Uno Gera

scultore e magistrato italiano

Uno Gera (Ripatransone, 4 giugno 1890Ripatransone, 30 gennaio 1982) è stato uno scultore italiano. Allievo di Arturo Dazzi, fu anche magistrato, politico e filantropo.

Uno Gera

Biografia modifica

Nato dai nobili Fidenzio Gera di Vazzola (figlio del coneglianese Francesco,[1] precursore della prima scuola enologica d'Italia) e Selvaggia Tassoni di Ripatransone, città dove Fidenzio si era trasferito per dirigervi una società enologica, Uno Gera compì gli studi giuridici a Roma ed entrò alla Corte dei conti presso la quale fu presidente di sezione.[2][3]

Da universitario aveva frequentato lo studio di Arturo Dazzi,[2][4][5] appassionandosi all'arte e acquistandone la maestria, tanto che negli anni 1920 partecipò a sei concorsi nazionali di progettazione di monumenti ai caduti vincendone cinque (Acquapendente,[6] Montefiascone,[7] Montemarciano,[8] Sant'Oreste,[9] Subiaco[10]).[11][12] Nel 1921 prese parte alla prima Biennale romana[13] e, negli anni seguenti (1922-1923), alla XC e XCI edizione dell'esposizione promossa dalla società degli Amatori e Cultori di Belle Arti della capitale.[14] A Roma realizzò proprie opere per il Palazzo di Giustizia, il cimitero del Verano e la Corte dei conti, dove negli anni 1940 ebbe commissionati i ritratti di Gasperini, Ingrosso, Carbone.[15]

Dal 1960 al 1965 fu sindaco di Ripatransone e vi guidò una giunta a maggioranza democristiana, promovendo un ampio risanamento del bilancio comunale e la realizzazione di essenziali opere pubbliche;[16] altre opere, scaduto da tempo il mandato, sarebbero state realizzate a sue spese negli anni 1973-1974, nonostante il trasferimento con la moglie a Roma, e da lui supervisionate di persona durante i soggiorni estivi nel comune piceno.[17] Alla città natale avrebbe poi fatto dono delle sue collezioni, già custodite privatamente a Roma,[18] per la pinacoteca civica inaugurata il giorno del suo novantesimo compleanno nel secentesco palazzo Bonomi.[19] Questo a sua volta fu da lui acquistato negli anni 1960, ristrutturato e donato anch'esso al comune.[2][20]

Negli ultimi anni di vita, cessata l'attività artistica, risiedette presso l'Oasi fraterna intitolata alla compianta moglie Paola (Franchetti) Gera, casa di riposo da lui stesso creata, secondo il desiderio di lei, presso il monastero di Santa Caterina a Ripatransone.[21]

Opere modifica

 
Il monumento ai caduti di Subiaco

Autore di stile classicheggiante nelle opere realizzate per le istituzioni, Gera rivela i suoi tratti più originali nei soggetti mitologici e infantili, con le maggiori peculiarità negli studi di nudo.[12] La produzione consta di un ampio catalogo, in particolare di gessi e bronzi, talvolta marmi, con soggetti di genere, religiosi, ritratti, nudi; include i cinque monumenti ai caduti commissionati a inizio carriera[2] e quello per Baselice.[22]

Circa cento opere sono custodite nella gipsoteca del palazzo Bonomi-Gera di Ripatransone, alcune presso privati, altre in luoghi pubblici. Si ricordano tra le altre:[2]

  • Pinacoteca civica di Ripatransone
    • Busto di Benito Mussolini in bronzo (dall'Aula magna della Corte dei conti a Roma)
  • Chiesa di San Filippo Neri a Ripatransone
    • Battistero (1939)
    • Via Crucis (1955)
    • Natività e crocifissione (altorilievi, 1966)
  • Palazzo di Giustizia a Roma
    • Crocifissione
  • Basilica di Sant'Agnese fuori le mura a Roma
  • Corte dei conti a Roma
    • Busti in marmo
  • Cimitero del Verano
    • Bassorilievo sulla tomba Boccia.[25]

Opere di Gera sono presenti soprattutto a Roma, nel Lazio, nelle Marche. In Piemonte e in Emilia-Romagna si trovano sculture funerarie, rispettivamente per padre Riccardo Lombardi a Dronero e per la famiglia Montalti a Rimini.[26]

