Unione Sportiva Massese 1919
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US Massese 1919 Calcio ![]() | |||
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Apuani, Bianconeri, Zebre | |||
Segni distintivi | |||
Uniformi di gara
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Colori sociali | ![]() | ||
Inno | Avanti Massese | ||
Dati societari | |||
Città | Massa | ||
Nazione | ![]() | ||
Confederazione | UEFA | ||
Federazione | ![]() | ||
Campionato | Eccellenza | ||
Fondazione | 1919 | ||
Presidente | Gianni Nepori | ||
Allenatore | Matteo Gassani | ||
Stadio | degli Oliveti (11 500 posti) | ||
Sito web | www.massesecalcio.it | ||
Palmarès | |||
Titoli nazionali | 1 Scudetto Serie D | ||
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L'Unione Sportiva Massese 1919 S.r.l. (meglio nota come Massese) è una società calcistica italiana con sede nella città di Massa. Attualmente milita in Eccellenza Toscana.
Fondata nel 1919 e successivamente nel 2009 vanta come miglior successo della sua storia la propria partecipazione a un campionato di Serie B, seconda divisione calcistica italiana. Ha inoltre vinto uno Scudetto Serie D.
I colori sociali sono il bianco e il nero. Disputa le partite di casa allo Stadio Gianpiero Vitali.
StoriaModifica
Dalle origini alla Seconda Guerra MondialeModifica
Il calcio viene giocato in Italia dalla fine del XIX secolo, quando non era ancora un fenomeno nazionale ma solo una realtà metropolitana prevalentemente del Nord Italia. Nel 1913, per la prima volta quattro squadre toscane partecipano al campionato nazionale nel raggruppamento centro-meridionale ed anche a Massa si incomincia a giocare a calcio.
Nell'anno 1913 Massa è una cittadina di circa 32.000 abitanti e le cronache del tempo danno l'impressione di una comunità alla ricerca di momenti di svago e di divertimento. L'economia si basava principalmente sull'estrazione del marmo e sulla produzione agricola. In quell'anno, in città, erano presenti due società sportive: la “Società Sportiva Forza e Coraggio” e la “Società Sportiva Pro Massa”. La Forza e Coraggio era strutturata in sezioni comprendenti ciclismo, nuoto, canottaggio e maratonina. La S.S. Pro Massa invece aveva sezioni di podismo e ciclismo di cui era il pezzo forte.
Dietro l'odierno ospedale, lungo il canale delle Grondini esisteva un enorme spazio denominato Piazza d'Armi; serviva, infatti, per manifestazioni militari. Il terreno era pieno di ciottoli, ma dotato di fondo ghiaioso in grado di assorbire grandi quantità d'acqua, permettendo il gioco anche dopo un acquazzone; non era livellato, anzi presentava una leggera e percettibile pendenza, ma era già un lusso poterlo usare senza problemi e così diventò il primo campo da gioco del calcio massese.
I primi giocatori erano studenti e borghesi. Il calcio non era popolare come il ciclismo ed era ancora solo un fenomeno d'élite. La costruzione del campo da gioco era semplice e spartana; con tre legni erano montate le porte, ovviamente senza rete e righe di demarcazione e ci si spogliava al bordo del campo delimitato con la punta di un bastone. La prima partita giocata risale al 15 febbraio 1914, quando in Piazza d'Armi la “Società Sportiva Forza e Coraggio F.B.C.” incontrò lo “Sporting Club di Querceta”, e quindici giorni dopo ci fu la prima vittoria della storia del calcio massese ai danni della “Giuseppe Cei” di Pietrasanta. Il 29 marzo 1915 la “S.S. Forza e Coraggio” cambiò nome in “Massa Football Club” e poco tempo dopo la sua nascita ci fu una crisi a livello gestionale, i giocatori erano in soprannumero tanto da portare ad una scissione della società: nacquero così la “S.S. Pro Massa” e la “U.S. Massese”.
Il primo derby della storia calcistica massese si ebbe, invece il 5 aprile 1915 quando la S.S. Pro Massa incontrò la Polisportiva Carrarese. Il pubblico era numeroso e turbolento, e nonostante la superiorità tattica della Massese la partita finì in un triste pareggio scatenando gli animi dei tifosi. La storia delle due società continuò senza particolari esiti sportivi fino al riposo forzato al quale la Prima guerra mondiale costringerà fino al 1919. Dopo il conflitto bellico nasce la “S.S. Juventus Massa” che continuerà la tradizione calcistica cittadina.
