Tobias Schliessler

direttore della fotografia tedesco

Tobias A. Schliessler (Baden-Baden, 5 novembre 1958) è un direttore della fotografia tedesco.

Biografia modifica

Nato in una famiglia del ceto medio di Baden-Baden, cresce a stretto contatto con il processo di lavorazione cinematografica: suo padre Martin era un appassionato di alpinismo che realizzava documentari delle proprie scalate, mentre sua madre Anemone ne era la montatrice e spesso coinvolgeva il figlio alla moviola.[1] Leggendo le riviste specializzate del padre, Schliessler decide di dedicarsi alla fotografia cinematografica, mentre i film con Steve McQueen e Paul Newman, e più tardi la miniserie televisiva di Rainer Werner Fassbinder Otto ore non sono un giorno, alimentano la sua passione verso la settima arte.[1]

All'età di vent'anni si trasferisce a Vancouver, laureandosi in cinema alla Simon Fraser University e cominciando a lavorare nell'industria cinematografica canadese in film indipendenti e per la TV.[1]

Si fa notare per la prima volta nel 1995 con la fotografia de L'inferno nello specchio (Candyman 2),[2] che segna anche la prima delle numerose collaborazioni col regista Bill Condon.[3] Il risultato fotograficamente più apprezzato di questo sodalizio sarà il seguente Dreamgirls (2006).[3] Ad Hollywood, un'altra collaborazione degna di nota è quella col regista Peter Berg, del quale Schliessler ha diretto la fotografia di sette lungometraggi a partire dal 2003, tra cui Hancock, Battleship e Lone Survivor, per il cui stile minimale e semi-documentaristico ha ricevuto lodi da parte della critica.[4][5]

È membro dell'American Society of Cinematographers.[1]

Filmografia modifica

Cinema modifica

Televisione modifica

Videoclip modifica

Note modifica

  1. ^ a b c d (EN) Intervista a Tobias Schliessler, su theasc.com, American Society of Cinematographers, maggio 2011. URL consultato il 4 marzo 2023 (archiviato dall'url originale il 6 giugno 2011).
  2. ^ (EN) Kevin Thomas, MOVIE REVIEW: This Time the ‘Candyman’ Turns Up in New Orleans, in Los Angeles Times, 20 maggio 1995. URL consultato il 4 marzo 2023.
  3. ^ a b (EN) Anthony D'Alessandro, Tobias A. Schliessler, ‘Dreamgirls’, in Variety, 3 gennaio 2007. URL consultato il 4 marzo 2023.
  4. ^ (EN) Oliver Gettel, ‘Lone Survivor’ cinematographer Tobias Schliessler aims for truth, in Los Angeles Times, 14 gennaio 2014. URL consultato il 4 marzo 2023.
  5. ^ (EN) Tim Gray, Directors on Their Teams: Peter Berg on ‘Lone Survivor’, in Variety, 3 dicembre 2013. URL consultato il 4 marzo 2023.

Collegamenti esterni modifica

Controllo di autoritàVIAF (EN87043826 · ISNI (EN0000 0001 1952 2309 · LCCN (ENno2008184667 · GND (DE141037849 · BNE (ESXX1276995 (data) · CONOR.SI (SL19196771 · WorldCat Identities (ENlccn-no2008184667