100 basato su 21 recensioni.[44] È ritenuto il miglior disco del rapper, uno dei migliori album hip hop di sempre e ha infranto nuovi record di vendita per un album rap.[44] L'album gli vale due Grammy (album rap dell'anno e brano rap dell'anno per The Real Slim Shady)[44] e la candidatura ai Grammy Awards 2001 nella categoria album dell'anno.

Tracce modifica

  1. Public Service Announcement 2000 – 0:27
  2. Kill You – 4:24
  3. Stan (feat. Dido) – 6:44
  4. Paul (Skit) – 0:10
  5. Who Knew – 3:47
  6. Steve Berman (Skit) – 0:54
  7. The Way I Am – 4:49
  8. The Real Slim Shady – 4:44
  9. Remember Me? (feat. RBX & Sticky Fingaz) – 3:38
  10. I'm Back – 5:10
  11. Marshall Mathers – 5:20
  12. Ken Kaniff (Skit) – 1:01
  13. Drug Ballad – 5:01
  14. Amityville (feat. Bizarre) – 4:13
  15. Bitch Please II (feat. Dr. Dre, Snoop Dogg, Xzibit, Nate Dogg) – 4:48
  16. Kim – 6:17
  17. Under the Influence (feat. D12) – 5:22
  18. Criminal – 5:14
  19. The Kids – 5:06

Formazione modifica

  • Eminemvoce
  • Mike Elizondobasso (tracce 2, 3, 5, 7-10, 14 e 15), chitarra (tracce 7 e 8), tastiera (tracce 7 e 15)
  • John Bigham – chitarra (tracce 5 e 10)
  • Sean Cruse – chitarra (tracce 2 e 3)
  • Camara Kambon – tastiera (tracce 2 e 9)
  • Tom Coster Jr. – tastiera (tracce 5, 7, 8, 10 e 12)
  • DJ Head – programmazione batteria (tracce 11, 13, 14, 17 e 18)

Classifiche modifica

Classifiche di fine anno modifica

Classifica (2000) Posizione
Stati Uniti[56] 3
Stati Uniti (R&B/hip-hop)[57] 2
Classifica (2001) Posizione
Stati Uniti[58] 72
Stati Uniti (R&B/hip-hop)[59] 65
Classifica (2011) Posizione
Stati Uniti[60] 199

