Utente:Framago666/Sandbox 2

Lisbeth Connor
UniversoMorgan Lost
AutoreClaudio Chiaverotti
EditoreSergio Bonelli Editore
1ª app. in"L'uomo dell'ultima notte"
Caratteristiche immaginarie
SpecieUmana
SessoFemmina
Luogo di nascitaIgnoto
ProfessioneEx-commessa di un cinema d'essai

«I nin hun an le[1]»

Lisbeth Connor è un personaggio dei fumetti ideato da Claudio Chiaverotti della serie a fumetti Morgan Lost iniziata nel 2015.

Lisbeth è il grande amore perduto di Morgan e, suo malgrado, oggetto dei desideri del Direttore Generale del Tempio della Burocrazia.

Biografia modifica

Passato modifica

Lisbeth Connor viveva a New Heliopolis lavorando alla biglietteria del cinema Empire gestito dal suo fidanzato, Morgan.

Una sera, dopo l'ultima proiezione della giornata, Lisbeth chiese a Morgan se volesse sposarla. Il giovane non ebbe neanche il tempo di risponderle che due uomini vestiti con maschere riproducenti le fattezze della divinità egizia Seth fuoriuscirono dall'ombra e li stordirono con dei pungoli elettrici, rapendoli.

I due sventurati si risvegliarono in una buia stanza legati a dei tavoli e fu allora che iniziò il loro tormento: dopo aver tatuato loro in volto lo "sguardo di Seth", i due aguzzini li seviziarono con torture continue che sarebbero durate tutta la notte fino a culminare con la loro morte non appena fosse sorto il sole.

In loro soccorso giunse una squadra della polizia guidata dal tenente Regina Dolarhyde, avvisati da un passante che aveva udito le loro grida. Prima che ciò avvenisse Lisbeth collassò facendo credere che fosse deceduta ma così non fu, infatti durante il trasporto in ospedale diede segni di vita. Il dottore che l'aveva in cura quella notte, Gregory Ewan, si rese conto dall'esame del sangue che Lisbeth era portatrice sana di una rara patologia che rende il sistema immunitario umano assente.

Di tale malattia era afflitto anche l'uomo più potente dello Stato, il Direttore Generale del Tempio della Burocrazia che viveva in un attico interamente sterilizzato e circondato da personale rivestito da apposite tute scafandrate. Pensando che il sangue di Lisbeth potesse contenere la cura il dottor Ewan contattò il Tempio della Burocrazia che, una volta confermata la scoperta, prelevò la donna facendo redigere al medico un finto referto di morte in cambio di una lucrosa ricompensa.

Le ricerche sul suo sangue non portarono a nessun risultato concreto. Il Direttore prese allora una decisione terribile: fece fare il lavaggio del cervello a Lisbeth, le diede un nuovo nome, Ashley, e la tenne con sé, nel suo attico, giungendo con il tempo ad innamorarsi di lei. Così Lisbeth sparì dalla circolazione venendo creduta morta da tutti[2][3].

Presente modifica

A sei anni di distanza, Lisbeth riesce a fuggire dalla sua prigionia. Tormentata da sogni ricorrenti che le mostrano Morgan e dai ricordi delle sevizie subite, Lisbeth è preda di istinti omicidi arrivando ad uccidere perfetti sconosciuti in luoghi che era solita frequentare con Morgan, dipingendo sui loro volti il "volto di Seth" con il sangue.

In pochi giorni Lisbeth viene però rintracciata da Morgan, che negli anni trascorsi ha intrapreso la professione di cacciatore di serial-killer, e da Thornill, un uomo della polizia segreta del Tempio della Burocrazia deciso a riportarla dal Direttore. Nello scontro scaturito l'agente viene ucciso e Lisbeth ha modo di fuggire senza che Morgan possa impedirglielo. Ora però la donna ricorda ogni cosa, avendo finalmente riconosciuto il suo passato amore parlando con lui.