Nel 1921 la signora Claudina Banfi, proprietaria del Cotonificio al Forno, acquistò il terreno di Via Marina Vecchia dai signori Pelù per donarlo al Comune di Massa alla simbolica cifra di una lira, affinché si destinasse quell'area a campo sportivo. Il piccolo impianto venne denominato “Dina dalle Piane” in omaggio alla figlia del mecenate che lo volle. Nel secondo dopoguerra venne recintato il terreno di gioco e furono costruite alcune tribune, che sostituirono quelle in legno già esistenti.
Nello stesso anno la S.S. Juventus Massa, colori bianco e verde, iniziò la sua attività ufficiale disputando sei campionati fino a quando nel 1926 venne radiata dai ranghi federali per incidenti verificatisi nella partita con il Pietrasanta. Nel 1927 il calcio era virtualmente sparito dalla scena cittadina, ma la compiacenza del regime fascista permise la costituzione di una nuova società sportiva, la “S.S. Angelo Belloni”, per onorare la memoria del terzino biancoverde morto per malattia in Libia. La squadra venne iscritta al campionato Toscano di Terza Divisione e nel 1932 ottenne la seconda promozione della sua storia finendo in Prima Divisione. Ma nel 1935 anche per la Belloni arrivarono momenti difficili. Durante la partita interna con il Siena sul 3-1 per gli ospiti, l'arbitro cercò di placare l'ira dei tifosi massesi, inviperiti dalla sua direzione, concedendo un calcio di rigore inesistente. Questo suscitò l'ilarità dei presenti tanto da indurre a calciare platealmente fuori il rigore, e dando il via ad un'invasione di campo e alla caccia al direttore di gara e agli avversari.
Non è questo episodio la causa della sospensione dell'attività sportiva. Le cause furono molteplici: quella principale fu la forzata partenza di molti giocatori per la Guerra d'Etiopia con l'avallo delle autorità fasciste cittadine. La squadra non venne ricostituita che dopo l'inizio del secondo conflitto mondiale con i ragazzi cresciuti nelle squadre minori disputanti i campionati della Sezione Propaganda aggiungendo alla denominazione l'immancabile "fascista" e il nome di un massese caduto durante la guerra civile spagnola al fianco delle forze franchiste: Unione Sportiva Fascista Massese “Paolo Lorenzo Paladini”. I colori sociali nelle intenzioni dei dirigenti dovevano essere nuovamente il bianco e il verde, ma la ditta Bigotti Archimede che doveva realizzare le maglie non aveva lana dei colori scelti e si optò per il grigio blu. Mancava anche il campo sportivo, poiché il “Dina dalle Piane” era stato utilizzato dal fascio locale, durante il periodo di inattività, a campo di atletica. Arrivando ad un compromesso, con l'acquisizione di una percentuale sugli incassi da parte dell'amministrazione fascista, la città trovò nuovamente il suo stadio.
Dal Dopoguerra agli anni duemilaModifica
Dopo un'altra sospensione forzata a causa della Seconda guerra mondiale, nel 1944, dopo l'arrivo in Toscana delle forze alleate, la società si libera dei dirigenti in camicia nera e della denominazione fascista e la società è rinominata “Unione Sportiva Massese Juventus”. L'amicizia tra uno dei fondatori della società apuana e l'allora presidente della più nota Juventus, nata su una cortesia offerta a quest'ultimo in tempo di razionamento bellico, portò a contraccambiare con l'invio di materiale sportivo da Torino, tanto da far diventare i colori ufficiali della Massese il bianco e il nero. Capitava anche frequentemente, nel dopoguerra, veder indossata alla Massese la maglia nera con la grande “J” bianca, che gli juventini usavano come indumento alternativo alla divisa zebrata.
La giovane società calcistica diede ottimi risultati, in Serie C nella stagione 1946-47 sfiorò la promozione nella serie cadetta e fu definita da tutti la più forte di sempre. I migliori elementi vennero presto ceduti alle toscane di A e questa fuga di talenti determinò un passo indietro di categoria agli inizi degli anni cinquanta. I massesi dovettero aspettare la stagione 1964-65 per vedere riaffacciare la squadra in Serie C, dove rimase fino alla storica promozione in B del 1969.
La permanenza in B durò poco per una serie di errori dovuti soprattutto all'inesperienza dell'ambiente. L'anno seguente alla retrocessione, la società tentò invano di ritornare nella cadetteria, ma le ambizioni di pronta risalita svanirono quasi subito. Di nuovo nella serie inferiore, la formazione si avvicenderà più volte tra alti e bassi fino ad arrivare alla Serie C1. Una delle stagioni maggiormente positive in questo periodo fu certamente quella 1987-1988 in cui la Massese si schierava generalmente con Vavoli in porta, Marin, Cecchini, Corsini, Bertocchi, Ponti, Pisasale, Tonin, Garfagnini, Del Francia e Guidugli. In questa stagione in Serie C2 arrivò sino allo spareggio-promozione perso ai rigori contro il Montevarchi ad Empoli.
