Toire no Hanako-san (folclore)

Hanako-san (花子さん?) è un personaggio del folclore giapponese nonché di una leggenda metropolitana molto popolare tra i bambini e gli adolescenti. Quest'ultima narra di una bambina di nome Hanako il cui fantasma infesterebbe le toilette delle scuole giapponesi e, per questo motivo, è meglio nota come toire no Hanako-san (トイレのはなこさん? "Hanako-san della toilette").

L'interno di una scuola giapponese

La leggenda di Hanako è famosa e diffusa in tutto il Giappone, e ogni scuola del Paese ha la propria versione, facendo sì che l'aspetto della bambina cambi notevolmente da racconto a racconto: la versione più famosa la descrive, comunque, come una studentessa delle elementari dalla carnagione pallida e dai capelli a caschetto, che indossa un'uniforme scolastica con una gonna rossa[1].

Secondo la leggenda, Hanako è solita infestare la terza cabina della toilette situata al terzo piano delle scuole elementari giapponesi.

La leggenda modifica

La leggenda di Hanako è famosa e diffusa in tutto il Giappone[2][3], tant'è che ogni scuola del Paese ne possiede una propria versione, ognuna delle quali presenta particolari e dettagli, ad esempio l'aspetto della bambina o il suo comportamento, che cambiano notevolmente di luogo in luogo.

Secondo la leggenda Hanako appare esclusivamente all'interno delle toilette femminili[4], di solito nella terza cabina della toilette situata al terzo piano delle scuole elementari giapponesi[3] — anche se in alcune versioni la cabina è la quarta[2][5] — e per questo le sue vittime sarebbero soprattutto le studentesse che si recano al bagno da sole[6]. Si può richiamare la sua attenzione bussando per tre volte alla porta, chiamando il suo nome e facendole una domanda. Spesso le viene chiesto: «Sei lì, Hanako-san?». Se Hanako è in quel bagno, allora si udirà una debole voce rispondere: «Sì, sono qui»[3]. In altre versioni la domanda da porre è: «Hanako-san, giochiamo?»[5][7]. Una volta evocata, Hanako tenterà di trascinare la malcapitata vittima dentro il bagno, portandola con sé all'inferno[3]; tuttavia sembra essere per lo più innocua e, in alcune versioni, è paragonata più a una mascotte soprannaturale piuttosto che a un mostro di cui avere timore[4]. Inoltre è possibile evitare di imbattercisi se ci si tiene alla larga dalla cabina in cui si è rinchiusa o, una volta incontrata, è possibile calmarla mostrandole i buoni voti presi a scuola[3]. Secondo una versione alternativa della storia Hanako proteggerebbe gli studenti della scuola da altri fantasmi infestatori delle toilette[8].

L'origine della leggenda risente altresì delle numerose versioni, ma la maggior parte di esse concorda sul fatto che Hanako sarebbe il fantasma di una bambina morta a scuola in seguito a un suicidio, uccisa dai genitori dopo che questi ebbero abusato di lei, uccisa da un assassino introdottosi nella scuola o perché vittima di un episodio di bullismo. Secondo un'ulteriore versione, Hanako sarebbe morta nelle toilette della scuola nella quale si era nascosta giocando a nascondino a causa di un bombardamento durante la seconda guerra mondiale[3][8].

Una possibile spiegazione psicologica dell'origine della leggenda è data dallo stress e dalla pressione che gli studenti giapponesi patiscono durante il periodo scolastico, che in questo caso sarebbero personificati nella figura inquietante di Hanako, cui sarebbero legati anche episodi importanti e potenzialmente traumatici della vita delle ragazzine, come ad esempio l'arrivo del primo ciclo mestruale[3].

Versioni alternative e leggende correlate modifica

In una versione alternativa, Hanako-san appare senza nessun preavviso quando si finisce la carta igienica del rotolo, domandando: «Preferisci carta rossa o carta blu?». Nella prima scelta si va incontro a una morte violenta, mentre se si opta per il blu, si va incontro a una morte per strangolamento o dissanguamento[8]. Questa versione ha molti elementi in comune con un'altra leggenda giapponese, Aka manto (赤マント? "Mantello rosso"), incentrata su uno spirito maligno mascherato che infesta i bagni pubblici e le toilette in cerca di potenziali vittime[6][7].

A Utsunomiya, nella prefettura di Tochigi, occorre recarsi alla terza cabina della toilette al terzo piano, chiamare il suo nome tre volte, finire la carta igienica e tirare lo sciacquone affinché Hanako appaia[9]. A Yokohama, nelle prefettura di Kanagawa, lo spettro rinchiuso nel bagno è quello di un ragazzo di nome Yōsuke (oppure Tarō o anche Shirō, a seconda delle versioni); se si chiama il suo nome o quello di Hanako per tre volte, dal water fuoriesce una mano insanguinata[10].

Un esempio di come la leggenda possa cambiare radicalmente da luogo a luogo è data dalla versione diffusa nella prefettura di Yamagata, secondo la quale Hanako è una lucertola lunga tre metri con tre teste, che attira le proprie vittime usando la voce di una bambina[11].

