Ubaldo Lay
Ubaldo Lay, nome d'arte di Ubaldo Bussa (Roma, 14 aprile 1917 – Roma, 27 settembre 1984), è stato un attore italiano.
BiografiaModifica
Dopo gli esordi negli spettacoli del GUF (il primo dei quali fu Una bella domenica di settembre di Ugo Betti, per la regia di Riccardo Mantoni), s'iscrisse, grazie all'interessamento di Silvio D'Amico, all'Accademia nazionale d'arte drammatica, ma dovette interrompere gli studi con l'arrivo della seconda guerra mondiale, quando fu chiamato alle armi come ufficiale di fanteria e fu costretto a partire per il fronte in Jugoslavia.
Dopo l'8 settembre 1943 approdò con l'amico Alberto Ciambricco a Bari, dove prestò la propria voce alle trasmissioni radiofoniche della stazione Radio Bari controllata dagli alleati. Nel 1946, dopo la laurea in legge, debuttò al Teatro Quirino di Roma nella rivista musicale Niente abbasso, solo evviva con Luigi Cimara, Anna Proclemer, Alberto Bonucci e Vittorio Caprioli, entrando poi nella compagnia Merlini-Scelzo.
Tornò alla radio nel 1945, quando fu chiamato da Guglielmo Morandi a far parte della compagnia di prosa di Radio Roma: nel giro di otto anni partecipò a 2000 trasmissioni, da Non ti conosco più di De Benedetti (1947) ai Racconti dell'incubo di Poe (1953), passando per Il ritratto di Dorian Gray di Wilde (1949) e Questo piccolo mondo di Coward (1949, regia di Umberto Benedetto).
Dotato di una voce inconfondibile, lavorò anche alla radio italiana di New York (1950-51). Dopo aver lavorato nel cinema in ruoli secondari, in film come Totò sceicco di Mario Mattoli (1950) e Un giorno in pretura di Steno (1953), esordì in televisione con Dopo cena di Whotsley (1952, la prima commedia della televisione italiana), insieme a Marisa Mantovani. Partecipò inoltre, nel 1956, allo sceneggiato L'Alfiere, tratto dal romanzo di Carlo Alianello, e nel 1957 interpretò il ruolo di Mason in Jane Eyre, rivisitazione televisiva del romanzo di Charlotte Brontë.
Nel 1959 conquistò il pubblico con le vicende del tenente Sheridan in Giallo club. Invito al poliziesco, di cui furono prodotte, fino al 1961, tre serie, tutte dirette da Stefano De Stefani e Guglielmo Morandi. A metà tra il quiz e lo sceneggiato "giallo" di ambientazione americana, il programma riusciva a tenere milioni di italiani incollati davanti al teleschermo. Avvolto in un impermeabile bianco, Ubaldo Lay perdeva la sua identità reale per acquistarne una televisiva.
Nel 1963 comparve nella trasposizione televisiva di Delitto e castigo e nel 1965 in David Copperfield. Continuò a vestire i panni del tenente Sheridan fino al 1972, quando, nell'ultima puntata della miniserie La donna di picche, fu colpito da una pallottola, fatto che, nella finzione scenica, voleva simboleggiare il concludersi della serie, che comprendeva nell'ordine: La donna di fiori (1965), La donna di quadri (1968), La donna di cuori (1969), La donna di picche (1972), dirette da Anton Giulio Majano e Leonardo Cortese. Il personaggio ricompare l'anno seguente nel film Provaci anche tu Lionel di Roberto Bianchi Montero, dove Sheridan aiuta il detective privato Lionel Lionelli (interpretato da Oreste Lionello) a risolvere un caso; appare anche nel film comico diretto da Ciccio Ingrassia L'esorciccio (1975), dove si produce in una parodia di sé stesso.
Nel 1969 viene pubblicato un 45 giri "Un po' di fantasia"[1] in cui canta un brano melodico con un testo lievemente autobiografico (di Casacci-Ciambricco-Meccia-Zambrini. Lato B "Posso scrivere i versi più tristi") per la casa discografica CGD.
