Torgnon

comune italiano

Torgnon (Torgnòn in patois valdostano; Tornjunh nel dialetto walser töitschu[4]) è un comune italiano sparso di 555 abitanti[1] della Valtournenche, valle laterale della Valle d'Aosta.

Torgnon
comune
(IT) Comune di Torgnon
(FR) Commune de Torgnon
Torgnon – Stemma
Torgnon – Bandiera
Torgnon – Veduta
Torgnon – Veduta
Panorama di Torgnon
Localizzazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
Regione Valle d'Aosta
ProvinciaNon presente
Amministrazione
CapoluogoMongnod
SindacoLorena Engaz (lista civica) dal 2-11-2021
Lingue ufficialiFrancese, italiano
Territorio
Coordinate
del capoluogo
45°48′05.86″N 7°34′13.11″E / 45.801628°N 7.570307°E45.801628; 7.570307 (Torgnon)
Altitudine1 489 m s.l.m.
Superficie42,46 km²
Abitanti555[1] (01-01-2022)
Densità13,07 ab./km²
Frazionivedi paragrafo
Comuni confinantiAntey-Saint-André, Bionaz, Châtillon, Nus, Saint-Denis, Valtournenche, Verrayes
Altre informazioni
Cod. postale11020
Prefisso0166
Fuso orarioUTC+1
Codice ISTAT007067
Cod. catastaleL217
TargaAO
Cl. sismicazona 3 (sismicità bassa)[2]
Cl. climaticazona F, 4 466 GG[3]
Nome abitantitorgnoleins
Patronosan Martino
Giorno festivo11 novembre
Cartografia
Mappa di localizzazione: Italia
Mongnod
Mongnod
Torgnon – Mappa
Torgnon – Mappa
Posizione del comune di Torgnon all'interno della Valle d'Aosta
Sito istituzionale

Geografia fisica modifica

Territorio modifica

Il Comune di Torgnon è compreso tra 800 e 3.320 metri di altitudine. Il comune è composto da ventidue frazioni distribuite su un ampio e soleggiato terrazzo morenico. Il col Saint-Pantaléon collega Torgnon con Chambave.

La cima più elevata del territorio comunale è la Punta Tsan (3.320 metri s.l.m.)

Le altre cime principali sono:

  • Le Salé (3107 metri s.l.m.)
  • Mont Blanc (Cime Blanche) (3009 metri s.l.m.)
  • Les Crottes (3001 metri s.l.m.)
  • Le Saleron (2825 metri s.l.m.)
  • Ersaz (2789 metri s.l.m.)
  • La Variossa (2621 metri s.l.m.)
  • Méabé (2617 metri s.l.m.)
  • Becca d'Aver (2469 metri s.l.m.)
  • Grâpa (2467 metri s.l.m.)

Classificazione sismica: zona 4 (sismicità molto bassa)[5]

Clima modifica

Storia modifica

Il paese è ricco di testimonianze storiche. A Châtel e Chatrian sono stati individuati due insediamenti protostorici e sul Col Pierrey è stato rinvenuto un villaggio salasso, a dimostrare che Torgnon era già abitato prima della dominazione romana.

Il papa Alessandro III cita la parrocchia di Torgnon nella sua bolla del 20 aprile 1176 sita « in Valle tornina ». Sembra quindi che Torgnon (dal latino Tornacus, corrotto in Tornio) abbia dato il nome alla Valtournenche, denominata in seguito « Vallis Tornenchia » e quindi « Valtournanche »[6].

 
I resti del Castello di Chavacour

Dal Medioevo il Comune fece parte della Signoria di Cly, il cui dominio si estendeva al di là delle Alpi, fino a Sion (Svizzera) Durante il governo, particolarmente tirannico di Pierre de Cly, il feudo di cui faceva parte Torgnon fu conquistato dai Savoia che l'amministrarono per circa 200 anni per mezzo di un castellano.

Nel 1550 fu ceduto alla famiglia Moralis, poi ai Fabri, ai Roncas ed infine ai Bergera, che nel 1750 rinunciarono definitivamente ai diritti feudali sul comune di Torgnon.

Del periodo delle signorie restano i canali di irrigazione, tra i quali Le du pan perdu, i rascard, il mulino di Étirol e le vestigia dell'ospizio di Chavacour. Quest'ultimo era situato sulla via che collegava il territorio di Torgnon col vicino Vallese, attraverso i colli Chavacour, For, Collomb e Théodule. Queste vie servivano al commercio del bestiame e del Muscat de Chambave.

In epoca fascista, il toponimo fu italianizzato in Torgnone, dal 1939[7] al 1946[8].

