Tri Nations 2006

11ª edizione del torneo internazionale di rugby a 15 dell’Emisfero Sud

Il Tri Nations 2006 (in inglese 2006 Tri Nations Series) fu l'11ª edizione del torneo annuale di rugby a 15 tra le squadre nazionali di Australia, Nuova Zelanda e Sudafrica.

Tri Nations 2006
2006 Tri Nations
Logo della competizione
Competizione Tri Nations
Sport Rugby a 15
Edizione 11ª
Organizzatore SANZAAR[1]
Date dall'8 luglio 2006
al 9 settembre 2006
Luogo Australia, Nuova Zelanda e Sudafrica
Partecipanti 3
Formula girone unico
Risultati
Vincitore Bandiera della Nuova Zelanda Nuova Zelanda
(7º titolo)
Secondo Bandiera dell'Australia Australia
Terzo Bandiera del Sudafrica Sudafrica
Bledisloe Cup Bandiera della Nuova Zelanda Nuova Zelanda
Statistiche
Miglior marcatore Bandiera della Nuova Zelanda Dan Carter (99)
Record mete
Incontri disputati 9
Pubblico 397 431
(44 159 per incontro)
Touche tra Nuova Zelanda e Sudafrica a Wellington
Cronologia della competizione
Tri Nations 2005 Tri Nations 2007

Si tenne dall'8 luglio al 9 settembre 2006 e fu vinto per la settima volta dalla Nuova Zelanda.

A seguito di un accordo commerciale quinquennale per complessivi 323 milioni di dollari siglato a dicembre 2004 con News Corp sui diritti televisivi delle proprie manifestazioni, SANZAR preannunciò l'ampliamento del torneo a 9 incontri a partire dal 2006[2]. Ogni squadra disputò quindi sei incontri; chi avesse incontrato fuori casa due volte la stessa squadra, nell'edizione successiva l'avrebbe incontrata una volta sola e così ad anni alterni.

La Nuova Zelanda si aggiudicò il torneo con tre turni d'anticipo, esaurita la fase australasiana del torneo: battendo nel decisivo incontro per la Bledisloe Cup, gli All Blacks acquisirono la matematica certezza del titolo[3].

Il valore delle marcature, come stabilito dall’IRFB nel 1992, era: 5 punti per ciascuna meta (7 se trasformata), 3 punti per la realizzazione di ciascun calcio piazzato, idem per il drop[4].

Nazionali partecipanti e sedi modifica

Squadra Città Impianto interno
  Australia Brisbane
Sydney
Lang Park
Stadium Australia
  Nuova Zelanda Auckland
Christchurch
Wellington
Eden Park
Lancaster Park
Regional Stadium
  Sudafrica Johannesburg
Pretoria
Rustenburg
Ellis Park Stadium
Stadio Loftus Versfeld
Olympia Park

Risultati modifica

Christchurch
8 luglio 2006, ore 19:35 UTC+12
Nuova Zelanda  32 – 12
referto
  AustraliaLancaster Park (33727 spett.)
Arbitro:   Jonathan Kaplan

Brisbane
15 luglio 2006, ore 20 UTC+10
Australia  49 – 0
referto
  SudafricaLang Park (41578 spett.)
Arbitro:   Paul Honiss

Wellington
22 luglio 2006, ore 19:35 UTC+12
Nuova Zelanda  35 – 17
referto
  SudafricaRegional Stadium (38500 spett.)
Arbitro:   Joël Jutge

Brisbane
29 luglio 2006, ore 20 UTC+10
Australia  9 – 13
referto
  Nuova ZelandaLang Park (52498 spett.)
Arbitro:   Alain Rolland

Sydney
5 agosto 2006, ore 20 UTC+10
Australia  20 – 18
referto
  SudafricaStadium Australia (60522 spett.)
Arbitro:   Joël Jutge

Auckland
19 agosto 2006, ore 17:30 UTC+12
Nuova Zelanda  34 – 27
referto
  AustraliaEden Park (45000 spett.)
Arbitro:   Chris White

Pretoria
26 agosto 2006, ore 15 UTC+2
Sudafrica  26 – 45
referto
  Nuova ZelandaStadio Loftus Versfeld (50000 spett.)
Arbitro:   David Lewis

Rustenburg
2 settembre 2006, ore 15 UTC+2
Sudafrica  21 – 20
referto
  Nuova ZelandaOlympia Park (25428 spett.)
Arbitro:   Chris White

Johannesburg
9 settembre 2006, ore 15 UTC+2
Sudafrica  24 – 16
referto
  AustraliaEllis Park (50178 spett.)
Arbitro:   Steve Walsh

Classifica modifica

Pos Squadra G V N P PF PS DP BMP Pt
1   Nuova Zelanda 6 5 0 1 179 112 +67 3 23
2   Australia 6 2 0 4 133 121 +12 3 11
3   Sudafrica 6 2 0 4 106 185 −79 1 9

Note modifica

  1. ^ All’epoca sotto il nome di SANZAR
  2. ^ (EN) New SANZAR TV deal confirmed, in ESPN, 22 dicembre 2004. URL consultato il 31 maggio 2022.
  3. ^ (EN) Chris Barclay, All Blacks retain Tri-Nations after tough Wallabies challenge, in The New Zealand Herald, 19 agosto 2006. URL consultato il 1º giugno 2022 (archiviato dall'url originale il 1º giugno 2022).
  4. ^ (EN) Rugby Rules Changed for Faster Game, in The Canberra Times, 17 aprile 1992, p. 18. URL consultato il 15 dicembre 2021. Ospitato su Biblioteca nazionale australiana.

Altri progetti modifica

Collegamenti esterni modifica


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