Tinnura
Tinnura comune | ||
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(IT, SC) Tinnùra | ||
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Localizzazione | ||
Stato | ![]() | |
Regione | ![]() | |
Provincia | ![]() | |
Amministrazione | ||
Sindaco | Pietro Fadda (lista civica) dall'11-6-2017 | |
Territorio | ||
Coordinate | 40°16′08.63″N 8°32′53.44″E / 40.269064°N 8.548179°E | |
Altitudine | 328 m s.l.m. | |
Superficie | 3,85 km² | |
Abitanti | 239[1] (30-6-2019) | |
Densità | 62,08 ab./km² | |
Comuni confinanti | Flussio, Sagama, Suni | |
Altre informazioni | ||
Cod. postale | 09090 | |
Prefisso | 0785 | |
Fuso orario | UTC+1 | |
Codice ISTAT | 095088 | |
Cod. catastale | L172 | |
Targa | OR | |
Cl. sismica | zona 4 (sismicità molto bassa)[2] | |
Nome abitanti | (IT) tinnuresi (SC) tinnuresos | |
Patrono | sant'Anna | |
Giorno festivo | 26 luglio | |
Cartografia | ||
Posizione del comune di Tinnura all'interno della provincia di Oristano | ||
Sito istituzionale | ||
Tinnura (Tinnùra in sardo) è un comune italiano di 239 abitanti della provincia di Oristano in Sardegna, nella antica subregione della Planargia, conosciuto per i suoi famosi murales. Il centro abitato è unito senza soluzione di continuità con quello di Flussio, comune col quale condivide il corso principale che corrisponde alla strada statale 292.
Origini del nomeModifica
Il toponimo "Tinnura" è considerato di origine assai antica, certamente preromana. In esso si rileva in particolare la radice "Tin", derivante dal protosardo "t(h)innía", "thinníga", che indicava, secondo gli studiosi, la pianta del giunco spinoso[3]. L'abitato di Tinnura è ancora oggi famoso per l'uso di tale vegetale (oltre che dell'asfodelo) nei lavori di artigianato.[4][5]
StoriaModifica
L'area fu abitata già in epoca prenuragica, nuragica e romana, per la presenza sul territorio di numerose testimonianze archeologiche, tra cui tombe dei giganti e nuraghi.
Nel medioevo appartenne al Giudicato di Torres e fece parte della curatoria della Planargia. Alla caduta del giudicato (1259) venne governato dai Malaspina e successivamente (1308) entrò a far parte del Giudicato di Arborea. Intorno al 1420 passò sotto il dominio del Regno di Sardegna aragonese e divenne un feudo, concesso inizialmente alla famiglia Villamarina, per poi essere incorporato nel XVIII secolo dai Savoia insieme a Flussio nel marchesato della Planargia, feudo dei Paliaccio. Fu riscattato agli ultimi feudatari nel 1839 con la soppressione del sistema feudale.
Ai sensi della Legge Regionale n. 10 del 13 ottobre 2003, che ha ridefinito le circoscrizioni delle nuove province sarde, il comune di Tinnura è passato dalla Provincia di Nuoro alla Provincia di Oristano.
Monumenti e luoghi di interesseModifica
Architetture religioseModifica
Sulla stessa via è presente la chiesa parrocchiale di Sant'Anna.
SocietàModifica
Evoluzione demograficaModifica
Abitanti censiti[6]

Infrastrutture e trasportiModifica
FerrovieModifica
Nel comune è presente la stazione di Tinnura, scalo ferroviario posto lungo la linea Macomer-Bosa, in uso dal 1997 per il solo traffico turistico legato al servizio Trenino Verde dell'ARST. Lo scalo è quindi servito da alcune corse a calendario nel periodo estivo, oltre che da eventuali treni effettuati su richiesta di comitive di viaggiatori.
Galleria d'immaginiModifica
NoteModifica
- ^ Dato Istat - Popolazione residente al 30 giugno 2019.
- ^ Classificazione sismica (XLS), su protezionecivile.gov.it.
- ^ Si vedano in particolare gli scritti di Massimo Pittau nel sito www.pittau.it e gli studi da lui citati, su pittau.it.
- ^ Si veda il sito del comune di Tinnura nella sezione "artigianato e gastronomia", su comune.tinnura.nu.it. URL consultato il 14 marzo 2005 (archiviato dall'url originale il 4 giugno 2008).
- ^ Atlante cartografico dell'artigianato, vol. 3, Roma, A.C.I., 1985, p. 21.
- ^ Statistiche I.Stat - ISTAT; URL consultato in data 28-12-2012.
BibliografiaModifica
- Manlio Brigaglia, Salvatore Tola (a cura di), Dizionario storico-geografico dei Comuni della Sardegna, Sassari, Carlo Delfino editore, 2006, ISBN 88-7138-430-X.
- Francesco Floris (a cura di), Grande Enciclopedia della Sardegna, Sassari, Newton&ComptonEditori, 2007.
Voci correlateModifica
Altri progettiModifica
- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Tinnura
- Wikivoyage contiene informazioni turistiche su Tinnura
Collegamenti esterniModifica
- La scheda del comune nel portale Comunas della Regione Sardegna, su comunas.it.