Thomas Bruce, III conte di Elgin
Thomas Bruce, III conte di Elgin (26 settembre 1656 – Bruxelles, 16 dicembre 1741), è stato un nobile e politico scozzese.
Thomas Bruce, III conte di Elgin | |
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Thomas Bruce ritratto da Francois Harrewijn nel 1738 | |
Conte di Elgin | |
In carica | 1685 – 1741 |
Predecessore | Robert |
Successore | Charles |
Altri titoli | Conte di Ailesbury |
Nascita | 26 settembre 1656 |
Morte | Bruxelles, 16 dicembre 1741 (85 anni) |
Sepoltura | Bruxelles |
Dinastia | Clan Bruce |
Padre | Robert Bruce, II conte di Elgin |
Madre | Lady Diana Grey |
Coniugi | Lady Elizabeth Seymour Charlotte d'Argenteau, contessa d'Esneux |
Religione | Anglicanesimo |
Biografia modifica
Era il figlio di Robert Bruce, II conte di Elgin, e di sua moglie, Lady Diana Grey.
Carriera modifica
È stato deputato per Marlborough (1679-1681) e per Wiltshire nel 1685. È stato nominato Gentleman of the Bedchamber nel 1676. Dal 1685, quando ereditò la contea, al 1688, fu un Lord of the Bedchamber, Lord luogotenente del Bedfordshire e Huntingdonshire ed partecipò all'incoronazione di Giacomo II il 23 aprile 1685.
Matrimoni modifica
Primo Matrimonio modifica
Sposò, il 31 agosto 1676, Lady Elizabeth Seymour[1] (1655-1697), figlia di Henry Seymour, Lord Beauchamp e Mary Capell. Ebbero tre figli:
- Lord Robert Bruce (6 agosto 1679-1741);
- Charles Bruce, IV conte di Elgin (29 maggio 1682-10 febbraio 1747);
- Lady Elizabeth Bruce (1689-1745), sposò George Brudenell, III conte di Cardigan, ebbero sei figli.
Secondo Matrimonio modifica
Sposò, il 27 aprile 1700, Charlotte d'Argenteau, contessa d'Esneux[1]. Ebbero una figlia:
- Lady Marie Thérèse Bruce (30 settembre 1704-30 novembre 1736), sposò Massimiliano Emanuele, principe di Hornes, ebbero due figlie.
Morte modifica
Continuò a sostenere Giacomo II anche dopo l'ascesa del principe d'Orange. Nel maggio del 1695, Lord Elgin fu accusato di aver cospirato nel progettare il restauro del re Giacomo II e nel febbraio 1696 è stato imprigionato nella Torre di Londra[2], ma un anno dopo gli venne concesso la libertà provvisoria e il permesso di lasciare l'Inghilterra per Bruxelles, dove morì e fu sepolto.
Note modifica
- ^ a b Bernard Burke, A Genealogical History of the Dormant, Abeyant, Forfeited, and Extinct Peerages of the British Empire:, Harrison, 1866, p. 81.
- ^ Sidney Low, The Dictionary of English History, Cassell, 1884, p. 22.
Altri progetti modifica
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Collegamenti esterni modifica
Controllo di autorità | VIAF (EN) 50110734 · ISNI (EN) 0000 0000 4935 8805 · CERL cnp00060218 · LCCN (EN) nr95029748 · GND (DE) 122502248 · WorldCat Identities (EN) lccn-nr95029748 |
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