Triplice cinta sacra

simbolo magico-religioso arcaico

La triplice cinta sacra è un simbolo sacro rappresentante l'orientamento dell'uomo nello spazio e nell'ambito vitale, l'opposizione della terra al cielo, ma può rappresentare anche l'universo creato (terra e cielo) opposto al non-creato e al creatore. È presente in moltissime culture e la si ritrova in molti paesi del mondo. In Italia in particolare è stata riconosciuta in diverse località della Sicilia dove sono stati ritrovati conci medievali con la sua raffigurazione.

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Triplice cinta

Si tratta di quadrato profondamente inciso con un foro centrale abbastanza profondo ed una linea intermedia verticale che interseca esattamente a metà il quadrilatero. Potrebbe trattarsi anche di un Centro Sacro rimasto incompiuto (tale simbolo consiste generalmente in un quadrato in cui sono inscritti 8 raggi, che al proprio interno formano due croci greche)[1]

Significato modifica

Il simbolo ha molteplici significati[1].

Può rappresentante l'orientamento dell'uomo nello spazio e nell'ambito vitale, ma anche l'opposizione della terra al cielo o l'universo creato (terra e cielo) opposto al non-creato e al creatore[1].

Il simbolo può riferirsi, inoltre, al cosiddetto omphalos, simbolo rappresentante il Centro del Mondo e molto diffuso[1].

Una variante grafica della Triplice Cinta è quella circolare, generata da cerchi concentrici anziché da quadrati. Il prototipo mitico di una simile struttura è nella geometria della capitale di Atlantide, come descritto da Platone nei Dialoghi. La città di Baghdad, già in antico, mostrava realmente una struttura similare, con tre cinte di mura concentriche, quattro porte ortogonali, e circondata da un'ansa canalizzata del fiume Tigri.

Note modifica

  1. ^ a b c d ARGOD.

Bibliografia modifica

  • Paul LeCour, L'emblème symbolique des Trois-Enceintes, in Atlantis, n. 10, Luglio-Agosto 1928.
  • René Guénon, La Triple-Enceinte druidique, in Le Voile d'Isis, giugno 1929.
  • Louis Charbonneau-Lassay, La Triple Enceinte dans l'emblématique chrétienne, in Atlantis, 3º anno, n° 1 (n° 21), settembre-ottobre 1929.

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