Classifiche di fine decennio modifica

Classifica (2000–2009) Posizione
Stati Uniti[61] 7

Note modifica

  1. ^ a b (EN) Stephen Thomas Erlewine, The Marshall Mathers LP, su AllMusic, All Media Network. URL consultato il 29 marzo 2016.
  2. ^ (ES) Discos de Oro y Platino, su Cámara Argentina de Productores de Fonogramas y Videogramas. URL consultato il 15 dicembre 2019 (archiviato dall'url originale il 6 luglio 2011).
  3. ^ (PT) Eminem – Certificados, su Pro-Música Brasil. URL consultato il 10 gennaio 2021.
  4. ^ (EL) Ελληνικό Chart, su IFPI Greece. URL consultato il 25 dicembre 2018 (archiviato dall'url originale il 6 agosto 2003).
  5. ^ (HU) Arany- és platinalemezek › Adatbázis - 2001, su Hivatalos magyar slágerlisták, Magyar Hangfelvétel-kiadók Szövetsége. URL consultato il 3 aprile 2021.
  6. ^ (EN) ARIA Charts - Accreditations - 2001 Albums, su Australian Recording Industry Association. URL consultato il 22 aprile 2012.
  7. ^ (DE) Eminem - Marshall Mathers LP – Gold & Platin, su IFPI Austria. URL consultato il 25 dicembre 2018.
  8. ^ (NL) GOUD EN PLATINA - albums 2000, su Ultratop. URL consultato il 25 dicembre 2018.
  9. ^ (EN) The Marshall Mathers LP – Gold/Platinum, su Music Canada. URL consultato il 15 dicembre 2019.
  10. ^ (DA) The Marshall Mathers LP, su IFPI Danmark. URL consultato il 6 dicembre 2023.
  11. ^ (EN) IFPI Platinum Europe Awards – 2007, su International Federation of the Phonographic Industry. URL consultato il 21 dicembre 2022 (archiviato dall'url originale il 19 ottobre 2013).
  12. ^ (FR) Les Certifications - Eminem, su infodisc.fr. URL consultato il 20 aprile 2012.
  13. ^ (FI) Tilastot - Kulta- ja platinalevyt, su Musiikkituottajat. URL consultato il 10 gennaio 2021.
  14. ^ (DE) Eminem – The Marshall Mathers LP – Gold-/Platin-Datenbank, su musikindustrie.de, Bundesverband Musikindustrie. URL consultato il 13 dicembre 2019.
  15. ^ (ES) Certificaciones, su Asociación Mexicana de Productores de Fonogramas y Videogramas. URL consultato il 10 gennaio 2021. Digitare "The Marshall Mathers LP" in "Título".
  16. ^ (NO) Trofeer 1993 - 2011, su IFPI Norge. URL consultato il 2 febbraio 2022 (archiviato dall'url originale il 25 luglio 2012).
  17. ^ http://www.nzmusicawards.co.nz/rianz/oldchart.asp?chartNum=1273&chartKind=A[collegamento interrotto]
  18. ^ (NL) Goud & Platina, su Nederlandse Vereniging van Producenten en Importeurs van beeld- en geluidsdragers. URL consultato il 14 dicembre 2022 (archiviato dall'url originale il 23 agosto 2018).
  19. ^ (PL) bestsellery i wyróżnienia, su Związek Producentów Audio-Video. URL consultato il 29 maggio 2021.
  20. ^ (EN) The Marshall Mathers LP, su British Phonographic Industry. URL consultato il 27 ottobre 2022.
  21. ^ Spanish Certifications for 2000-2002 (PDF), su mediafire.com.
  22. ^ (SV) Eminem – Sverigetopplistan, su Sverigetopplistan. URL consultato il 29 maggio 2021.
  23. ^ (DE) Edelmetall, su Schweizer Hitparade. URL consultato il 10 gennaio 2021.
  24. ^ The Marshall Mathers LP (certificazione), su FIMI. URL consultato il 29 agosto 2022.
  25. ^ a b (EN) Eminem - The Marshall Mathers LP – Gold & Platinum, su Recording Industry Association of America. URL consultato l'8 marzo 2022.
  26. ^ (EN) Richard Skanse, Eminem Bounces Britney From Top Spot, su Rolling Stone, 31 maggio 2000. URL consultato il 20 dicembre 2008 (archiviato dall'url originale il 3 maggio 2008).
  27. ^ IFPI Worldwide Gold/Platinum Certification levels (PDF), su ifpi.org. URL consultato il 20 dicembre 2008 (archiviato dall'url originale il 15 marzo 2016).
  28. ^ Edna Gundersen, Decade's best: Eminem tops in sales; Beatles get No. '1' album, in USAToday.com, 11 dicembre 2009. URL consultato il 16 luglio 2006.
  29. ^ Ciar Byrne, The real Slim Shady stands up the fans on his European tour, su Independent, London, 18 agosto 2005. URL consultato l'8 gennaio 2009.