Dopo i successi televisivi, tornò sporadicamente alla radio, in Alessandro Magno (1973) e La luna nel pozzo, di e con Michele Mirabella (1979). Riapparve in video, dopo dodici anni di assenza, come tenente ormai in pensione nella miniserie Indagine sui sentimenti (1984); e fu la sua ultima apparizione televisiva.
Fu attivo anche nel doppiaggio, soprattutto all'interno delle compagnie ODI e ARS.
Nel 1944 sposò Olga Bogaro, nata a Mesagne in provincia di Brindisi, città salentina in cui l'attore visse a lungo e nel cui cimitero riposa. È morto a Roma a causa di un'emorragia cerebrale[2][3].
Filmografia parzialeModifica
CinemaModifica
- Montecassino, regia di Arturo Gemmiti (1946)
- Totò sceicco, regia di Mario Mattoli (1950)
- Il vedovo allegro, regia di Mario Mattoli (1950)
- Solo per te Lucia, regia di Franco Rossi (1952)
- I tre corsari, regia di Mario Soldati (1952)
- Jolanda la figlia del Corsaro Nero, regia di Mario Soldati (1952)
- L'ingiusta condanna, regia di Giuseppe Masini (1952)
- Un giorno in pretura, regia di Steno (1953)
- Totò all'inferno, regia di Camillo Mastrocinque (1954)
- Cheri-Bibi (Il forzato della Guiana) (Chéri-Bibi), regia di Marcello Pagliero (1954)
- Napoli è sempre Napoli, regia di Armando Fizzarotti (1954)
- Il canto dell'emigrante, regia di Andrea Forzano (1955)
- Terrore sulla città, regia di Anton Giulio Majano (1956)
- Giovanni dalle Bande Nere, regia di Sergio Grieco (1956)
- La scimitarra del Saraceno, regia di Piero Pierotti (1959)
- Chiamate 22-22 tenente Sheridan, regia di Giorgio Bianchi (1960)
- Il figlio del circo, regia di Sergio Grieco (1963)
- Provaci anche tu Lionel, regia di Roberto Bianchi Montero (1974)
- L'esorciccio, regia di Ciccio Ingrassia (1975)
TelevisioneModifica
- Giallo club. Invito al poliziesco, regia di Stefano De Stefani e Guglielmo Morandi (1959-1961)
- Ritorna il tenente Sheridan, regia di Mario Landi (1963)
- La donna di fiori, regia di Anton Giulio Majano (1965)
- Sheridan, squadra omicidi, regia di Leonardo Cortese (1967)
- Totò Ciak, regia di Daniele D'Anza (1967)
- La donna di quadri, regia di Leonardo Cortese (1968)
- La donna di cuori, regia di Leonardo Cortese (1969)
- La donna di picche, regia di Leonardo Cortese (1972)
- Indagine sui sentimenti, regia di Claudio Sestieri (1984)
Prosa radiofonica RaiModifica
- Il matrimonio di Sganarello di Molière, regia di Guglielmo Morandi, trasmessa il 20 novembre 1945.
- Tutto questo è finito di Jack Alldridge, trasmessa l'11 giugno 1946.
- Gli innamorati di Carlo Goldoni, regia di Pietro Masserano Taricco, trasmessa il 13 giugno 1946.
- Ludro e la sua gran giornata di C.A. Bon, regia di Guglielmo Morandi, trasmessa il 30 novembre 1946.
- I parenti terribili di Jean Cocteau, regia di Guglielmo Morandi, trasmessa il 24 novembre 1947.
- Quintetto, di Cesare Giulio Viola, regia di Guglielmo Morandi, trasmessa il 26 febbraio 1948.
- L'importanza di chiamarsi onesto, di Oscar Wilde, regia di Pietro Masserano Taricco, trasmessa il 27 settembre 1948.
- Corpo 6, radiodramma di Gian Domenico Giagni, regia di Gugliemo Morandi (1949)
- L'aquila a due teste, di Jean Cocteau, regia di Anton Giulio Majano, trasmessa il 31 gennaio 1949.