Dagli anni duemila ai giorni nostriModifica
Il 12 agosto 2008 il T.A.R. sancisce l'esclusione della Massese dal campionato di Serie C1, spingendo di nuovo il sodalizio bianconero nei dilettanti della Serie D.
La nuova stagione inizia tra grandi difficoltà tecniche e di preparazione e così la formazione bianco-nera riesce a totalizzare appena 3 punti nell'intero girone d'andata rendendo praticamente impossibile la permanenza in categoria, retrocedendo così con diversi turni d'anticipo in Eccellenza realizzando soli 3 punti dovuti a 4 punti di penalità.
La FIGC, con comunicato, ha assegnato nel 2009 alla S.S.D. Massese il titolo sportivo della fallita "U.S. Massese 1919". La nuova società riparte dall'Eccellenza Toscana.
Nella stagione 2009-10 la Massese si qualifica per i play-off per tornare in Serie D. La squadra gioca i play-off con il Camaiore dove all'andata in trasferta pareggia 1-1 con rete di Ceccarelli, al ritorno la Massese davanti al pubblico dello Stadio degli Oliveti di Massa perde 1-2 con rete del Camaiore al 90° che va a giocarsi la finale play-off con il PesciaUzzanese che è uscita vincente nell'altra semifinale col Pisa Sporting Club.
La Massese nella stagione 2010-11 in Eccellenza Toscana arriva seconda in classifica alle spalle della capolista Pistoiese, nei play off affronta i versiliesi del Pietrasanta Marina, nell'andata al XIX settembre di Pietrasanta, la partita termina 0-0, nel ritorno la squadra passa il turno allo stadio degli Oliveti vincendo per 1-0. Viene eliminata nella finale dei play off regionali dal Pisa Sporting Club pareggiando 1-1 in trasferta, ma perdendo 0-1 in casa.
Nell'Eccellenza Toscana 2011-2012 giunge terza in classifica (a causa di una penalità, dopo aver chiuso al secondo posto come punti conquistati sul campo). Riesce poi a vincere i play-off del girone A; in semifinale nazionale supera i romagnoli del Misano e accede alla finale contro i sardi dell'Olbia che sconfigge 3-0 nella gara di ritorno dopo aver perso l'andata 1-2: la Massese torna in Serie D dopo tre anni[1]. In questa stagione la Massese è stata nominata come la migliore squadra toscana a livello dilettantistico. Nel luglio 2013 acquisisce il settore giovanile dello Sporting Massese. Nella Serie D 2013-2014 la Massese arriva terza nel girone D dietro a Lucchese e Correggese e svolge i play-off con il Thermal Abano Teolo, vincendo 4-2 in trasferta. Dopodiché la Massese perde per 4-0 al secondo turno contro la Correggese.
Nella Serie D 2014-2015 i massesi vengono eliminati al primo turno dei play-off dal Ponsacco perdendo per 1-0.
Nel 2015 vince il campionato provinciale con la squadra esordienti B.
Nel maggio 2016 vincendo i play out contro lo Scandicci mantiene il diritto a partecipare al campionato di serie D.
CronistoriaModifica
Cronistoria dell'Unione Sportiva Massese 1919 |
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StadioModifica
Lo stadio della Massese, recentemente ristrutturato, è lo Stadio Gianpiero Vitali, che può ospitare 11.500 persone. L'impianto è situato vicino al centro città. Sono state apportate modifiche strutturali e ammodernamenti agli spogliatoi e alle tribune nel periodo primaverile del 2009. La tribuna è scoperta e le gradinate sono ancora da numerare. Lo stadio ha ospitato anche un allenamento anche della Nazionale italiana e del Milan di Sacchi. All'inizio degli anni '70 ospitò un'amichevole estiva tra Massese e Inter in occasione della cessione di Franco Cerilli alla società milanese.
Nel 1993, poi, allo stadio di Massa sono state giocate alcune partite del Campionato Mondiale Under 17 ospitato in più città della Toscana.