A quel punto Lisbeth decide di lasciare la città prendendo un volo per Providence ma viene riconosciuta e messa agli arresti dalla polizia dell'eliporto. Sapendo che il suo destino sarebbe stata la sedia elettrica, decide di telefonare al Direttore Generale affinché la salvasse[3]. Dopo quella sera Lisbeth torna a vivere presso l'attico del suo aguzzino senza che Morgan sospetti alcunché[4].

Carattere e particolarità modifica

Romantica e con la passione per le fate, Lisbeth è una donna forte e intraprendente, tanto da essere lei stessa a fare la proposta di matrimonio a Morgan[2]. Benché non sia specificato, Lisbeth appartiene ad una religione che prevede la cremazione del corpo dopo il decesso[3].

A differenza del fidanzato non apprezzava il genere di pellicole che si era specializzato a distribuire. Prima della notte in cui la sua vita cambiò, era solita indossare il simbolo della pace come pendente e un fermacapelli a forma di farfalla. I suoi capelli quando era fidanzata con Morgan erano scuri mentre successivamente nell'identità di Ashley sono biondi.

Rapporti modifica

Morgan Lost modifica

Morgan è stato il suo grande amore. Il loro rapporto è stato profondo e solido tanto da giungere alla decisione di sposarsi. In un'occasione Lisbeth pronunciò a bassa voce una frase rivolta al fidanzato: "I nin hun an le" che nel linguaggio degli elfi significa "Il mio cuore ti appartiene", atta ad affermare il suo amore per lui[2].

Direttore Generale modifica

Lisbeth è l'unica in grado di stare al suo fianco senza rischiare di ucciderlo, essendo portatrice sana della sua malattia. Anche quando era sua prigioniera, ignara del suo passato a causa del lavaggio del cervello subito, provava un forte senso di repulsione nei suoi confronti arrivando a definirlo un "orco" benché lo celasse dietro una facciata, probabilmente simile al senso di soggezione delle vittime verso il proprio aguzzino[3]. Seppure alla fine sia tornata da lui per avere salva la vita, il suo disgusto nei confronti del Direttore non si è modificato palesandosi apertamente. L'uomo tutt'altro che dispiaciuto esprime chiaramente ciò li lega: la morte e la violenza[4].

Taglia modifica

Prima che Lisbeth venisse riportata nell'appartamento del Direttore Generale, il suo identikit era già stato diffuso e inserita nella lista dei ricercati con una taglia di settemila eurodollari con tendenza al rialzo[3].

Vittime modifica

  • Jerzy Lieberman, un impiegato, assiduo frequentatore di bar per single. Ucciso con un rompighiaccio nel petto in casa sua[2].
  • Viorica Lewis, tassista notturna. Uccisa con due bacchette per il cibo cinese conficcate in gola mentre era seduta a bordo del suo taxi[2].
  • Un ignoto lavoratore delle ferriere. Pugnalato al petto nel parcheggio di un supermercato[2].
  • Benjamin Caldwell, un poco di buono con dei contatti nel campo delle pellicole pornografiche. Ucciso con un taglio alla gola nel suo appartamento. Non gli è stata disegnata la maschera di Seth probabilmente perché non era un omicidio legato alla ritualità di Lisbeth, le serviva solo un posto dove passare la notte[3].

Note modifica

  1. ^ frase nel linguaggio degli elfi che significa "Il mio cuore ti appartiene"
  2. ^ a b c d e f g Morgan Lost 1, L'uomo dell'ultima notte, Sergio Bonelli Editore
  3. ^ a b c d e f Morgan Lost 2, Non lasciarmi, Sergio Bonelli Editore
  4. ^ a b Morgan Lost 7, Vulcano 7, Sergio Bonelli Editore

Categoria:Personaggi Sergio Bonelli Editore Categoria:Morgan Lost Categoria:Impiegati immaginari Categoria:Assassini seriali immaginari