The Thick of It è una serie televisiva britannica trasmessa dal 2005 al 2012 su BBC Four e BBC Two. La serie, ideata da Armando Iannucci, è una commedia satirica sui meccanismi interni al governo britannico, che racconta con uno stile realistico, detto cinéma-vérité, le vicende di un ministro inglese di finzione e del suo team di spin doctor.

The Thick of It
Immagine tratta dalla sigla della serie.
Titolo originaleThe Thick of It
PaeseRegno Unito
Anno2005-2012
Formatoserie TV
Generecommedia, satira
Stagioni4
Episodi24
Durata30 minuti (stagioni 1-4)

60 minuti (episodi speciali)

Lingua originaleinglese
Rapporto16:9
Crediti
IdeatoreArmando Iannucci
Interpreti e personaggi
Prima visione
Prima TV originale
Dal19 maggio 2005
Al27 ottobre 2012
Rete televisivaBBC Four (st. 1-2, episodi speciali)
BBC Two (st. 3-4)
Distribuzione in italiano
Dal25 settembre 2015
Al6 gennaio 2016
DistributoreVVVVID (sottotitolato)
Opere audiovisive correlate
Spin-offIn the Loop
AltreVeep - Vicepresidente incompetente

È stata descritta come "lo Yes Minister del ventunesimo secolo", mentre Iannucci l'ha paragonata ad "un incontro tra Yes Minister e The Larry Sanders Show"[1]; similmente alla prima, infatti, i partiti politici a cui appartengono i personaggi non vengono mai menzionati, nonostante il contesto lo renda spesso estremamente chiaro. La serie è conosciuta soprattutto per il frequente utilizzo del turpiloquio e perché nei suoi episodi ha rispecchiato, e in alcuni casi predetto, scandali ed eventi politici reali.[2][3][4][5]

Trama modifica

Appena insediatosi come ministro di gabinetto, l'inetto Hugh Abbot si ritrova a capo del DoSAC, il Dipartimento degli Affari Sociali e della Cittadinanza (Department of Social Affairs and Citizenship), che sovrintende e controlla diversi altri dipartimenti. Abbot svolge il suo lavoro sotto lo sguardo vigile dell'aggressivo spin doctor Malcolm Tucker, attorno a cui gravita un sottobosco di impiegati inefficienti ed inadatti a ricoprire il proprio ruolo, tra cui l'assessore Glenn Cullen, il giovane consulente Oliver Reeder, e l'addetta stampa Terri Coverley.

Episodi modifica

Stagione Episodi Prima TV UK Prima TV Italia
Prima stagione 3 2005 2015
Seconda stagione 3 2005 2015
Episodi speciali 2 2007 2016
Terza stagione 8 2009 2015
Quarta stagione 7 2012 2015

Opposition Extra modifica

Il 3 luglio 2007 è stato pubblicato su BBC Red Button un mini-episodio speciale di 15 minuti intitolato Opposition Extra, diretto da Armando Iannucci e scritto da Simon Blackwell, Tony Roche, Jesse Armstrong e Iannucci stesso.

Out of The Thick of It modifica

Nel 2009, la BBC ha pubblicato online una serie di otto mini-episodi in contemporanea con la terza stagione (e riproposta nell'edizione DVD della stessa), intitolata Out of The Thick of It.[6] Gli episodi sono in generale composti da scene inedite, escluse dal montaggio finale, ed interviste con il cast e il team creativo della serie.

Titolo episodio Distribuzione
Series 3 - Webisode 1 26 ottobre 2009
Series 3 - Webisode 2 2 novembre 2009
Series 3 - Webisode 3 9 novembre 2009
Series 3 - Webisode 4 16 novembre 2009
Series 3 - Webisode 5 23 novembre 2009
Series 3 - Webisode 6 30 novembre 2009
Series 3 - Webisode 7 7 dicembre 2009
Series 3 - Webisode 8 14 dicembre 2009

