Galleria (ingegneria)

perforazione del suolo approssimativamente orizzontale, che mette in comunicazione due luoghi
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Disambiguazione – "Tunnel" rimanda qui. Se stai cercando altri significati, vedi Tunnel (disambigua).

Nel campo dell'ingegneria civile, una galleria o tunnel (pronuncia [ˈtunnel][1]) è una perforazione del suolo approssimativamente orizzontale, nella quale domina la lunghezza sulle altre due dimensioni, e che mette in comunicazione due luoghi tra di loro.

Imbocco di una galleria stradale

Una galleria che attraversa un'altura è detta traforo.

Ingresso di un tunnel pedonale

Descrizione modifica

Tipi di galleria modifica

Le destinazioni d'uso principali di una galleria sono:

Tecniche di realizzazione modifica

 
Scavo di galleria mediante fresa meccanica

Le principali tecniche di realizzazione di una galleria sono:

  • Metodo tradizionale (drill & blast). Prevede l'utilizzo di sostanze esplosive (solitamente dinamite o tritolo), inserito all'interno di fori nel materiale da scavare. Ogni foro è collegato tramite miccia a un detonatore, che innesca l'esplosione. Una volta avvenuta l'esplosione vengono asportati all'esterno i detriti e le pareti vengono rifinite o lasciate "grezze". Con tale tecnica l'avanzamento giornaliero è di 3-8 metri.
  • Scavo meccanizzato. Prevede l'impiego di una fresa meccanica a piena sezione (TBM) che può eseguire ogni tipo di operazione necessaria alla realizzazione della galleria, dallo scavo alla finitura. La fresa può essere anche la testa di un convoglio lungo centinaia di metri: questa scava, mentre una sala di controllo a bordo riceve informazioni dalle sonde per l'analisi del terreno e macchine poste lungo il convoglio ricoprono con conci prefabbricati in cemento per rendere stabile la galleria, mentre in coda un nastro trasportatore asporta i detriti. Tale macchina può avanzare in un giorno dai 10 ai 25 metri, dipendentemente dalla consistenza del materiale da scavare.
  • Metodo cut and cover. Prevede lo scavo di una trincea nel terreno per poi costruirvi i muri, la pavimentazione e il soffitto con colate di cemento. Successivamente si interra la galleria ricavata. Il metodo è noto anche come "metodo Milano" perché fu usato con successo per la prima volta durante la costruzione della linea M1 della metropolitana di Milano.[2]
  • Galleria artificiale. Simile al precedente, prevede che la galleria sia costituita da prefabbricati in cemento di forma circolare, quadrata o rettangolare, al posto del cemento colato.
  • Metodo jet grouting. Prevede l'iniezione ad alta pressione di cemento nel terreno per rendere stabile e resistente il punto di scavo. Si procede scavando nel cemento solido.
  • Metodo del congelamento. Prevede l'inserimento nel terreno di tubi verticali contenenti azoto liquido, per stabilizzare il terreno congelando l'acqua in esso contenuta. Successivamente si procede scavando nella terra congelata e ricoprendo le pareti della galleria creata con conci di cemento. Alla fine del processo, il terreno si scongela naturalmente.[2]
     
    Costruzione di una galleria della Metropolitana di Milano con metodo cut and cover.

Note modifica

  1. ^ Luciano Canepari, tunnel, in Il DiPI: dizionario di pronuncia italiana, Bologna, Zanichelli, 2009, ISBN 978-88-08-10511-0.
  2. ^ a b Tecniche di costruzione, su metropolitanamilanese.it. URL consultato l'8 luglio 2020 (archiviato dall'url originale il 15 marzo 2014).

Voci correlate modifica

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Collegamenti esterni modifica

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