The Tremeloes

gruppo musicale inglese

The Tremeloes (Inizialmente noto come Brian Poole and the Tremoloes) sono un gruppo musicale pop britannico fondato nel 1958, attivo principalmente durante gli anni sessanta.

The Tremeloes
The Tremeloes (1968)
Paese d'origineBandiera del Regno Unito Regno Unito
GenereBeat
Rock and roll
Pop rock
British invasion
Periodo di attività musicale1958 – in attività
Album pubblicati5
Studio5
Sito ufficiale

I Tremeloes furono particolarmente apprezzati per le loro doti vocali (tutti i componenti il gruppo erano in grado di dare un supporto vocale) e per il sound articolato su un beat particolarmente morbido e melodioso, valorizzato da un raffinato uso dei cori.

Furono attivi nella formazione originale fino al 1971 (eccetto che una breve reunion negli anni novanta) e la loro produzione fu improntata essenzialmente su singoli (cinque in tutto i long playing da loro pubblicati, di cui tre nel solo 1967 e in tre differenti paesi). I membri del complesso hanno poi proseguito singolarmente l'attività come solisti o supportando altri gruppi.

Nel settembre 2006 si sono riuniti tenendo un tour celebrativo nel Regno Unito teso a festeggiare la loro ultra-quarantennale carriera di musicisti.

Storia modifica

Il gruppo venne fondato nel 1958 a Dagenham, nella contea dell'Essex, come Brian Poole and the Tremoloes, ma dopo l'abbandono di Poole cambiò nome con quello che sarebbe stato poi quello definitivo.

Il primo gennaio 1962, la Decca, cercando un gruppo beat da scritturare, fece un'audizione alla quale parteciparono due formazioni, i Brian Poole and the Tremeloes e i Beatles.[1] La dirigenza alla fine scelse i primi in quanto erano di Londra, mentre i Beatles erano di Liverpool.[2]

Il gruppo esordì nel luglio 1963 con una cover di Twist and Shout, una canzone precedentemente resa popolare in America dagli Isley Brothers e già pubblicata dai Beatles nel Regno Unito nel marzo 1963; seguì poi nello stesso anno un altro singolo, Do You Love Me, che si rivelò un successo, seguito a sua volta da I Can Dance. Nel 1964 venne pubblicata una cover del brano di Roy Orbison "Candy Man" e una dei Crickets, "Someone, Someone"; entrambi entrati in classifica Top Ten, con il secondo al n. 2. Altri singoli delle classifiche dell'era Decca includevano "Three Bells" e una versione di "I Want Candy".

Con Poole che se ne andò per tentare una carriera da solista (che si rivelò infruttuosa) nel 1966, i Tremeloes continuarono come una band di quattro elementi con una formazione rivista (Howard lasciò la band nel 1966). Len "Chip" Hawkes, (padre di Chesney Hawkes), ha sostituito Howard.

La loro carriera discografica sarebbe poi proseguita comunque con la Epic Records. Successivamente eseguirono, prevalentemente nei concerti e in trasmissioni televisive, altre cover di brani già suonati dai Beatles.

Nel 1964 si esibirono a Top of the Pops.

Nel 1964 registrarono Be Mine una cover in lingua inglese della canzone Mi Seguirai de Gli Scooters. Un loro singolo, Silence Is Golden, si classificò al primo posto nella hit parade britannica e all'undicesimo in quella statunitense.

L'ultimo loro grande successo fu, nel 1970, Me and My Life. Nel medesimo periodo, il gruppo incorse tuttavia in un infortunio di stampa con un'intervista alla rivista specializzata Melody Maker nella quale esprimevano pesanti apprezzamenti sui loro fan degli esordi. Il loro album Master, il quinto da loro pubblicato, messo in vendita poche settimane dopo l'intervista, finì per rivelarsi un flop, soprattutto a causa delle polemiche, decretando di fatto per i Tremeloes la fine della carriera; seguì un ultimo singolo, Hello Buddy, pubblicato nel 1971, che riscosse però un certo successo.

Class of 64 modifica

Nell'aprile 2004, su invito del gruppo degli Animals, che festeggiavano il quarantennale di attività, i Tremeloes hanno dato vita a un supergruppo – conosciuto come Class of 64 – di cui hanno fatto parte anche Mick Avory (ex musicista dei Kinks), Eric Haydock (ex Hollies) e altri musicisti degli anni sessanta fra cui Telecaster Ted Tomlin e Graham Pollock.
La band ha compiuto un tour mondiale e registrato un album di vecchi hit oltre ad un disco singolo intitolato She's Not My Child.

Formazione modifica

I principali componenti che si sono susseguiti nella line-up della band sono stati:

  • Brian Poole - nato il 2 novembre 1941 a Barking, Essex, voce, nel gruppo fino al 1966
  • Alan David Blakley - 1º aprile 1942, Bromley, Kent - 10 giugno 1996, chitarra ritmica, tastiere e voce
  • Ricky West - pseudonimo di Richard Charles Westwood, 7 maggio 1943, Dagenham, Essex, chitarra guida e cori
  • Alan Howard - 17 ottobre 1941, Dagenham, Essex, basso e cori, fino al 1966
  • Chip Hawkes - vero nome Leonard Donald Hawkes, 2 novembre 1945, Shepherd's Bush, Londra, basso e voce, a partire dal 1965
  • Dave Munden - vero nome David Charles Munden, 2 dicembre 1943, Dagenham, Essex, batteria e voce

Discografia modifica

Album modifica

come Brian Poole & The Tremeloes

come The Tremeloes

Album dal vivo modifica

Raccolte modifica

Singoli modifica

come Brian Poole & The Tremeloes

come The Tremeloes

EP modifica

come Brian Poole & The Tremeloes

come The Tremeloes

Classifica modifica

Pubblicazione Titolo Posizione in classifica
Classifica singoli UK Billboard Hot 100
1963 Twist and Shout 4 -
1963 Do You Love Me 1 -
1963 I Can Dance 31 -
1964 Candy Man 6 -
1964 Someone Someone 2 97
1964 Twelve Steps to Love 32 -
1965 Three Bells 17 -
1965 I Want Candy 25 -
1967 Here Comes My Baby 4 13
1967 Silence Is Golden 1 11
1967 Even the Bad Times Are Good 4 36
1967 Be Mine 39 -
1968 Suddenly You Love Me 6 44
1968 Helule Helule 14 -
1968 My Little Lady 6 -
1968 I Shall Be Released 29 -
1969 Hello World 14 -
1969 (Call Me) Number One 2 -
1970 By the Way 35 -
1970 Me and My Life 4 -
1971 Hello Buddy 32 -

Note modifica

  1. ^ (EN) Silvia Pingitore, The 1960s Tremeloes' interview with Len "Chip" Hawkes, su the-shortlisted.co.uk, 28 settembre 2021. URL consultato il 12 luglio 2023.
  2. ^ Gary James, Interview with Dave Munden of the Tremeloes, su Classic Bands, Classic Bands.com. URL consultato l'11 giugno 2019.

Bibliografia modifica

(in lingua inglese)

Collegamenti esterni modifica

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