Personaggi e interpreti modifica

Personaggi principali modifica

  • Malcolm Tucker (stagioni 1-4, episodi speciali, film), interpretato da Peter Capaldi.
    L'aggressivo, sboccato e temuto direttore delle comunicazioni del ministero. Il suo compito è controllare che ogni ministro segua le direttive del partito e di gestire eventuali crisi nel settore delle pubbliche relazioni per conto del primo ministro. Per raggiungere i propri fini non esita a ricorrere ad intimidazioni e a campagne di diffamazione. Compare, sempre interpretato da Capaldi, anche nel lungometraggio spin-off della serie In the Loop.[7] Il personaggio è stato poi utilizzato da The Guardian come parte della copertura alle elezioni generali nel Regno Unito del 2010.[8] È basato sulla figura realmente esistita dello spin doctor Alastair Campbell e su produttori hollywoodiani come Harvey Weinstein.
  • Glenn Cullen (stagioni 1-4, episodi speciali), interpretato da James Smith.
    Glenn è l'anziano consigliere speciale del ministro. Amico di lunga data di Hugh, lo segue dai primi giorni della sua campagna elettorale e agisce come suo principale consigliere. Nonostante sia generalmente abile in politica e all'interno della serie rappresenti spesso la voce del buonsenso, a causa della sua età viene ignorato e sminuito dai membri più giovani del personale.[7] È separato e ha un figlio disabile.[9][10] Nonostante le sue disavventure, è una delle poche persone per cui Malcolm ha dimostrato un minimo di calore umano.[11][12]
  • Oliver "Ollie" Reeder (stagioni 1-4, episodi speciali), interpretato da Chris Addison.
    Diplomato a Oxbridge proveniente dal Lincolnshire, Ollie è un giovane, arrogante e inesperto consigliere speciale del ministro. Nonostante spesso siano proprio le sue azioni irresponsabili a causare guai al DoSAC, le sue considerazioni sono tenute in grande considerazione da Abbot, che spera lo aiuteranno ad ottenere maggior consenso tra gli elettori.[7] Viene descritto da Terri come "immorale e pericolosamente inaffidabile".[13]
  • Terri Coverley (stagioni 1-4, episodi speciali), interpretata da Joanna Scanlan.
    Terri agisce come direttore delle comunicazioni per il Dipartimento. Professionale, ma pudica, è la responsabile delle relazioni del DoSAC con la stampa. Originariamente era un'addetta stampa di una catena di supermercati, assunta nel Dipartimanto come parte di un progetto mai andato in porto per rendere la gestione del governo più simile ad un business.[7]
  • Hugh Abbot (stagioni 1-2), interpretato da Chris Langham.
    Il Segretario di Stato per il Dipartimento degli Affari Sociali e Cittadinanza, è un inetto ministro del governo che è generalmente poco amato dal suo elettorato. Nonostante creda di avere la situazione sotto controllo, finisce per ritrovarsi in balia degli eventi e subire le sfuriate di Malcolm. È un lettore del New Statesman e ha due figli, Alicia e Charlie, che vede a raramente. Originariamente pensato come protagonista della serie, a seguito all'esclusione di Chris Langham per via del suo arresto, viene rimpiazzato dal sottosegretario Nicola Murray tra la seconda e terza stagione.[7]
  • Nicola Murray (stagioni 3-4), interpretata da Rebecca Front.
    Nicola sostituisce Hugh Abbot a partire dalla terza stagione, venendo promossa all'ultimo minuto nel periodo precedente le elezioni generali. Inesperta e ingenua, inizia male il suo mandato con una serie di figuracce in pubblico sulla carriera del marito. Ha difficoltà a mantenere un sano equilibrio tra la sua vita di casa e il suo lavoro ed entra in conflitto con Tucker quando lui le chiede, per migliorare la sua immagine, di spostare la figlia in una scuola pubblica da una scuola privata. Anche se lei e Tucker si scontrano regolarmente, lui si dimostra più gentile verso di lei che verso il suo predecessore.

Personaggi secondari modifica

  • Sam Cassidy (stagioni 1-4, episodi speciali, film), interpretata da Samantha Harrington.
  • Angela Heanley (stagioni 1-3, episodi speciali), interpretata da Lucinda Raikes.
  • Dan Miller (stagioni 1, 4, episodi speciali), interpretato da Tony Gardner.
  • Julius Nicholson, Lord di Arnage (stagioni 1-3, episodi speciali), interpretato da Alex McQueen.
  • Geoff Holhurst (stagioni 2, 4, episodi speciali), interpretato da Rob Edwards.
  • James "Jamie" McDonald (stagione 2, episodi speciali, film), interpretato da Paul Higgins.
  • Nick Hanway (stagione 2, episodi speciali), interpretato da Martin Savage.
  • Robyn Murdock (stagioni 2-4, episodi speciali), interpretata da Polly Kemp
  • Clare Ballentine (stagione 2, episodi speciali), interpretata da Eve Matheson.
  • Peter Mannion (stagioni 3-4, episodi speciali), interpretato da Roger Allam.
  • Ben Swain (stagioni 3-4, episodi speciali), interpretato da Justin Edwards.
  • John Duggan (stagioni 3-4), interpretato da Miles Jupp.
  • Emma Florence (stagioni 3-4, episodi speciali), interpretata da Olivia Poulet.
  • Philip Bartholomew Cornelius "Phil" Smith (stagioni 3-4, episodi speciali), interpretato da Will Smith.

