Ultimo tango a Zagarol

film del 1973 diretto da Nando Cicero

Ultimo tango a Zagarol è un film del 1973 diretto da Nando Cicero.

Ultimo tango a Zagarol
Martine Beswick e Franco Franchi in una scena del film
Paese di produzioneItalia
Anno1973
Durata100 min
Generecommedia
RegiaNando Cicero
SoggettoMario Mariani
SceneggiaturaMarino Onorati
ProduttoreMario Mariani
Distribuzione in italianoEuro International Films
FotografiaLuciano Trasatti
MontaggioAlessandro Peticca
MusicheUbaldo Continiello
ScenografiaAlberto Boccianti
Interpreti e personaggi
Doppiatori originali

Commedia all'italiana con protagonista Franco Franchi, parodia del celebre Ultimo tango a Parigi diretto da Bernardo Bertolucci.

Trama modifica

 
Un'altra scena del film

Franco è stanco della moglie Margherita che lo tiene a dieta, lo tradisce con l'amante che vive in soffitta e lo tratta come schiavo tuttofare nel suo albergo a ore. Franco porta pesanti valigie cariche di attrezzi erotici e persino clienti nascosti in custodie per strumenti musicali. Franco è a dieta di tutto, persino di sesso, la moglie non si concede e non lo fa mangiare, lo costringe a farsi un panino con il burro, sognando rapporti erotici.

Per questo se ne va a vivere in un appartamento (non arredato); incontra poi una ragazza che lo coinvolge in giochi erotici particolari, dà vita a una relazione, che si rivela però fallimentare e nel tempo libero interpreta un documentario surreale. Franco vaga per le strade di Roma indossando un cappotto cammello e sfoggiando un’espressione depressa. Quando la moglie fa finta di morire pur di farlo tornare, Franco si illude di aver finalmente terminato di tirare la cinghia, ma così non è: non è infatti lui a trattare l’amante come oggetto, bensì l'amante, che impone all’uomo un potere da donna dominatrice.[1]

Produzione modifica

Nonostante il titolo, la pellicola non fu girata a Zagarolo, ma a Roma.[2] Il riferimento alla cittadina laziale si riscontra verso il finale del film, nella lunga scena della gara di ballo, intitolata Coppa Zagarol.

L'appartamento in affitto, definito topaia dal portinaio, è in realtà situato all'ultimo piano del prestigioso Palazzo del Ragno, nel Quartiere Coppedè.

Distribuzione modifica

Accoglienza modifica

Incassi modifica

La pellicola ebbe un ottimo riscontro commerciale, incassando circa 950 milioni di lire.[3]

Critica modifica

Il film riscosse, a sorpresa, un certo successo anche da parte della critica, fino ad allora assai poco tenera nei confronti delle pellicole di Franchi: provocatoriamente Goffredo Fofi affermò di preferire l'opera di Cicero all'originale parodiato,[4] e persino Francis Ford Coppola e Robert De Niro ne furono entusiasti.[5] È in questo senso sintomatica la rivalutazione a posteriori di Morando Morandini il quale, se nel suo Dizionario del 1998 ancora assegnava al film una stella, tacciandolo di essere solo una «noiosa parodia», nella versione del 2017 gliene assegna due e mezzo, definendolo più una cupa «rilettura» che una semplice satira dell'originale, e lodando l'interpretazione di Franchi.[senza fonte]

Curiosità modifica

Franco Franchi voleva che il film fosse vietato ai minori di 18 anni, ma contro la sua volontà fu vietato solo ai minori di 14. In un'intervista[6] dichiarò: "[...] per me è stato un danno, io dissi a Riccione che per me questo film, Tango a Zagarol, vale per due: il primo e l'ultimo. Ma guarda caso, questo film venne inserito nei film da salvare, fra l'America e l'Europa".

Note modifica

  1. ^ Ultimo tango a Zagarol (1973) | FilmTV.it. URL consultato il 26 marzo 2023.
  2. ^ Ultimo tango a Zagarol (1973), su Forum, il Davinotti.
  3. ^ Franco e Ciccio Superstar, in Cine70, vol. 4, Coniglio Editore, 2003.
  4. ^ Così il cinema italiano inguaiò Franco e Ciccio. URL consultato il 1º giugno 2017 (archiviato dall'url originale il 25 settembre 2017).
  5. ^ Ultimo tango a Zagarol, su Futuro Europa.
  6. ^ Franco Franchi - Intervista. URL consultato il 3 giugno 2021.

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