Trasferimento di massa

Disambiguazione – Se stai cercando il trasferimento di massa nell'ambito dell'ingegneria chimica, vedi scambio di materia.

In astrofisica, il trasferimento di massa è il processo attraverso il quale una parte della materia inizialmente legata gravitazionalmente ad un corpo, generalmente una stella, viene attratta da un altro corpo, spesso un oggetto compatto (una nana bianca, una stella di neutroni o un buco nero), e finisce in genere per trasferirsi su quest'ultimo.

Schema che mostra il trasferimento di massa.

Meccanismo modifica

Il trasferimento di massa può avvenire mediante il processo chiamato trasferimento di massa via flusso dal lobo di Roche e abbreviato in RLOF, acronimo dell'inglese Roche-lobe overflow, o tramite il vento stellare.
Nel primo caso la stella primaria dapprima riempie il proprio lobo di Roche, quindi la materia proveniente dalla primaria passa tramite il punto lagrangiano del sistema alla zona di influenza gravitazionale della secondaria, spiraleggiando in un disco di accrescimento e terminando con la caduta sulla stella.

Quando la primaria è una stella particolarmente massiccia, il materiale può invece trasferirsi alla stella secondaria tramite il vento stellare.[1]

Sono imputabili ai fenomeni di trasferimento di massa le emissioni X di numerosi sistemi binari,[2] la cui stella secondaria sia un oggetto compatto.

Il trasferimento di massa è un fenomeno relativamente comune nelle stelle binarie strette e gioca a volte un ruolo importante nell'evoluzione del sistema e talvolta nella formazione di alcuni tipi di supernovae (soprattutto quelle di tipo Ia) e di pulsar superveloci.[3][4]

Note modifica

  1. ^ C. de Loore, J. P. de Greve, H. J. G. L. M. Lamers, Evolution of massive stars with mass loss by stellar wind, in Astronomy and Astrophysics, vol. 61, n. 2, 1977, pp. 251–259.
  2. ^ Georg Weidenspointner, An asymmetric distribution of positrons in the Galactic disk revealed by gamma-ray, su nature.com, Nature, 8 gennaio 2008. URL consultato il 12 agosto 2011.
  3. ^ Alpar, M.A., Cheng, A.F., Ruderman, M.A., and Shaham, J., A new class of radio pulsars, Nature, 300, 728–730, (1982).
  4. ^ van Kerkwijk, M.H., Bassa, C.G., Jacoby, B.A., and Jonker, P.G., Optical studies of companions to millisecond pulsars, in Rasio, F.A., and Stairs, I.H., eds., Binary Radio Pulsars, Proceedings of a meeting held at the Aspen Center for Physics, USA, 12 – 16 January 2004, ASP Conference Series, vol. 328, pp. 357–369, (Astronomical Society of the Pacific, San Francisco, 2005).