Produzione modifica

Armando Iannucci ebbe l'idea per una moderna commedia satirica mentre discuteva sulla presenza di Yes Minister nel sondaggio Miglior Commedia Britannica indetto nel 2004 da BBC Two.[14] La sua idea fu sottoposta a Roly Keating, supervisore di BBC Four, che diede a Iannucci un budget ridotto, dicendogli di "trasformarlo in quel che poteva".[15]

 
Armando Iannucci, il creatore della serie.

La serie è scritta da un team di sceneggiatori guidati da Iannucci, tra cui: Jesse Armstrong, Simon Blackwell, Roger Drew, Sean Grey, Will Smith e Tony Roche.[16] Per rendere la serie più realistica, le sceneggiature sono redatte da Martin Sixsmith, giornalista ed ex-membro del servizio civile.[1]

Parte dei dialoghi è improvvisata (lo stesso cast viene accreditato tra gli sceneggiatori come creatori di "materiale aggiuntivo"), e contiene un forte uso del turpiloquio. Secondo Peter Capaldi, "circa l'80% del montaggio finale è composto dalla sceneggiatura con cui siamo partiti. L'improvvisazione serve solo a rendere tutto più realistico e a dare meno la sensazione che sia scritto a tavolino".[1] Le sceneggiature sono inoltre sottoposte ad un "consulente per le imprecazioni", Ian Martin, che vi aggiunge alcune tra le espressioni più colorite utilizzate nella serie.[17]

La serie è ripresa con videocamere manuali per darle un taglio più realistico e documentaristico. Questo stile riemerge anche nell'assenza di una vera e propria colonna sonora e di risate registrate. Come per ogni progetto di Iannucci sin dal 2000, la serie è prodotta da Adam Tandy. Nel 2012, Iannucci ha dichiarato che la quarta stagione della serie sarebbe stata probabilmente l'ultima.[18]

Remake modifica

Remake statunitense modifica

Un episodio pilota per una versione statunitense della serie è stato inizialmente prodotto per proporre la serie al canale ABC per la stagione televisiva 2007-2008. L'episodio è stato sviluppato per il pubblico statunitense dai produttori Mitch Hurwitz e Richard Day di Arrested Development - Ti presento i miei e ruotava attorno alla vita quotidiana di un membro di basso livello del Congresso degli Stati Uniti d'America e del suo staff. Il pilota è stato diretto da Christopher Guest e prodotto da Sony Pictures TV e BBC Worldwide. L'ideatore Armando Iannucci fu accreditato nella produzione, ma non venne coinvolto nella realizzazione dell'episodio.[19]

Nel pilota, John Michael Higgins interpreta Albert Alger, un neoeletto membro del Congresso, e Oliver Platt interpreta il presidente del Comitato Malcolm Tucker.[20] L'attrice Rhea Seehorn è Ollie Tadzio, una giovane ed ambiziosa speechwriter, e Michael McKean interpreta Glen Glahm, a capo dello staff di Alger.[21]

Tuttavia l'emittente ABC non ha accettato di inserire la serie nel suo palinsesto.[22] Iannucci ha preso le distanze dal pilota affermando «Era terribile. Hanno preso l'idea e buttato via tutto lo stile. Era tutto girato in maniera convenzionale e non c'era improvvisazione, né imprecazioni. Non è stato accettato, grazie a Dio».[23]

Veep - Vicepresidente incompetente modifica

  Lo stesso argomento in dettaglio: Veep - Vicepresidente incompetente.

Nonostante non sia propriamente né uno spin-off né un remake, Veep - Vicepresidente incompetente (Veep) condivide con The Thick of It toni e tematiche simili, la stessa struttura documentaristica, alcuni attori e gran parte dello stesso team creativo, tra cui Armando Iannucci.

Nel novembre 2010 è stato annunciato che il canale via cavo HBO aveva ordinato un pilota per una serie, scritta, diretta e prodotta Iannucci. Il cast comprende Julia Louis-Dreyfus nel ruolo principale di una vicepresidente statunitense[24] ed include anche attori che avevano precedentemente partecipato a In the Loop, tra cui la co-protagonista della serie Anna Chlumsky. La serie va in onda dall'aprile 2012.[25]

Spin-off modifica

  Lo stesso argomento in dettaglio: In the Loop.

Nel maggio del 2008, la BBC ha annunciato l'inizio delle riprese di un lungometraggio basato sulla serie, intitolato "In the Loop", con Tom Hollander, James Gandolfini, Chris Addison, Peter Capaldi, Gina McKee e Steve Coogan.[26] Nel film, un ministro dello Sviluppo Internazionale finisce, a seguito di un incauto commento, per essere usato dal Presidente degli Stati Uniti e dal Primo Ministro del Regno Unito, che vorrebbero causare un conflitto in Medio Oriente. Gli staff dei rispettivi paesi, sempre agendo dietro le quinte, dovranno decidere se promuovere o meno la guerra.

