Turgut Özal
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Turgut Özal | |
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Presidente della Turchia | |
Durata mandato | 9 novembre 1989 – 17 aprile 1993 |
Capo del governo | Yıldırım Akbulut Mesut Yılmaz Süleyman Demirel |
Predecessore | Kenan Evren |
Successore | Süleyman Demirel |
Primo ministro della Turchia | |
Durata mandato | 13 dicembre 1983 – 31 ottobre 1989 |
Presidente | Kenan Evren |
Predecessore | Bülend Ulusu |
Successore | Yıldırım Akbulut |
Leader del Partito della Madrepatria | |
Durata mandato | 20 maggio 1983 – 31 ottobre 1989 |
Predecessore | carica istituita |
Successore | Yıldırım Akbulut |
Dati generali | |
Partito politico | Partito della Madrepatria (1983-1993) |
Università | Università tecnica di Istanbul |
Firma | ![]() |
Halil Turgut Özal (IPA: [hɑˈlil tuɾˈɡut øˈzaɫ]) (Malatya, 13 ottobre 1927 – Ankara, 17 aprile 1993) è stato un politico turco.
Fondatore e guida del Partito della Madrepatria, d'ispirazione liberal-conservatrice e neo-liberista, è stato per due volte Primo ministro della Turchia fra il 1983 ed il 1989, ed ottavo Presidente della Repubblica Turca dal 1989 fino alla sua morte.
Origini, educazione e carriera lavorativaModifica
Turgut Özal nacque a Malatya, nell'Anatolia Orientale, il 13 ottobre del 1927, figlio di Mehmet Sıddık, un impiegato di banca turco, e di Hafiza, un'insegnante elementare di etnia curda. Dopo aver terminato con successo le scuole elementari nel villaggio di Silifke, la scuola media nella città di Mardın e la scuola superiore nella città di Cesarea, si iscrisse al corso di Ingegneria Elettrica dell'Università tecnica di Istanbul, prestigiosa università istanbulita ove si laureò nel 1950. Dopo aver lavorato per un breve periodo alle dipendenze dell'EİE (ente per lo sviluppo delle risorse elettriche) ed essersi sposato nel frattempo con Semra, dattilografa presso lo stesso ente pubblico, dalla quale ebbe poi tre figli, Turgut continuò i suoi studi, ampliandoli nel campo dell'Ingegneria Gestionale, negli Stati Uniti d'America.
Tornato in Turchia, è dal 1953 al 1958 responsabile tecnico per il direttorato generale dell'EİE, nel 1959 viene promosso segretario della commissione per la pianificazione, nel 1960 al coordinamento della pianificazione. Dopo aver svolto il servizio militare nel 1961, resta alle dipendenze dell'EİE come vicedirettore fino al 1966. Chiamato a far parte dello staff di tecnici del primo ministro, nel 1967 avviene il salto di qualità, viene chiamato a far parte dell'ente per la pianificazione generale, che lo porta a ricoprire diverse posizioni dirigenziali fino al 1973. Dopo aver ricoperto diversi incarichi dirigenziali nel settore privato tra il 1973 ed il 1979, viene richiamato al governo dapprima come semplice consigliere, poi, dopo il colpo di Stato militare, come ministro ed infine come vice primo ministro fino al luglio del 1982. Özal fu membro della congregazione di İskenderpaşa, appartenente alla confraternita naqshbandi.[1][2]
Carriera politicaModifica
Si candidò in occasione delle elezioni parlamentari del 1977 per il Partito della Salvezza Nazionale, senza tuttavia venire eletto. Avendo per lo più occupato fino ad allora posizioni governative soprattutto in veste di tecnico, il 20 maggio 1983 Turgut Özal fondò il Partito della Madrepatria, nel quale eletto leader, vincendo le seguenti elezioni e diventando primo ministro.
Dopo aver guidato il paese tra il dicembre del 1983 ed il novembre del 1989, venne eletto ottavo Presidente della Repubblica Turca, carica che mantenne fino alla morte, dovuta ad un improvviso attacco cardiaco. Venne seppellito ad Istanbul, in un mausoleo appositamente dedicato, accanto al mausoleo del primo ministro Adnan Menderes, giustiziato nel 1960 al termine d'un processo dai chiari risvolti politici.
PoliticaModifica
La politica di Turgut Özal, sia come primo ministro che successivamente come ottavo Presidente della Turchia, fu incentrata sulla liberalizzazione economica: egli iniziò e portò a termine una serie di grandiose riforme economiche che trasformarono in maniera profonda il sistema economico turco. Egli infine appoggiò militarmente e logisticamente gli Stati Uniti d'America durante la Prima guerra del Golfo.
Özal destò il sospetto della tradizionale élite kemalista che gli si oppose a causa della sua origine curda, della sua religiosità e del suo mancato servizio militare. Ironia della sorte, per un uomo che dichiarò sempre orgogliosamente le proprie origini curde, venne chiamato a fare fronte alla rivolta del Partito dei Lavoratori del Kurdistan nell'Anatolia Sudorientale, nel periodo della sua massima recrudescenza. Si debbono tra l'altro a Turgut Özal i primi tentativi di apertura verso la minoranza curda, quali ad esempio l'abrogazione del divieto di utilizzo della lingua curda.
Turgut Özal fu indubbiamente, ad esclusione del fondatore della Repubblica ed eroe nazionale Mustafa Kemal Atatürk, il più amato Presidente della Turchia. La sua enorme popolarità deriva dalla sostanziale riuscita delle sue politiche di trasformazione in senso liberistico dell'economia turca e di stabilizzazione del confronto politico. Özal si definiva per convenienza kemalista ma di fatto era un neo-liberale, liberal-conservatore e nazionalista, ma non fanatico (collaborò con il generale Kenan Evren quando questi abbandonò la divisa), i suoi successi erano visti con sospetto sia dagli ambienti militari più vicini all'ideologia kemalista, che paventavano la sua politica di apertura verso i movimenti separatisti curdi, sia dalle opposizioni sia di destra che di sinistra. La sua morte, avvenuta nel contesto di una sua apertura politica nei confronti dei separatisti curdi, è stata ritenuta sospetta al punto che, su richiesta della famiglia, nel 2012 la salma è stata riesumata perché venisse effettuata un'analisi tossicologica su di essa.
OnorificenzeModifica
Compagno Onorario dell'Ordine dell'Australia | |
«Per il servizio eminente alle relazioni turco/australiane.» — 8 febbraio 1991[3] |
NoteModifica
- ^ Eurasia Review: "The Naqshbandi-Khalidi Order And Political Islam In Turkey – Analysis", Hudson Institute, 5 settembre 2015.
- ^ Metin Heper, Insight Turkey: "Islam, Conservatism, and Democracy in Turkey: Comparing Turgut Özal and Recep Tayyip Erdoğan" (PDF), su file.insightturkey.com, 15 febbraio 2013 (archiviato dall'url originale il 4 marzo 2016).
- ^ (EN) Sito web del Dipartimento del Primo Ministro e del Governo: dettaglio decorato.
Altri progettiModifica
- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Turgut Özal
Collegamenti esterniModifica
- (EN) Turgut Özal, su Enciclopedia Britannica, Encyclopædia Britannica, Inc.
- (EN) Turgut Özal, su Find a Grave.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 74263916 · ISNI (EN) 0000 0001 1431 8456 · LCCN (EN) n86008242 · GND (DE) 118882031 · BNF (FR) cb12101838r (data) · BAV (EN) 495/134054 · WorldCat Identities (EN) lccn-n86008242 |
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