Tu scendi dalle stelle

Canto tradizionale natalizio
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Tu scendi dalle stelle, noto anche come Canzoncina a Gesù Bambino o più semplicemente A Gesù Bambino, è un canto di Natale composto nel dicembre 1754[1] dal vescovo e santo campano Alfonso Maria de' Liguori,[2] derivato come versione in italiano dall'originale in lingua napoletana Quanno nascette Ninno. Per quanto concerne il luogo di composizione, esistono due linee di pensiero differenti non ancora svelate: la prima dice che la canzone sia stata composta nel convento della Consolazione di Deliceto (provincia di Foggia), mentre la seconda fa riferimento alla casa di don Michele Zamparelli a Nola (provincia di Napoli) in cui il santo si recò per un ciclo di predicazioni.[3][4] Il motivo, scritto in 6/8, è uno tra i più famosi canti natalizi italiani.

Tu scendi dalle stelle
Artista
Autore/iAlfonso Maria de' Liguori
GenereMusica natalizia
Data1754
Campione audio
(solo base musicale - senza voci)

Testo e melodia Modifica

 
Targa che ricorda la scrittura della canzone Tu scendi dalle stelle, posta a Nola, all'inizio del corso Tommaso Vitale

Il testo è composto da sette strofe di sei versi ciascuna: i primi due versi di ogni strofa sono endecasillabi a rima baciata; il terzo e il quarto verso sono ottonari, il primo spesso con rima interna (Bambino: divino, eletto: pargoletto, amore: core, ecc.,) il secondo tronco (tremar, povertà, trasportò, ecc.); il quinto verso è un quinario che rima con il sesto verso, endecasillabo. Lo schema complessivo si può pertanto riassumere così: AAb(b)cC. Tale schema è particolarmente complesso, e non sembra avere precedenti illustri nella tradizione letteraria.

Il testo presenta numerose varianti (riportate in calce) a seconda delle edizioni, frutto in parte di interventi successivi dello stesso autore, ma altre da attribuire senz'altro alla tradizione popolare che presto si impadronì del brano.

Tu scendi dalle stelle, o Re del cielo,
e vieni in una grotta al freddo e al gelo,
e vieni in una grotta al freddo e al gelo.
O Bambino mio divino,
io ti vedo qui tremar;
o Dio beato!
Ahi quanto ti costò l'avermi amato!
Ahi quanto ti costò l'avermi amato!

A te, che sei del mondo il Creatore,
mancano panni e foco[variante 1], o mio Signore,
mancano panni e foco, o mio Signore.
Caro eletto pargoletto,
quanto questa povertà
più m'innamora,
giacché ti fece amor povero ancora,
giacché ti fece amor povero ancora.

Tu lasci il bel gioir del divin seno,[variante 2]
per venire a penar su questo fieno,
per venire a penar su questo fieno.
Dolce amore del mio core,
dove amor ti trasportò?
O Gesù mio,
perché tanto patir? Per amor mio!
perché tanto patir? Per amor mio!

Ma se fu tuo voler il tuo patire,
perché vuoi pianger poi, perché vagire?
perché vuoi pianger poi, perché vagire?
Sposo mio, amato Dio,
mio Gesù, t'intendo sì!
Ah, mio Signore,
tu piangi non per duol, ma per amore,
tu piangi non per duol, ma per amore.

Tu piangi per vederti da me ingrato
dopo sì grande amor, sì poco amato,
dopo sì grande amor, sì poco amato!
O diletto del mio petto,
se già un tempo fu così,
or te sol bramo:
caro non pianger più, ch'io t'amo e t'amo,
caro non pianger più, ch'io t'amo e t'amo.

Tu dormi, Ninno mio, ma intanto il core
non dorme, no ma veglia a tutte l'ore,
non dorme, no ma veglia a tutte l'ore.
Deh, mio bello e puro Agnello,
a che pensi? dimmi tu.
O amore immenso,
"Un dì morir per te" – rispondi – "io penso",
"Un dì morir per te" – rispondi – "io penso".

Dunque a morire per me, tu pensi, o Dio
ed altro, fuor di te, amar poss'io?
ed altro, fuor di te, amar poss'io?[variante 3]
O Maria, speranza mia,
s'io poc'amo il tuo Gesù,
non ti sdegnare
amalo tu per me, s'io nol so amare!
amalo tu per me, s'io nol so amare!

 
  1. ^ Variante: Non sono panni e foco.
  2. ^ Variante: Tu, che godi il gioir nel divin seno, come vieni penar su questo fieno; altrove: Tu lasci il bel gioir del divin seno, per venir penar su questo fieno.
  3. ^ Variante: Ed altr'oggetto amar come poss' io?[5]

Versioni moderne ed interpretazioni Modifica

Di seguito alcune popolari incisioni moderne del canto:

Il compositore italiano Ottorino Respighi, inoltre, ha adattato la linea vocale del canto nel suo poema sinfonico Trittico Botticelliano, P 151; l'opera è ispirata a tre celebri dipinti di Sandro Botticelli (la Primavera, l'Adorazione dei Magi e la Nascita di Venere), e il tema di Tu scendi dalle stelle compare nel secondo movimento.[11]

Note Modifica

  1. ^ Alfonso Maria de Liguori maestro di vita spirituale, p. 88, p. 88.
  2. ^ S. Brugnano, Le canzoncine spirituali di S. Alfonso, Materdomini (AV) 1982, pp. 11-14
  3. ^ Tu scendi dalle stelle, storia di un tradizionale Canto di Natale italiano, su Blog della Musica, 3 dicembre 2016. URL consultato il 10 gennaio 2022.
  4. ^ "Tu scendi dalle stelle: scopri l'affascinante storia di una delle più famose canzoni di Natale" di Vincenzo Cocozza, 23 dicembre 2019, Eccellenze Meridionali
  5. ^ Alfonso Maria de Liguori, Le Glorie di Maria e Canzoncine Spirituali, Torino, Giacinto Marietti, 1825, p. 17.
  6. ^ (EN) Claudio Villa – Le Intramontabili (1998, CD). URL consultato il 10 gennaio 2022.
  7. ^ (EN) Topo Gigio Con Hugo Blanco – Topo Gigio En Navidad (1975, Vinyl). URL consultato il 10 gennaio 2022.
  8. ^ Nini Rosso - Buon Natale Da Nini Rosso, su Discogs. URL consultato il 10 gennaio 2022.
  9. ^ Various - Carnival! - The Rainforest Foundation, su Discogs. URL consultato il 10 gennaio 2022.
  10. ^ Piccoli cantori di Torino, Buon Natale. URL consultato il 10 gennaio 2022.
  11. ^ Elisa Cerasoli, Guida all'ascolto 11 e 12 febbraio 2017, su sinfonicaabruzzese.it. URL consultato il 22 giugno 2020.

Voci correlate Modifica

Collegamenti esterni Modifica

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