Torre del caricatore di Girgenti
La Torre del caricatore (Turris marittimae Agrigenti) è un edificio di origine medievale presente nel centro urbano di Porto Empedocle, in prossimità dell'entrata al porto.
| Torre del Caricatore Torre di Carlo V | |
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| Ubicazione | |
| Stato | Regno di Sicilia |
| Stato attuale |  Italia
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| Regione | Sicilia |
| Città | Porto Empedocle |
| Indirizzo | Ingresso porto |
| Coordinate | 37°17′11.84″N 13°31′35.35″E / 37.286623°N 13.526487°E |
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| Informazioni generali | |
| Visitabile | sì |
| Informazioni militari | |
| Utilizzatore | Regno di Sicilia |
| voci di architetture militari presenti su Wikipedia | |
Costruita intorno al XIV secolo (si hanno testimonianze a partire dal 1355), aveva lo scopo di presidiare la costa agrigentina da possibili invasioni saracene.
La torre è stata a lungo adibita a carcere: nel 1848 fu teatro del massacro di 114 detenuti inermi[1], reso noto dal celebre scrittore empedoclino Andrea Camilleri nell'opera "La strage dimenticata". Oggi è adibita a centro artistico-culturale[2]. Il complesso architettonico, a pianta quadrata, è di proprietà del Comune di Porto Empedocle ed è conservato nelle sue parti principali.
Descrizione modifica
La torre è una struttura dalla forma di piramide tronca costituita da muri molto spessi che misurano 2,60 m per lato. Le sale interne, illuminate da alcune feritoie, sono coperte da volte a crociera. L'ingresso principale è di recente fattura, mentre prima per accedere all'interno della torre bisognava utilizzare una scala che portava a 7,00 m di altezza dal piano di calpestio.
Note modifica
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