Tommaso Lisi

poeta italiano

Tommaso Lisi (Coreno Ausonio, 9 febbraio 1935) è un poeta italiano.

Biografia modifica

Laureato in filosofia a Roma con una tesi sul pensiero linguistico di Benedetto Croce, intraprende la carriera di insegnante. A vent'anni pubblica il suo primo libro di poesie intitolato semplicemente Parole (Bologna, Ed. Sia, 1955), ma raggiunge un primo successo solo sei anni più tardi con Un mignolo d'aria (Firenze, Vallecchi, 1961), seguito da Liturgia familiare, (Padova, Rebellato, 1969). Redattore di "Stato Democratico" e "Il Cannocchiale", sue poesie sono apparse su "Cenobio", "La Fiera Letteraria", "Prove di letteratura e arte", "Galleria"; saggi di critica letteraria su "Paese Sera", "La Voce Repubblicana" e "Avvenimenti".

È autore di opere di narrativa, tra le quali si segnala la "privata trenodia" de Il probandato, costituita dai romanzi La vocazione (Firenze, CDA libri, 1969), Rodolfo (Roma, L'officina libri, 1976) e Pensieri Cattivi (Marina di Minturno, Caramanica Editore, 1995), "che distilla in controtempo il dolore per i genitori scomparsi in forme brevi di universale trasparenza e cantabilità levigata, giocate su correctiones ed epanortosi".[1].

I dattiloscritti di alcune sue raccolte poetiche sono conservati, insieme a sue lettere, nell'archivio del Gabinetto Vieusseux[2].

Note modifica

  1. ^ recensione di Silverio Novelli[collegamento interrotto]
  2. ^ schede del fondo Oreste Macrì del Gabinetto Vieusseux
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