Nonostante il film abbia visto il ritorno di gran parte del cast della serie, gli unici a riprendere il loro ruolo sono stati Peter Capaldi, Paul Higgins e Samantha Harrington, mentre Chris Addison, James Smith, Joanna Scanlan, Alex MacQueen, Olivia Poulet, Eve Matheson e Will Smith interpretano nuovi personaggi.[27] L'anteprima del film si è tenuta al Sundance Film Festival 2009 e, nel Regno Unito, al Glasgow Film Festival 2009. È stato distribuito il 17 aprile 2009 nel Regno Unito.[28] Il film ha ottenuto una candidatura ai premi Oscar 2010, nella categoria Miglior sceneggiatura non originale.[29]

Note modifica

  1. ^ a b c (EN) Interview with Armando Iannucci], in bbc.co.uk. URL consultato il 18 gennaio 2007.
  2. ^ (EN) Roger Drew, A whole new power struggle: Plot twists and profanity behind new series of The Thick of It, in Independent, 1º settembre 2012.
  3. ^ (EN) The Thick of It: top 10 Malcolm Tucker moments, in The Guardian, 15 ottobre 2009.
  4. ^ (EN) Stewart Heritage, Have you been watching...The Thick of It?, in The Guardian, 17 ottobre 2012.
  5. ^ (EN) John Plunkett, The Thick of It: 'it feels more like politicians copy us', in The Guardian, 22 agosto 2012.
  6. ^ (EN) Out of The Thick of It, su bbc.co.uk.
  7. ^ a b c d e (EN) The Characters of series 1, in BBC Press Release, 8 dicembre 2005.
  8. ^ (EN) Malcolm Tucker's election briefing, The Guardian, 15 marzo 2010. URL consultato il 25 maggio 2010.
  9. ^ (EN) The Thick of It: episodio 2x3, Stagione 2 - episodio 3.
  10. ^ (EN) Character profile, in bbc.co.uk.
  11. ^ The Thick of It: episodio Episodi specialix2, Spinners and Losers.
  12. ^ The Thick of It: episodio 3x3, Series 3 – Episode 3.
  13. ^ The Thick of It: episodio 3x1, Series 3 – Episode 1.
  14. ^ (EN) Britain's Best Sitcom, in bbc.co.uk. URL consultato il 24 gennaio 2009.
  15. ^ (EN) Stephen Armstrong, Television: Why our sitcoms need to pack a punch, in The Times, 16 luglio 2006. URL consultato il 22 novembre 2009 (archiviato dall'url originale il 9 dicembre 2014).
  16. ^ (EN) The Thick of It: cast list, in Imdb. URL consultato il 18 gennaio 2007.
  17. ^ (EN) Interview with Armando Iannucci [collegamento interrotto], in Uncut.co.uk. URL consultato il 25 ottobre 2012.
  18. ^ (EN) Louisa Mellor, The Thick Of It series 4 to be its last, in Den of Geek, 19 ottobre 2012. URL consultato il 10 luglio 2013.
  19. ^ (EN) Christopher Guest Jumps Into 'The Thick of It', su zap2it.com. URL consultato il 16 marzo 2007 (archiviato dall'url originale il 6 marzo 2007).
  20. ^ (EN) Platt, 'Piz' Pluck Pilot Parts, su zap2it.com. URL consultato il 16 marzo 2007 (archiviato dall'url originale il 7 febbraio 2012).
  21. ^ (EN) 'Gilmore' Regular Joins ABC Pilot, su zap2it.com. URL consultato il 16 marzo 2007 (archiviato dall'url originale il 22 maggio 2011).
  22. ^ (EN) Tim Goodman, Sometimes buzz about TV pilots is just a lot of hot air, San Francisco Chronicle. URL consultato il 27 maggio 2007.
  23. ^ (EN) Michael Rosser, Iannacci in talks with HBO over US Thick of It, Broadcast, 24 aprile 2009. URL consultato il 24 aprile 2009.
  24. ^ (EN) Louis-Dreyfus named 'Veep' for HBO, in Variety.
  25. ^ (EN) HBO Picks Up Julia Louis-Dreyfus Pilot 'Veep' to Series, in The Hollywood Reporter.
  26. ^ (EN) Principal photography commences on Armando Iannucci's In the Loop, su bbc.co.uk, 19 maggio 2008.
  27. ^ (EN) Ambrose Heron, UK Release Date for in the Loop, su filmdetail.com, FILMdetail. URL consultato il 21 novembre 2009.
  28. ^ (EN) Official site, su intheloopmovie.co.uk. URL consultato l'11 marzo 2009.
  29. ^ (EN) 82nd Academy Award Nominations, su oscars.org.

Voci correlate modifica

Collegamenti esterni modifica