  30. ^ (EN) How Eminem Peaked With 'The Marshall Mathers LP' and 'The Eminem Show', su XXL Mag, 23 maggio 2019. URL consultato l'11 maggio 2020.
  31. ^ The RS 500 Greatest Albums of All Time, su Rolling Stone, 18 novembre 2003. URL consultato il 21 dicembre 2008 (archiviato dall'url originale il 6 gennaio 2007).
  32. ^ The All-TIME 100 Albums, su Time, 13 novembre 2006. URL consultato il 21 dicembre 2008 (archiviato dall'url originale il 9 novembre 2007).
  33. ^ XXL, Retrospective: XXL Albums, in XXL Magazine, December 2007 issue, 2007.
  34. ^ Gay Activist Group Plans Pre-Grammy Eminem Protest, su MTV, 1º febbraio 2001. URL consultato il 21 dicembre 2008.
  35. ^ Rolling Stones Top 100 Albums Of The Decade | RealTalkNY Archiviato il 25 luglio 2011 in Internet Archive.
  36. ^ Music - Top Music Lists - Greatest Albums of All Time, su Rolling Stone. URL consultato il 22 giugno 2010 (archiviato dall'url originale il 15 giugno 2010).
  37. ^ The 10 Best Albums By White Rappers Archiviato il 31 luglio 2010 in Internet Archive. 26 luglio 2010
  38. ^ (EN) Power Brokers: 9 Of Hip Hop's Most Powerful Emcees Turned A&Rs, su hiphopdx.com, 11 dicembre 2014. URL consultato il 2 febbraio 2016.
  39. ^ a b (EN) Recordings, su Eminem. URL consultato il 27 maggio 2009.
  40. ^ Eminem and Kim to divorce again, in BBC News, 6 aprile, sheldon2006. URL consultato il 27 maggio 2007.
  41. ^ a b c d e f g Spence D., The Marshall Mathers LP Review, su IGN, 12 novembre 2004. URL consultato il 27 maggio 2009 (archiviato dall'url originale il 16 dicembre 2010).
  42. ^ (EN) Eminem: The Marshall Mathers LP, su Rolling Stone, 2000. URL consultato il 22 giugno 2010 (archiviato dall'url originale il 4 gennaio 2013).
  43. ^ (EN) Kyra Kyles, Eminem, 'The Marshall Mathers LP' (Interscope), su Chicago Sun-Times, 4 giugno 2000. URL consultato il 14 settembre 2018 (archiviato dall'url originale il 14 settembre 2018).
  44. ^ a b c d e f g (EN) The Marshall Mathers LP by Eminem, metacritic.com.
  45. ^ (EN) Robert Hilburn, Eminem's Latest Seems Sure to Delight Fans, Anger Parents, in Los Angeles Times, 20 maggio 2000. URL consultato il 12 giugno 2012.
  46. ^ (EN) Eminem: The Marshall Mathers LP, in Melody Maker, 6 giugno 2000, p. 54.
    «No one else puts such a rocket under rap's self-consciousness or makes it so shocking...»
  47. ^ (EN) Larson, Jeremy D., Eminem: The Marshall Mathers LP, in Pitchfork, 15 aprile 2018. URL consultato il 15 aprile 2018.
  48. ^ (EN) Christian Hoard, Eminem, in Nathan Brackett e Christian Hoard (a cura di), The New Rolling Stone Album Guide, 4th, Simon & Schuster, pp. 276–77, ISBN 978-0-7432-0169-8. URL consultato il 12 giugno 2012.
  49. ^ (EN) Eminem: The Marshall Mathers LP, in The Source, n. 131, August 2000, pp. 225–26.
  50. ^ (EN) Eminem, robertchristgau.com.
  51. ^ a b c d e f g h i j k l m n (NL) Eminem - The Marshall Mathers LP, su Ultratop. URL consultato il 27 novembre 2017.
  52. ^ a b (EN) Eminem – Chart history, su Billboard, Penske Media Corporation. URL consultato il 27 novembre 2017. Cliccare sulla freccia all'interno della casella nera per visualizzare la classifica desiderata.
  53. ^ (EN) Official Albums Chart Top 100: 25 June 2000 - 01 July 2000, su Official Charts Company. URL consultato il 27 novembre 2017.
  54. ^ (EN) Top R&B/Hip-Hop Albums, Billboard.com.
  55. ^ (EN) Catalog Albums, billboard.com.
  56. ^ (EN) Year End 2000 Charts Billboard 200 Albums, Billboard.com.
  57. ^ (EN) Year End 2000 Top R&B/Hip-Hop Albums, Billboard.com.
  58. ^ (EN) Year End 2001 Charts Billboard 200 Albums, Billboard.com.
  59. ^ (EN) Year End 2001 Top R&B/Hip-Hop Albums, Billboard.
  60. ^ (EN) Year End 2011 Charts Billboard 200 Albums, Billboard.com.
  61. ^ (EN) Decade End Charts – Billboard 200 Albums, su Billboard. URL consultato il 27 novembre 2017 (archiviato dall'url originale il 14 dicembre 2012).

Collegamenti esterni modifica