Simboli modifica

Lo stemma comunale e il gonfalone sono stati concessi con decreto del presidente della Repubblica del 4 maggio 1998.[9]

«Inquartato: nel primo, di argento, al capo di rosso, alla banda di nero sul tutto, caricata da tre mezzelune calanti, d'oro; nel secondo, di rosso, alla croce d'argento; nel terzo, d'oro, seminato di chiavi, poste in palo, di rosso, al leone attraversante, dello stesso; nel quarto, di azzurro, alla banda d'argento. Ornamenti esteriori da Comune.»

Il primo quarto riprende lo stemma dei Challant, del ramo di Cly, signori di Torgnon dall'inizio del XIII secolo al 1376, quando Amedeo VI di Savoia privò Pietro di Challant-Cly del titolo e confiscò i suoi beni a causa dei delitti e delle malversazioni di cui si era macchiato. La signoria di Cly passò quindi sotto il dominio diretto dei sovrani sabaudi a cui si riferisce la croce di Savoia del secondo quarto. Fu in seguito infeudata alla famiglia Fabri, rappresentata dallo stemma nel terzo quarto.[10] L'ultimo quarto riproduce la banda d’argento in campo azzurro della famiglia Besenval, originaria di Torgnon.[10]

Il gonfalone è un drappo partito di rosso e di nero.

Monumenti e luoghi d'interesse modifica

Architetture religiose modifica

Architetture civili modifica

  • Una casa cinquecentesca a Valleil conserva un solaio dell'XI secolo;
  • Un "grenier" in frazione Nozon, recentemente ristrutturato reca sulla vecchia trave di colmo del tetto la data 1677;
  • Una casa in località Mongnod mostra ancora un'iscrizione del 1814 dedicata al Re di Sardegna.

Architetture militari modifica

  • I ruderi del Castello di Chavacour, forse fatto costruire da Bonifacio di Cly, a protezione di un colle secondario per la Svizzera; l'ospizio di Chavacour viene ricordato come stazione di posta dei Signori di Cly

Siti archeologici modifica

Aree naturali modifica

Punti panoramici modifica

Il col Saint-Pantaléon (1645 metri s.l.m.) e Saint-Évence (1667 metri s.l.m.), collegati da un sentiero panoramico sullo spartiacque tra la bassa Valtournenche e la valle centrale. Si possono ammirare il Cervino e tutta la Valtournenche nonché gran parte della media valle centrale e le sue montagne.

Società modifica

Evoluzione demografica modifica

Abitanti censiti[11]

Lingue e dialetti modifica

Come nel resto della regione, anche in questo comune è diffuso il patois valdostano parlato da gran parte della popolazione.

Cultura modifica

Biblioteche modifica

In frazione Mongnod 4 ha sede la biblioteca comunale.

Musei modifica

Turismo modifica

Importante e tipica è la lavorazione del legno finalizzata alla realizzazione di vari oggetti, quali statuine e sabot.[12]

Una delle principali risorse economiche di Torgnon è il turismo, soprattutto invernale, grazie al comprensorio sciistico presente nei pressi della località.

Impianti sciistici modifica

La società che gestisce gli impianti sciistici di Torgnon è la Cervino S.p.A.[13]. I chilometri di piste da discesa sono circa 23[14].

Attualmente (stagione 2014-2015) gli impianti sciistici sono i seguenti:

  • Telecabina 8 posti Mongnod-Chantorné (1 pista rossa)
  • Seggiovia quadriposto Chantorné (1 pista blu)
  • Seggiovia biposto Col Fenêtre (4 piste rosse e 1 nera)
  • Seggiovia quadriposto Collet (1 rossa e 1 nera)

A cui si aggiungono uno Snow Park e un parco giochi sulla neve.

Geografia antropica modifica

Frazioni modifica

Di seguito l'elenco delle frazioni con il loro nome ufficiale in francese. Tra parentesi sono indicate le versioni non ufficiali in patois torgnolein :

Berzin (Berzén), Champagnod (Tsampagneu), Champeille (Tsampeille), Chantorné (Tsantorné), Chaté (Chaté), Châtelard (Tsatellà), Chatrian (Tsatrian), Cheille (Chéille), Chésod (Tséseu), Cortod (Corteu), Étirol (Étiou), Gombaz (Gomba), Mazod (Mazeu), Mongnod (Mongneu - chef-lieu), Nozon, Pecou, Septumian (Setteumian), Triatel (Triaté), Tuson (Teuson), Valleil (Vallèi), Verney, Vesan Dessous (Vesan désò), Vesan Dessus (Vesan dameun), les Roncs (Lé Ron).

Il toponimo della frazione Nozon ha la particolarità di essere sia un ambigramma naturale che un palindromo.

