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Ellis Island
Geografia fisica
LocalizzazioneHudson
Coordinate40°41′55″N 74°02′26″W / 40.698611°N 74.040556°W40.698611; -74.040556
Altitudine massima2.1 m s.l.m.
Geografia politica
StatoBandiera degli Stati Uniti Stati Uniti
Stato federato  New York

  New Jersey

Cartografia
Mappa di localizzazione: New York
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Ellis Island
State border after New Jersey vs. New York, 1998
Video su Ellis Island
Arrivo di emigranti ad Ellis Island, 1902

Ellis Island è un isolotta parzialmente artificiale alla foce del fiume Hudson nella baia di New York. L'originaria superficie (poco più di un ettaro) fu incrementata fra il 1890 e il 1930 con i detriti derivanti dagli scavi della metropolitana di New York, fino a raggiungere gli attuali 11 ettari. Antico arsenale militare, dal 1892 al 1954, anno della sua chiusura, è stato il principale punto d'ingresso per gli immigrati che sbarcavano negli Stati Uniti. Attualmente l'edificio ospita l'Ellis Island Immigration Museum che è visitabile utilizzando il medesimo biglietto e traghetto che consente l'accesso anche alla vicina Statua della Libertà.

L'isola, pur trovandosi nelle acque di pertinenza del New Jersey, fino al 1998 apparteneva territorialmente totalmente allo stato di New York, costituendo pertanto (per questa porzione) un'exclave di questo stato analogamente a Liberty Island (nella città di New York entrambe rientrano nel borough di Manhattan).

Dopo varie dispute territoriali la Corte Suprema ha stabilito nel 1998 che solo la parte originaria dell'isola ed alcune piccole porzioni di territorio attigue fossero di pertinenza di New York (17%), mentre gli incrementi successivi rientrassero nel New Jersey (83%). Il famoso museo dell'immigrazione si trova nella parte appartenente a New York.

Storia modifica

Il porto di Ellis Island ha accolto oltre 12 milioni di immigranti provenienti da tutto il mondo dal 1892 al 1954. Prima della sua apertura, avvenuta il 1 gennaio del 1892, già oltre 8 milioni di persone transitarono per il Castle Garden Immigration Depot di Manhattan.

Gli aspiranti cittadini americani che approdavano al porto di Ellis Island, avevano l'obbligo di esibire ai medici del Servizio Immigranti, i documenti di imbarco con le informazioni sulla nave che li aveva condotti e i documenti di identità per il riconoscimento personale, che sarebbero stati visionati e approvati durante le ispezioni mediche e burocratiche.

Le ispezioni mediche, alle quali ciascun immigrante doveva sottoporsi, avevano lo scopo di assicurare e conoscere le condizioni fisiche e psicologiche dei pazienti esaminati, evitando in questo modo, possibili condizioni di contagio dovute a malattie infettive da parte dei portatori di sintomi.

Al contrario di quanto accadeva ai passeggeri di terza e quarta classe obbligati a scendere dalla nave e stanziare sul molo durante lo svolgimento delle ispezioni, i passeggeri agevolati ed economicamente stabili, che durante il tragitto fino a New York avevano stanziato nelle classi prime e seconde della nave, avevano il privilegio e il vantaggio di sottoporsi alle pratiche di ispezione direttamente a bordo.

Come spesso accadeva durante i controlli medici, i pazienti di ogni grado e ceto sociale, a cui veniva diagnosticato un problema fisico o psicologico, venivano immediatamente contrassegnati con un simbolo disegnato sulla schiena e sottoposti a controlli accurati e specifici.

I contrassegni utilizzati per distinguere correttamente i pazienti sani da quelli malati, si diversificavano in base al problema che la persona presentava. Ad esempio quando ad un immigrato veniva diagnosticato un problema legato alla sfera psicologica veniva contrassegnato sulla schiena da una croce, invece se il problema diagnosticato risultava essere ernia, al soggetto veniva contrassegnato con una X, come pure accadeva, con altri simboli, a coloro che soffrivano di patologie respiratorie, problemi di vista e perfino alle donne in gravidanza.

Le persone ritenute sane e senza alcun problema di salute, venivano indirizzate ed accompagnate verso le stanze dei Registri, nelle quali avrebbero potuto registrare, per mano di ispettori addetti, il proprio nome, il luogo di nascita, il luogo di destinazione, lo stato civile, la disponibilità di denaro, la professione, i precedenti penali e le possibili referenze a conoscenti già presenti sul suolo statunitense, per ottenere la completa idoneità di soggiorno in America. Al termine della registrazione, venivano accompagnati al molo e fatti imbarcare sul traghetto per Manhattan. Gli immigrati che non avevano ottenuto l'idoneità e presentavano difficoltà fisiche, venivano isolati e sottoposti a controlli più specifici. Coloro i quali presentassero infermità o problematiche che li rendevano inabili al lavoro o che necessitassero di cure dal costo elevato, venivano espulsi e impossibilitati a soggiornare in America.

Secondo il vademecum destinato ai nuovi venuti, i migranti considerati anziani, deformi, ciechi, sordi, portatori di malattie contagiose, mentalmente instabili e con qualsiasi altra infermità, erano esclusi dal suolo americano. Coloro che appartenevano a una o più categorie venivano respinti, espulsi e obbligatoriamente reimbarcati sulle navi dalle quali erano giunti, che secondo la legislazione americana, avevano il dovere di rispedirli verso i porti di provenienza.