- Il ritratto di Dorian Gray, di Oscar Wilde, regia di Guglielmo Morandi, trasmessa il 21 febbraio 1949.
- Ventiquattro ore felici, di Cesare Meano, regia di Pietro Masserano Taricco, trasmessa il 18 aprile 1949.
- L'invito, di Gaspare Cataldo, regia di Anton Giulio Majano, trasmessa il 30 maggio 1949.
- L'asino di Buridano, di De Flers e Caillavet, regia di Anton Giulio Majano, trasmessa il 1 agosto 1949.
- Otello, di William Shakespeare, regia di Anton Giulio Majano (1949)
- Il mio cuore è nel sud, di Giuseppe Patroni Griffi, musica di Bruno Maderna, regia di Anton Giulio Majano (1950)
- Giovanna D'Arco di Charles Péguy, regia di Anton Giulio Majano, trasmessa il 15 maggio 1950.
- L'uomo della luce di Ezio D'Errico, regia di Guglielmo Morandi, trasmessa il 22 maggio 1950.
- La bugiarda meravigliosa di Gian Francesco Luzi, regia di Anton Giulio Majano, 25 maggio 1950 rete azzurra.
- L'Arlesiana di Alphonse Daudet, regia di Alberto Casella, trasmessa il 27 maggio 1950.
- Le furie di Alberto Casella, regia di Alberto Casella, trasmessa il 15 giugno 1950.
- L'indigente, di Charles Vildrac, regia di Guglielmo Morandi (1950)
- Chopin, di Alberto Casella, regia di Alberto Casella, trasnessa il 28 dicembre 1951
- I nostri sogni, commedia di Ugo Betti, regia di Guglielmo Morandi, trasmessa il 8 dicembre 1954.
- La calzolaia ammirevole di Federico García Lorca, regia di Guglielmo Morandi, trasmessa il 7 aprile 1957.
- Daniele tra i leoni di Guido Cantini regia di Anton Giulio Majano, trasmessa il 28 aprile 1958.
Programmi radioModifica
- Secondo me, programma quotidiano della Rai, regia di Riccardo Mantoni (1976)
Prosa televisiva RaiModifica
- Così è se vi pare di Luigi Pirandello, regia di Mario Landi, trasmessa il 15 gennaio 1954.
- Daniele fra i leoni, regia di Anton Giulio Majano, trasmessa il 14 ottobre 1955.
- La finestra illuminata di Alessandro Varaldo, regia di Luigi Di Gianni, trasmessa il 18 marzo 1958.
- I fiodalisi d'oro di Giovacchino Forzano, regia di Guglielmo Morandi, trasmessa il 22 agosto 1958.
- Romeo Bar di Guglielmo Giannini, regia di Anton Giulio Majano, trasmessa il 5 settembre 1958.
DoppiatoreModifica
NoteModifica
- ^ Un pò di fantasia (JPG), su img.discogs.com.
- ^ E' morto a 67 anni Ubaldo Lay Con Sheridan sfidò l'America, su archiviolastampa.it, 28 settembre 1984.
- ^ E' morto ieri Ubaldo Lay, su ricerca.repubblica.it, 28 settembre 1984.
BibliografiaModifica
- Il Radiocorriere, annate varie.
- Gli attori, Gremese editore, Roma 2002.
Altri progettiModifica
- Wikiquote contiene citazioni di o su Ubaldo Lay
- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Ubaldo Lay
Collegamenti esterniModifica
- Opere di Ubaldo Lay, su openMLOL, Horizons Unlimited srl.
- (EN) Ubaldo Lay, su Internet Movie Database, IMDb.com.
- (EN) Ubaldo Lay, su AllMovie, All Media Network.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 90237969 · ISNI (EN) 0000 0004 1969 8509 · SBN IT\ICCU\LO1V\255062 · GND (DE) 17331578X · WorldCat Identities (EN) viaf-90237969 |
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