Una moglie molto infedele

film del 1987 diretto da Giorgio Grand

Una moglie molto infedele è un film pornografico diretto da Giorgio Grand, pubblicato il 13 gennaio 1988.

Una moglie molto infedele
Una scena del film con Rocco Siffredi e Lilli Carati
Lingua originaleitaliano
Paese di produzioneItalia
Anno1988
Durata81 min
Generepornografico
RegiaGiorgio Grand
SceneggiaturaGiorgio Grand
ProduttoreDick Battaglia
FotografiaAlbert Adam
MontaggioAlain Kill
MusicheJay Horus
Interpreti e personaggi
Doppiatori italiani

Trama modifica

Maria è una signora che effettua continui tradimenti ai danni del marito, il quale, sospettoso, ingaggia un detective privato, tale Mister Kappa, al fine di indagare sulle scappatelle dell'annoiata e depravata moglie.

Scene cult modifica

Celebre la scena di sesso tra Lilli Carati e Rocco Siffredi, che interpreta la parte del dottor Borelli, all'interno dello studio medico di quest'ultimo: il medico alla richiesta della paziente è già nudo sotto il camice bianco e con il pene in erezione.

Notevole anche la scena di sesso tra il detective e la domestica della famiglia.

Produzione modifica

Prima pellicola (di cinque complessive, esclusi i film di rimontaggio) hardcore di Lilli Carati, annovera tra gli attori del cast il già affermato nel settore Rocco Siffredi. Molte scene di questo film sarebbero successivamente state utilizzate in altri film pornografici[1].

Nella scena di sesso tra il detective e la domestica, quest'ultima è sottomessa e subito disponibile, coerentemente con lo stereotipo tipico della filmografia pornografica degli anni ottanta che vuole le domestiche, ed in generale le donne al servizio di famiglie più ricche, sempre disposte ad offrire il loro corpo ai loro padroni[2].

A proposito della pellicola, anni più tardi, il regista Giorgio Grand ha dichiarato che il film in questione, assieme al successivo Il vizio preferito di mia moglie, fu un grande successo di pubblico grazie alla scelta come attrice protagonista proprio di Lilli Carati, attrice già nota in passato. In verità, sempre secondo quanto dichiarato da Grand, l'attrice non era affatto adeguata per le scene hard e l'unico motivo per cui accettò di realizzarle era il bisogno di denaro per acquistare la droga da cui dipendeva già da alcuni anni[3].

Note modifica

  1. ^ Da Dizionario del cinema italiano di Roberto Chiti, Roberto Poppi, Enrico Lancia
  2. ^ Andrea Di Quarto, Michele Giordano, Moana e le altre. Vent'anni di cinema porno in Italia, Gremese Editore, 1997.
  3. ^ Intervista a Giorgio Grand tratta da Moana e le altre: vent'anni di cinema porno in Italia, pag. 118

Bibliografia modifica

  • Vanni Buttasi, Patrizia D'Agostino, Dizionario del cinema hard, Gremese Editore, Roma, 2000, ISBN 8877424451.
  • Andrea Di Quarto, Michele Giordano, Moana e le altre. Vent'anni di cinema porno in Italia, Gremese Editore, Roma, 1997, ISBN 8877420677.

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