Transizione del Pleistocene medio

La transizione del Pleistocene medio (in lingua inglese abbreviata in MPT, acronimo di Mid-Pleistocene Transition),[2] a volte indicata anche come rivoluzione del Pleistocene medio (in questo caso abbreviata in MPR),[3], fu un importante cambiamento dei cicli di glaciazione avvenuto nel corso del Quaternario, studiato nella paleoclimatologia. Questa transizione è avvenuta tra 1,25 e 0,7 milioni di anni fa nel corso del Pleistocene.[4]

Le variazioni della temperatura negli ultimi 5 milioni di anni rilevate nei depositi marini profondi.[1]

Prima della transizione del Pleistocene medio, i periodi glaciali si alternavano con una periodicità di circa 41.000 anni ed erano caratterizzati da una escursione termica piuttosto contenuta, uno spessore abbastanza sottile dello strato di ghiaccio, e una relazione lineare con i cicli di Milanković collegati all'inclinazione assiale. Dopo la transizione avvenuta nel Pleistocene medio, i cicli sono diventati fortemente asimmetrici, caratterizzati da periodi di raffreddamento del clima molto prolungati e una formazione di cappe di ghiaccio molto più spesse, seguiti da rapidi cambiamenti della temperatura, da condizioni glaciali estreme e interglaciali relativamente caldi. La lunghezza dei cicli si attestò su una media attorno a 100.000 anni.[2][4]

Ipotesi modifica

La ricerca di una valida spiegazione a questa transizione anomala è normalmente conosciuta come problema dei centomila anni. I modelli sviluppati di recente che riproducono la MPT includono una diminuzione della CO2 presente nell'atmosfera, una maggiore sensitività climatica a questa diminuzione, una graduale rimozione della regolite, lo strato superficiale ghiaioso presente nell'emisfero boreale, a causa dei processi glaciali del Quaternario.[2] La riduzione della CO2 potrebbe essere correlata a variazioni delle emissioni gassose vulcaniche, all'interramento dei sedimenti oceanici, all'erosione dei carbonati o alla fertilizzazione degli oceani conseguente alla ricaduta in acqua delle polveri vulcaniche.[5]

La presenza dello strato ghiaioso di regolite sulla superficie terrestre tendeva a favorire lo scorrimento dei ghiacciai, limitando così la crescita dello spessore della cappa di ghiaccio in formazione. Si ritiene che, prima del Quaternario, le porzioni settentrionali dell'America e dell'Eurasia fossero coperte da uno spesso strato di ghiaia. Questo strato fu gradualmente eroso dall'azione dei ghiacciai nel corso di ripetuti periodi glaciali,[4] fino a lasciare scoperte larghe porzioni del basamento cristallino che hanno permesso un più forte ancoraggio del ghiaccio con un ridotto scivolamento. L'ancoraggio più efficace ha favorito la crescita dello spessore della cappa glaciale.[2][4][5]

Uno studio del 2020 ha concluso che la variazione dei periodi glaciali può essere stata influenzata anche da una variazione dell'inclinazione assiale della Terra susseguente alla transizione del Pleistocene medio, con la conseguenza di estati più calde nell'emisfero settentrionale.[6]

Note modifica

  1. ^ Lisiecki, L.E.; Raymo, M.E., 2005. A Pliocene-Pleistocene stack of 57 globally distributed benthic? 18O records. Paleoceanography 20, PA1003, doi:10.1029/2004PA001071, 17 pp.
  2. ^ a b c d V. Brovkin, R. Calov, A. Ganopolski e M. Willeit, Mid-Pleistocene transition in glacial cycles explained by declining CO2 and regolith removal | Science Advances, in Science Advances, vol. 5, n. 4, aprile 2019, pp. eaav7337, DOI:10.1126/sciadv.aav7337, PMC 6447376, PMID 30949580.
  3. ^ Mark A. Maslin and Andy J. Ridgwell (2005): Mid-Pleistocene revolution and the ‘eccentricity myth’, Geological Society, London, Special Publications, 247, 19-34, 1 January 2005
  4. ^ a b c d Peter U Clark, David Archer, David Pollard, Joel D Blum, Jose A Rial, Victor Brovkin, Alan C Mix, Nicklas G Pisias e Martin Roy, The middle Pleistocene transition: characteristics, mechanisms, and implications for long-term changes in atmospheric pCO2 (PDF), in Quaternary Science Reviews, vol. 25, 23–24, Elsevier, 2006, pp. 3150–3184, Bibcode:2006QSRv...25.3150C, DOI:10.1016/j.quascirev.2006.07.008. URL consultato il 25 novembre 2021 (archiviato dall'url originale il 31 agosto 2017).
  5. ^ a b Chalk et al. (2017): Causes of ice age intensification across the Mid-Pleistocene Transition, PNAS December 12, 2017 114 (50) 13114-13119
  6. ^ Petra Bajo, Persistent influence of obliquity on ice age terminations since the Middle Pleistocene transition, vol. 367, n. 6483, Science, 2020, pp. 1235–1239, DOI:10.1126/science.aaw1114.