Mostre modifica

  • 1921 – Marchigiana d'arte moderna, Ancona
  • 1921 – I Biennale romana, Roma
  • 1922 – XC Esposizione di Belle Arti, Roma
  • 1923 – XCI Esposizione di Belle Arti, Roma
  • 1932 – Sindacale marchigiana, Ancona
  • 1937 – VII Sindacale laziale, Roma[2]

Onorificenze modifica

«Presidente di sezione della Corte dei Conti»
— 4 novembre 1960[3]

Note modifica

  1. ^ Giannetti, p. 7.
  2. ^ a b c d e f Allgemeines Künsterlexikon.
  3. ^ a b Onorificenza di Cavaliere di Gran Croce Ordine al Merito della Repubblica Italiana conferita al dott. Uno Gera, su Presidenza della Repubblica. URL consultato il 12 gennaio 2023.
  4. ^ Giannetti, p. 17.
  5. ^ Russo de Caro, p. 622.
  6. ^ 208981 - Monumento ai Caduti di Acquapendente (VT), su Pietre della memoria. URL consultato il 12 gennaio 2023.
  7. ^ Allegoria della Vittoria che premia un soldato, su Catalogo generale dei Beni Culturali. URL consultato il 12 gennaio 2023.
  8. ^ Allegoria della morte del soldato, su Catalogo generale dei Beni Culturali. URL consultato il 12 gennaio 2023.
  9. ^ 170393 - Monumento ai Caduti di Sant’Oreste, su Pietre della memoria. URL consultato il 12 gennaio 2023.
  10. ^ Allegoria della morte del soldato, su Catalogo generale dei Beni Culturali. URL consultato il 12 gennaio 2023.
  11. ^ Giannetti, p. 19.
  12. ^ a b Russo de Caro, p. 624.
  13. ^ Francesco Sapori, La prima mostra biennale d'arte in Roma. II. – Architettura, scultura, decorazione, bianco e nero, in Emporium, LIII, n. 313, Bergamo, Istituto italiano d'arti grafiche, giugno 1921, p. 310. URL consultato il 12 gennaio 2023.
  14. ^ Giannetti, pp. 37-38.
  15. ^ Russo de Caro, p. 623-624.
  16. ^ Giannetti, pp. 13-15.
  17. ^ Giannetti, pp. 9-10.
  18. ^ Giannetti, p. 52.
  19. ^ Giannetti, p. 58.
  20. ^ Giannetti, pp. 8-9.
  21. ^ Giannetti, p. 10.
  22. ^ Giannetti, pp. 33-35.
  23. ^ Chiese di Roma. Basilica di S. Agnese fuori le mura. La navata sinistra, su MiaRoma.it. URL consultato il 12 gennaio 2023.
  24. ^ Margaret Visser, Geometria d'amore, traduzione di Paolo Menichetti, BookSprint, 2015, ISBN 978-88-6990-299-4. URL consultato il 12 gennaio 2023.
  25. ^ Giannetti, p. 47.
  26. ^ Giannetti, p. 18.

Bibliografia modifica

  • Giovanni Maria Claudi e Liana Catri (a cura di), Dizionario storico-biografico dei marchigiani, vol. 1, Ancona, Il Lavoro Editoriale, 1992, ISBN 88-7663-334-0.
  • Lina Gabrielli, Gente picena, Roma-Milano, Kleps, 1955.
  • Antonio Giannetti, Ricordo del cav. dott. Uno Gera, benemerito cittadino ripano, Acquaviva Picena, Fast Edit, 2014.
  • Erina Russo de Caro, Uno Gera: scultore, mecenate e magistrato (PDF), in Strenna dei Romanisti, LXVIII, Castel Madama, E-Print, aprile 2007, pp. 621-625.

Collegamenti esterni modifica

  • Uno Gera, su Catalogo generale dei Beni culturali. URL consultato il 12 gennaio 2023.
  • (DE) Luigi Salvagnini, Gera, Uno, in Allgemeines Künstlerlexikon, De Gruyter, 2009. URL consultato il 17 gennaio 2023.
Controllo di autoritàVIAF (EN62735496 · ISNI (EN0000 0000 1968 6752 · GND (DE133368211