Infine una leggenda simile è quella di Rieko Kashima, un fantasma senza gambe che infesterebbe le toilette in cerca dei suoi arti inferiori perduti[6].

Contesto culturale modifica

Il fatto che Hanako-san non sia l'unica leggenda ambientata all'interno delle toilette giapponesi si deve alla credenza popolare giapponese che gli spiriti maligni o i fantasmi sarebbero soliti abitare nella stanza più piccola dell'edificio[12], oltre al fatto che le toilette in Giappone sono generalmente situate nell'angolo più buio, sempre per motivi riconducibili a superstizioni che traggono origine dal folclore e dalla religione giapponesi[13]. Un altro motivo sta nella credenza che vede la figura del pozzo, cui lo scarico della toilette può essere accostato, come la materializzazione del luogo tramite il quale i morti si possano mettere in contatto con i vivi[3], ma anche la presenza dell'acqua come elemento comune rappresenterebbe un'ipotesi plausibile[8].

Impatto culturale modifica

Hanako-san è la protagonista di una delle leggende metropolitane giapponesi più moderne[14] e, secondo lo scrittore Bintarō Yamaguchi, è stata una delle figure più importanti durante il boom delle storie di fantasmi degli anni novanta del XX secolo[15]. La popolarità di queste storie tra gli studenti delle elementari giapponesi ha portato a casi di disfunzione della vescica in alcuni soggetti che, per timore di recarsi alla toilette, evitavano per tutto il corso della giornata scolastica di espletare i propri bisogni[16].

Nei media modifica

Film modifica

Anime modifica

Note modifica

  1. ^ (EN) Kumiko Makihara, Toilet Worship, in The New York Times, 1º febbraio 2011. URL consultato il 14 maggio 2014.
  2. ^ a b (EN) Laura Fitch, Have you heard the one about..? A look at some of Japan's more enduring urban legends, in The Japan Times, 7 giugno 2005. URL consultato il 15 ottobre 2012 (archiviato il 14 agosto 2013).
  3. ^ a b c d e f g h Cristiano Suriani, La leggenda di Hanako, su Tuttogiappone.eu. URL consultato il 18 settembre 2014.
  4. ^ a b (EN) Hiroko Yoda e Matt Alt, Yokai Attack!: The Japanese Monster Survival Guide, traduzione di Tatsuya Morino, Tuttle Publishing, 2013, ISBN 1-4629-0883-7. URL consultato il 18 settembre 2014.
  5. ^ a b (EN) Jonathan Clements e Helen McCarthy, The Anime Encyclopedia, Revised & Expanded Edition: A Guide to Japanese Animation Since 1917, Stone Bridge Press, 2012, ISBN 1-61172-515-1. URL consultato il 6 settembre 2014.
  6. ^ a b c (EN) Hanako, su Scaryforkids.com. URL consultato il 18 settembre 2014.
  7. ^ a b (EN) Patrick Drazen, A Gathering of Spirits: Japan's Ghost Story Tradition from Folklore and Kabuki to Anime and Manga, iUniverse, 2011, pp. 173-175, ISBN 1-4620-2943-4.
  8. ^ a b c d (EN) Gail Arlene De Vos, What Happens Next?: Contemporary Urban Legends and Popular Culture, ABC-CLIO, 2012, ISBN 1-59884-634-5. URL consultato il 18 settembre 2014.
  9. ^ (JA) 花子さん,手, su Nichibun.ac.jp, International Research Center for Japanese Studies. URL consultato il 19 settembre 2014.
  10. ^ (JA) ハナコさん,ヨースケさん, su Nichibun.ac.jp, International Research Center for Japanese Studies. URL consultato il 19 settembre 2014.
  11. ^ (JA) 花子さん, su Nichibun.ac.jp, International Research Center for Japanese Studies. URL consultato il 19 settembre 2014.
  12. ^ (EN) Julian Ryall, Japanese publisher prints horror novel on toilet roll, in The Telegraph, 25 maggio 2009. URL consultato il 6 settembre 2014.
  13. ^ (EN) The Associated Press, Writer rolls out horror story on toilet paper, in The Japan Times, 26 maggio 2009. URL consultato il 6 settembre 2014.
  14. ^ (JA) トイレの花子さん, su Nichibun.ac.jp, International Research Center for Japanese Studies. URL consultato il 19 settembre 2014 (archiviato dall'url originale il 30 marzo 2014).
  15. ^ (JA) Bintarō Yamaguchi, 現代妖怪図鑑. 43)花子, su Top.ne.jp. URL consultato il 19 settembre 2014 (archiviato dall'url originale il 14 aprile 2014).
  16. ^ (JAEN) Seiji Matsumoto, Kenji Shimada, Shōzō Hosokawa e Fumi Matsumoto, Ghost Hanako's syndrome: report of 2 cases--initial stage of nonneurogenic neurogenic bladder (Hinman syndrome)? (abstract), in Acta Urologica Japonica, vol. 43, n. 8, Facoltà di Medicina, Università di Kyoto, agosto 1997, ISSN 0018-1994 (WC · ACNP), PMID 9310785. URL consultato il 19 settembre 2014.

Voci correlate modifica

Collegamenti esterni modifica

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