Amministrazione modifica

 
Il municipio

Fa parte dell'Unité des Communes valdôtaines Mont-Cervin.

Di seguito è presentata una tabella relativa alle amministrazioni che si sono succedute in questo comune.

Periodo Primo cittadino Partito Carica Note
1975 1985 Carlo Perrin Sindaco
6 giugno 1985 23 maggio 1990 Livio Perrin - Sindaco [15]
23 maggio 1990 13 luglio 1993 Carlo Perrin uv Sindaco [15]
13 luglio 1993 29 maggio 1995 Filiberto Lucat uv Sindaco [15]
29 maggio 1995 8 maggio 2000 Filiberto Lucat uv Sindaco [15]
8 maggio 2000 9 maggio 2005 Filiberto Lucat lista civica Sindaco [15]
9 maggio 2005 25 giugno 2008 Albert Chatrian lista civica Sindaco [15]
25 giugno 2008 25 maggio 2010 Gilberto Neyroz lista civica Sindaco [15]
24 maggio 2010 11 maggio 2015 Cristina Machet lista civica Sindaco [15]
20 maggio 2015 2 novembre 2021 Daniel Perrin Sindaco [15]
2 novembre 2021 in carica Lorena Engaz Sindaco

Gemellaggi modifica

Sport modifica

In questo comune si gioca sia a palet che a tsan, tipici sport tradizionali valdostani.[16]

Galleria d'immagini modifica

Note modifica

  1. ^ a b Dato Istat - Popolazione residente al 1 gennaio 2022 (dato provvisorio).
  2. ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
  3. ^ Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF), in Legge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, 1º marzo 2011, p. 151. URL consultato il 25 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2017).
  4. ^ Vocabolario italiano – töitschu (PDF) (archiviato dall'url originale il 12 agosto 2013).
  5. ^ Le zone sismiche in Italia: Valle-Aosta, statistica 2006, www.abspace.it
  6. ^ Robert Berton, Antroponymie Valdôtaine. Communauté de Montagne du Marmore, Musumeci éd., Quart, 1988, p. 41.
  7. ^ Regio Decreto 22 luglio 1939, n. 1442.
  8. ^ AA. VV., Dizionario di toponomastica. Storia e significato dei nomi geografici italiani., Milano, Garzanti, 1996, p. 657, ISBN 88-11-30500-4.
  9. ^ Decreto del Presidente della Repubblica del 04/05/1998 (PDF).
  10. ^ a b Federico Bona, Armoriale Valdostano (PDF), Blasonario Subalpino, 2013.
  11. ^ ISTAT
  12. ^ Atlante cartografico dell'artigianato, vol. 1, Roma, A.C.I., 1985, p. 3.
  13. ^ Sito ufficiale della SIRT, su torgnon.info. URL consultato il 29 gennaio 2011 (archiviato dall'url originale l'11 maggio 2011).
  14. ^ Impianti e Piste, su torgnon.net. URL consultato il 23 febbraio 2015 (archiviato dall'url originale il 23 febbraio 2015).
  15. ^ a b c d e f g h i http://amministratori.interno.it/
  16. ^ Dati 2011. Cfr. Anna Maria Pioletti (a cura di), Giochi, sport tradizionali e società. Viaggio tra la Valle d'Aosta, l'Italia e l'Unione Europea, Quart (AO), Musumeci, 2012, pp. 74-100, ISBN 978-88-7032-878-3.

Bibliografia modifica

  • Torgnon, Aoste: Duc, 1998
  • Torgnon, a cura del Centre d'études francoprovençales René Willien de Saint Nicolas, Quart: Musumeci, 1989
  • Claudine Remacle, L'habitat rural valdôtain: étude de géographie historique et sociale: Torgnon, Oyace, Bionaz, Torino: Allemandi, 1994
  • Mirko Cianci, Torgnon: croci di edificazione e di missione, Châtillon: Edizioni Cervino, 1996
  • Matilde Martinengo, Architettura rurale in Valle d'Aosta. Torgnon, Torino: Allemandi, 1998
  • Sylvain Vesan, Torgnon: recherches historiques, Aoste: Imprimerie catholique, 1924; nuova edizione a cura di Alma Perrin e Walter Garin, Aosta: Imprimerie valdôtaine, 1993
  • Nanni Basso, Torgnon: la montagna nel cuore, Genova: Sagep, 2011
  • Gruppo di lavoro della biblioteca di Torgnon (a cura di), Il Museo etnografico Petit-Monde = Le Musée ethnographique Petit-Monde, Comune di Torgnon, 2005
  • Il labirinto della memoria = Le labyrinthe de la mémoire, a cura del comitato scientifico del Musée Petit-Monde, Aosta: Tipografia valdostana, 2009

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Collegamenti esterni modifica

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