Trespass (album)

album dei Genesis del 1970

Trespass è il secondo album in studio del gruppo musicale britannico Genesis, pubblicato il 23 ottobre 1970 dalla Charisma Records.[1]

Trespass
album in studio
ArtistaGenesis
Pubblicazione23 ottobre 1970
Durata42:43
Dischi1
Tracce6
GenereRock progressivo
EtichettaCharisma (Regno Unito)
Impulse!, MCA (Stati Uniti)
ProduttoreJohn Anthony
Registrazionegiugno 1970, Trident Studios, Londra (Regno Unito)
FormatiLP, MC, CD, download digitale
CopertinaPaul Whitehead
Genesis - cronologia
Album successivo
(1971)
Recensioni professionali
RecensioneGiudizio
AllMusic
OndarockConsigliato

Descrizione modifica

L'album vede la formazione incidere per una nuova etichetta discografica, la Charisma (con cui i Genesis pubblicheranno sino al 1981), con un nuovo produttore, John Anthony, e un nuovo batterista, John Mayhew. Quest'ultimo lascerà il gruppo subito dopo le registrazioni di quest'album, come pure Anthony Phillips, chitarrista e cofondatore, il quale proseguirà in una carriera come solista.

Rispetto al primo album, registrato due anni prima ma pubblicato solo a marzo del 1969, lo stile compositivo del gruppo aveva subito una metamorfosi dal pop-rock dell'esordio a brani di più ampio respiro, non legati necessariamente alla forma canzone e con estesi sviluppi strumentali a metà strada fra il rock e la musica sinfonica. L'uso del Mellotron richiama le sonorità dei primi King Crimson (l'influenza di In the Court of the Crimson King in questa fase è stata, a posteriori, più volte dichiarata dagli stessi Genesis)[2] e il disco nel suo complesso contribuì a far inserire il gruppo nel filone del rock progressivo.

Le due tracce più lunghe dell'album, Stagnation e The Knife, rimasero parte del repertorio concertistico del gruppo per due o tre anni, nonostante i cambi di formazione. Il tema finale di Stagnation sarà ripreso anche nei concerti dal 1977 in poi come variazione all'interno del brano I Know What I Like (documentata anche nell'album dal vivo Seconds Out)[3] ed una versione abbreviata di The Knife verrà utilizzata occasionalmente come bis dei concerti negli anni ottanta.[3] Altri brani della durata media di 7 minuti sono Looking for Someone, White Mountain (ispirata al romanzo di Jack London, Zanna Bianca) e la canzone d'amore Visions of Angels, originariamente scartata da From Genesis to Revelation[3][4] e qui ampliata da nuovi passaggi strumentali. Da segnalare infine il brano acustico Dusk, la cui prima stesura risale anch'essa al 1967-68, come testimonia il demo incluso nel cofanetto Genesis Archive 1967-75 del 1998.

È grazie a Trespass che i Genesis cominciano ad affermarsi nell'Europa del Nord ed in particolare in Belgio (1ª posizione in classifica) e nei Paesi Bassi, ben prima che in patria.[5]

La copertina modifica

La copertina dell'album è opera dell'artista Paul Whitehead, cui il gruppo commissionerà la grafica di altri due album dopo questo. L'immagine è in realtà il ricalco di un disegno a china realizzato nel 1911 dall'illustratore e scenografo ungherese Willy Pogany (1882-1955) per il libretto del Tannhäuser di Richard Wagner; dalla medesima fonte proviene anche il capolettera gotico del titolo Trespass (che con Tannhäuser ha in comune appunto l'iniziale «).[6]

Il cantante dei Genesis Peter Gabriel rivendica a sé l'idea che il disegno di copertina appaia sfregiato da un coltello,[4] allusione al brano The Knife ma anche metafora della compresenza nella musica del gruppo di temi pastorali (espressi nello stile del disegno stesso) e altri più aggressivi, nonché più in generale del contrasto fra eleganza vittoriana e violenza repressa, tipico secondo Gabriel del subconscio inglese; questo tema ricorrerà anche in lavori successivi dei Genesis, come Nursery Cryme e Selling England by the Pound.[4] La composizione grafica finale consiste nel disegno originale di Whitehead fotografato nuovamente per includervi appunto, sul retro, un vero coltello conficcato.

Tracce modifica

Testi e musiche di Tony Banks, Peter Gabriel, Anthony Phillips e Mike Rutherford.

Lato A
  1. Looking for Someone – 7:00
  2. White Mountain – 6:44
  3. Visions of Angels – 6:50
Lato B
  1. Stagnation – 8:45
  2. Dusk – 4:15
  3. The Knife – 8:55

Formazione modifica

Classifiche modifica

Classifica (2021) Posizione
massima
Grecia[7] 33

Note modifica

  1. ^ (EN) Mic Smith, Get 'Em Out By Friday. Genesis: The Official Release Dates 1968-78 (PDF), su genesis-movement.org, maggio 2017, pp. 18-24. URL consultato il 28 settembre 2023.
  2. ^ Philip Dodd (a cura di) e Genesis - Genesis - Revelations, De Agostini, 18/10/2007
  3. ^ a b c Mario Giammetti, Musical Box - Le canzoni dei Genesis dalla A alla Z, Arcana, Roma 2010, ISBN 978-88-6231-126-7
  4. ^ a b c Interviste ai Genesis per il cofanetto CD/DVD Genesis 1970-1975
  5. ^ Armando Gallo, Genesis - I Know What I Like, D.I.Y. Books, 1979
  6. ^ (EN) Tannhauser - A Dramatic Poem, su Enchanted Booklet, 3 giugno 2018. URL consultato il 14 maggio 2019.
  7. ^ (EN) Official IFPI Charts - Top-75 Albums Sales Chart (Combined) - Week: 44/2021, su ifpi.gr, IFPI Greece. URL consultato il 15 novembre 2021 (archiviato dall'url originale il 15 novembre 2021).

Bibliografia modifica

Collegamenti esterni modifica

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