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Biografia modifica

Vittorio Sgroi, giurista, allievo di Salvatore Pugliatti e Angelo Falzea all’Università di Messina, nasce a Noto (Siracusa) il 28 ottobre del 1926 e diviene magistrato nel 1950.

Negli anni ’50 ricopre le funzioni di Giudice del Tribunale di Ferrara e di Pretore a Bracciano. Membro dell'Ufficio legislativo del Ministero di grazia e giustizia, approda successivamente al Tribunale di Roma; quindi, superati i relativi concorsi, assume dapprima le funzioni di Consigliere di Corte d'appello e poi quelle di Consigliere di Corte di cassazione. Negli stessi anni diventa Libero docente di Diritto industriale. I suoi interessi sono di ampia portata come dimostra la vastità della produzione scientifica ove accanto a titoli come 'L'invenzione non brevettata', "La concorrenza sleale tra professionisti e l'art. 2598 c.c.", "Trasferimento del marchio e licenza d'uso" e "Appunti sulla servitù industriale", vi sono la voce enciclopedica "Disconoscimento di paternità" e saggi come "Riflessi della fecondazione artificiale sul rapporto di filiazione legittima".

Nel 1971, viene assegnato alle Sezioni Unite della Corte Suprema di Cassazione.

Il 18 febbraio del 1974, in occasione del parere per la nomina alle funzioni direttive superiori, i presidenti della Corte di cassazione conclusero testualmente: << Per la personale conoscenza che abbiamo di questo magistrato, per l'opera da lui svolta alle Sezioni Unite Civili da ciascuno di noi presiedute, per l'apporto decisivo in importanti questioni in Camera di consiglio e per la perspicua motivazione delle sentenze... egli, tra i primissimi primo per ogni più eletta dote, nell'esercizio delle funzioni direttive sia nel ramo giudicante sia in quello requirente, onorerà sempre più l'ordine giudiziario >>.

Dopo aver svolto le funzioni di Segretario generale della Corte di cassazione e successivamente quelle di Avvocato generale della Corte di cassazione, nel 1987 viene nominato Procuratore generale presso la Corte di cassazione con voto unanime dal Consiglio Superiore della Magistratura, di cui entra a far parte come membro di diritto. Dopo aver trascorso otto anni al vertice della magistratura requirente, viene nominato Primo Presidente della Corte suprema di cassazione.

Lascia la magistratura nel 1998.





Componente di varie commissioni ministeriali di studi legislativi, della Commissione tributaria centrale e, per molti anni, del Tribunale Superiore delle Acque Pubbliche e della Commissione ricorsi in materia di brevetti,



Dopo 8 anni, nel 1995, è nominato Primo Presidente della Corte suprema di cassazione, assumendo di diritto anche la carica di Presidente del Consiglio superiore della magistratura militare. Nel 1998, per raggiunti limiti di età, lascia la magistratura.




Fra le rassegne, su tutte, la "Nuova rassegna di giurisprudenza sul Codice civile" e "Delle persone e della famiglia", nel Commentario del Codice civile, in collaborazione con M. Stella Richter.


Il suo nome è, inoltre, strettamente legato alla rivista mensile di giurisprudenza e dottrina "Giustizia civile" di cui è stato dapprima redattore, poi curatore, quindi condirettore dal 1973 ed, infine, direttore dal 1992.


Ha insegnato Metodologia dell'analisi casistica e Diritto industriale presso la facoltà di giurisprudenza della Libera Università Internazionale degli Studi Sociali (LUISS) di Roma. Dopo il collocamento a riposo ha insegnato Diritto commerciale presso la facoltà di giurisprudenza della Libera Università Maria Santissima Assunta (LUMSA) di Roma.

E' morto a Roma il 25 febbraio 2002.

Da molti anni era cittadino onorario di Cortona, della quale amava l’arte, la tranquillità e la cultura.