Allenatori e presidentiModifica
CalciatoriModifica
PalmarèsModifica
Competizioni nazionaliModifica
Competizioni interregionaliModifica
- Serie C1: 1
- Serie C2: 1
- Serie D: 2
Competizioni regionaliModifica
- Eccellenza: 1
Altri piazzamentiModifica
- Terzo posto: 1942-1943 (girone B)
- Finalista: 2003-2004
Statistiche e recordModifica
Partecipazione ai campionatiModifica
Livello | Categoria | Partecipazioni | Debutto | Ultima stagione | Totale |
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2º | Seconda Divisione | 1 | 1922-1923 | 2 | |
Serie B | 1 | 1970-1971 | |||
3º | Prima Divisione | 3 | 1932-1933 | 1934-1935 | 26 |
Serie C | 15 | 1946-1947 | 1977-1978 | ||
Serie C1 | 8 | 1991-1992 | 2007-2008 | ||
4º | Promozione | 3 | 1949-1950 | 1951-1952 | 30 |
IV Serie | 4 | 1952-1953 | 1955-1956 | ||
Campionato Interregionale | 1 | 1958-1959 | |||
Serie D | 11 | 1959-1960 | 2018-2019 | ||
Serie C2 | 11 | 1978-1979 | 2004-2005 | ||
5º | Campionato Interregionale - 2ª Cat. | 1 | 1957-1958 | 13 | |
Serie D | 8 | 1979-1980 | 2013-2014 | ||
Campionato Interregionale | 2 | 1981-1982 | 1982-1983 | ||
Campionato Nazionale Dilettanti | 2 | 1997-1998 | 1998-1999 |
TifoseriaModifica
StoriaModifica
La storia del tifo organizzato a Massa inizia nel 1975, con lo storico gruppo degli "Ultrà Massa", sciolto successivamente dopo trent'anni di attività.
Gli ultras occupano la curva sud dello stadio, dal 1995 intitolata ad Alessandro Balloni. I gruppi portanti del tifo organizzato sono la "Legione Cybea Massa" ed il "Massa Kaos".
La squadra ha recentemente visto un sensibile aumento dei propri tifosi e simpatizzanti grazie ad un post su Facebook della pagina italiana "The TED Inside", in cui l'admin ha raccontato senza filtri l'accesa passione di suo padre per la squadra toscana, celebrando anche uno storico 1-0 rifilato al Napoli nel campionato 2005/06 di Serie C1.
Gemellaggi e rivalitàModifica
La curva Sud Alessandro Balloni sostiene un gemellaggio con la tifoseria alabardata della Triestina.[4][5] e con la tifoseria tedesca del Rot-Weiß Erfurt.
La curva Sud oltre ai 2 gemellaggi sopracitati sostiene rapporti d'amicizia con i tifosi della Maceratese[4][5] e della Pro Sesto[4][5].
Le storiche rivalità invece sono con Spezia[4][5], Pisa[4][5] e coi cugini d'oltre foce con i quali condividono la provincia, ovvero la Carrarese[4][5], squadra con la quale viene dato vita al cosiddetto derby delle Apuane o derby del marmo. La rivalità con questi ultimi è talmente forte che spesso, se il derby da disputarsi non rientra tra le partite ufficiali, viene addirittura annullato per timore di scontri. Una rivalità, anche se negli ultimi anni si è un po’ calmata, è quella con il Castelnuovo. Famoso lo scontro avvenuto al campo comunale di Castelnuovo. Quel giorno ci furono molti scontri all’interno e all’esterno dello stadio riportando anche alcuni danni alla struttura del campo.
Altre rivalità molto sentite sono con il Viareggio.[4][5] Rivalità rimarcata negli ultimi anni visti gli scontri accaduti "in pineta" a Viareggio e a Massa a qualche km dallo stadio degli Oliveti lato settore ospiti. Questa rivalità è nata perché gli ultras massesi sono stati gemellati per vent'anni con la Lucchese[5]. Altre rivalità della tifoseria massese sono con la SPAL (scontri a Massa dietro il settore ospiti e a Ferrara assalto al bar dei tifosi estensi con presenza degli ex-gemellati carrarini), e la Reggiana (entrambe gemellate con la Carrarese), poi Pistoiese[4][5], Livorno[4][5], Arezzo[4][5], Ravenna, Sanremese, Ponsacco, Montevarchi e Sangiovannese.
NoteModifica
- ^ La Massese vola in Serie D Radiobrunotoscana.it
- ^ La società mantiene il vecchio numero di matricola F.I.G.C. 29710, perché il passivo fallimentare è stato ripianato e non ha indotto la Federazione a revocare l'affiliazione e il titolo sportivo.
- ^ COMUNICATO UFFICIALE N. 38/A (PDF), http://www.figc.it/, 3 agosto 2009. URL consultato il 24 gennaio 2017 (archiviato dall'url originale il 4 marzo 2016).
- ^ a b c d e f g h i j Tifonet
- ^ a b c d e f g h i j k Tifoserie toscane Archiviato il 21 settembre 2013 in Internet Archive.
Voci correlateModifica
Collegamenti esterniModifica
- Sito ufficiale, su massesecalcio.it.
- (DE, EN, IT) Unione Sportiva Massese 1919, su Transfermarkt, Transfermarkt GmbH & Co. KG.