Malgrado la legge avesse permesso tali manovre, nel 1907 si registra la percentuale più alta di flussi migratori con un numero complessivo di 1,004,756 persone approdate. Dal 1917, secondo delle modifiche alle norme d'ingresso istituite dallo stato americano, ci fu un nuovo tentativo di ridurre e limitare i flussi in entrata. A tal proposito, vennero introdotti un test dell'alfabetismo che obbligava gli immigranti in arrivo, a saper scrivere e a leggere per sostare in America e le quote d'ingresso che definivano un numero totale di immigranti da accogliere, che vennero aggiunte solo dal 1924. Come era previsto dalle quote, si stimava un numero complessivo di 17,000 immigranti provenienti dall'Irlanda, 7,500 provenienti dal Regno Unito, 7,400 dall'Italia e 2,700 dalla Russia.

In successione, lo Stato americano emanò delle nuove leggi per diminuire le entrate: la legge Chinese Exclusion Act prevedeva di limitare la presenza di immigranti di origine cinese sul territorio, la legge Alien Contract Labor Law impediva alle aziende e agli imprenditori di far lavorare gli immigrati sotto contratto e la legge Origins Act Law che limitava fortemente le entrate, secondo un sistema di quote nazionali che discriminavano palesemente gli immigrati provenienti dall'Europa meridionale e orientale, escludendo virtualmente gli asiatici.

Inoltre la depressione economica scoppiata nel 1929 ridusse il numero degli immigrati dai 241.700 ricevuti nel 1930 ai 97.000 del 1931 fino ai 35.00 ricevuti nel 1932. Gli espulsi a forza dagli Stati Uniti furono 62.000 nel 1931, 103.000 l'anno successivo e 12.700 nel 1933.

Contemporaneamente Ellis Island divenne anche un centro di detenzione per i rimpatri forzati come i dissidenti politici, gli anarchici, i senza denaro e senza lavoro, che vennero obbligati a tornare nel paese d'origine. Analogamente, durante la Seconda Guerra Mondiale, vennero trattenuti detenuti di origine Giapponese, Italiana e Tedesca. Il centro di detenzione rimase attivo fino al 1954, data in cui Arne Peterssen (ultimo detenuto rimasto), fu rilasciato, ed Ellis Island venne chiusa ufficialmente dal Governo degli Stati Uniti.

Il 12 novembre 1954 il Servizio Immigrazione chiuse definitivamente, spostando i propri uffici a Manhattan.

Incendio ad Ellis Island modifica

Il 15 giugno 1897, durante le prime ore del mattino, un incendio[1] bruciò e distrusse completamente l'edificio principale dell'isola assieme agli archivi che ospitava, rendendola inutilizzabile.

Successivamente a quanto accaduto, lo Stato americano provvide agli investimenti per la ricostruzione della stazione di Ellis Island e in soli tre anni, la stazione venne ricostruita. Al fine di evitare eventi analoghi, i nuovi edifici innalzati furono costruiti con del materiale ignifugo.

Il 17 dicembre 1900 venne inaugurata l'apertura del nuovo edificio di Ellis Island nel quale vennero accolti nuovi immigrati il medesimo giorno.

Ellis Island National Museum of Immigration modifica

La struttura di Ellis Island ha subito numerose ristrutturazioni durante gli anni. Venne ristrutturata ed aperta al pubblico per la prima volta nel 1990, inaugurando la nuova struttura come museo dell'immigrazione di Ellis Island.

In seguito, subì nuovamente una ristrutturazione tra il 1990 e il 2001 dove è stata svelata e presentata l'American Family Immigration History Center, archivio pubblico nel quale è possibile visionare le esperienze vissute dagli Immigranti sbarcati in America. Il database comprende tra i 65 milioni di registri tra il 1820 e il 1957.

A seguito di un interesse per ampliare la conoscenza e il contenuto del museo per poter parlare della storia dell'immigrazione Americana, è stato approvato un nuovo titolo per il museo: Ellis Island National Museum of Immigration. Il museo, situato all'interno del vecchio complesso dell'immigrazione del Main Bulding, è considerato monumento vivente della storia della popolazioni americana, in quanto, documenta la ricca storia dell'immigrazione attraverso una collezione attentamente curata di fotografie, cimeli di famiglie e testimonianze storiche delle persone che hanno approdato ai porti statunitensi in passato.

Nel 2011 il museo è stato riaperto al pubblico con un contenuto e un nome del tutto nuovo.

Il Pre- Ellis Island Galleris chiamato The Journeys: The peopling of America - 1550 - 1830 presenta la storia dei nativi Americani e dei primi arrivi dovuti alla colonizzazione.

Il Post- Ellis Island Wing chiamato The Journeys: New Eras of Immigration che venne riaperto nel 2015, presenta al pubblico la storia dell'immigrazione dal 1954 al presente, riflettendo sul rapido progresso tecnologico che ha caratterizzato l'immigrazione fino alla Seconda Guerra Mondiale e le sfide e le opportunità affrontate dagli immigranti nel mondo moderno.

Note modifica

  1. ^ (EN) Ellis Island, su Statue of Liberty & Ellis Island, 4 febbraio 2020. URL consultato il 14 marzo 2021.

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