Theremino System è un sistema modulare open source,[1][2][3] nato in Italia nel 2010. Con i suoi componenti hardware e software si possono collegare sensori e attuatori ai PC, ai notebook, ai tablet e agli smartphone. Il sistema si comporta come un "Soft PLC" e gestisce i trasduttori attraverso le porte USB, la rete locale e Internet. La particolarità del sistema è di poter misurare e controllare grandezze fisiche di qualsiasi tipo, anche senza conoscere la programmazione.

ProgettoSistema di In-Out modulare
SoftwareOpen Source
HardwareOpen Hardware
LicenzaCreative Commons
Sito webwww.theremino.com

Organizzazione del sistema modifica

Numerose applicazioni modulari, tutte gratuite e open source, coprono le più comuni operazioni di automazione, dagli strumenti musicali elettronici come ad esempio il Theremin, alla decodifica di segnali radio, alle misurazioni didattiche e scientifiche.[4]

Il sistema è sostenuto da una comunità di appassionati che fanno ricerca e divulgazione elettronica senza fini di lucro, distribuiti in tutto il mondo.[5] Tutto il software è gratuito e l'hardware può essere costruito DIY [6]. Il sito Theremino non accetta pubblicità e non vende nulla, ma alcuni componenti possono essere acquistati, già montati e collaudati, da produttori cinesi o su eBay.

Note modifica

  1. ^ Daniele Bertaggia, Theremino: un nome, mille applicazioni, su Elettronica Open Source, 25 dicembre 2014. URL consultato il 15 settembre 2017.
  2. ^ (JA) Recensione di Theremino MCA, su Pico Tech. URL consultato il 15 settembre 2017.
  3. ^ Microprocessore Theremino, su Fablab Cosenza. URL consultato il 15 settembre 2017.
  4. ^ Indice delle applicazioni del sistema suddivise per argomenti, su theremino.com. URL consultato il 15 settembre 2017.
  5. ^ Il sistema theremino nel mondo, su theremino.com. URL consultato il 15 settembre 2017.
  6. ^ VFF Research Institute Mare Nostrum e.V., Premio internazionale 2015 per il miglior sistema di sviluppo per progetti D.I.Y. (PDF), su dropbox.com, 22 maggio 2015. URL consultato il 15 settembre 2017.

Collegamenti esterni modifica