Utente:Mario1952/Sandbox13

Boscaglie montane dell'Arabia sud-occidentale modifica

Boscaglie montane dell'Arabia sud-occidentale
Southwestern Arabian montane woodlands
 
Highlands dello Yemen
Ecozona Afrotropicale (AT)
Bioma Deserti e macchia xerofila
Codice WWF AT1321
Superficie 86 900 km²
Conservazione Vulnerabile
Stati   Arabia Saudita,   Yemen
 
Scheda WWF

Le Boscaglie montane dell'Arabia sud-occidentale sono una ecoregione terrestre della ecozona afrotropicale appartenente al bioma dei Deserti e macchia xerofila (codice ecoregione: AT1321[1]) che si sviluppa per circa 86.900 km2 nella penisola araba.

Lo stato di conservazione è considerato vulnerabile.

Territorio modifica

L'ecoregione si sviluppa lungo il bordo sud-occidentale della penisola araba e interessa le aree al di sopra del 2.000 m. slm dai monti dell'Asir a nord agli altopiani occidentali dello Yemen a sud. A ovest, una ripida scarpata scende nella pianura di Tihamah sulla costa del Mar Rosso. A est è un altopiano, con le montagne che poi digradano più dolcemente verso le regioni desertiche interne e le sabbie del Rub' al-Khali[1]

La caratteristica topografica più significativa della regione sono le rapide scaspate che corrono in direzione nord-sud talvolta affacciandosi sul Mar Rosso. Vi sono anche diverse cime oltre 3000 m, tra cui Jabal an Nabi Shu'ayb che, a 3.660 m, è la montagna più alta dello Yemen e dell'intera penisola araba.[1]

Le montagne sono composte principalmente da rocce sedimentarie (calcari, arenarie e scisti) di periodi giurassico, cretaceo e terziario inferiore. Questi sovrastano un complesso sotterraneo di rocce ignee granitiche pre-cambriane.[1]

Il clima della regione varia considerevolmente a seconda dell'altitudine e della stagione. Gli altopiani ricevono precipitazioni variabili causate dal monsone sudoccidentale, che porta umidi venti oceanici. La maggior parte delle piogge cadono il aprile, maggio, luglio e agosto. La piovosità media annua nelle montagne è di 600-800 mm, passando a oltre 1.000 mm nelle aree più umide. L'altopiano riceve 300-500 mm, scendendo rapidamente sotto i 100 mm ad est. Le temperature negli altopiani sono più alte in estate, raggiungendo i 20-25 °C e più basse in inverno con una temperatura media di 10°C, sebbene le gelate possano verificarsi oltre i 2.000 m e la neve cade di tanto in tanto sulle cime più alte.[1]

Flora modifica

 
Boschi sui monti dell'Asir

La flora dell'Arabia sud-occidentale ha forti affinità con parti dell'Africa, in particolare dell'Africa orientale. L'ecoregione supporta circa 2000 specie di piante vascolari, di cui circa 170 sono endemici, inclusi 2 generi endemici (Saltia e Centaurothamnus).[1]

Di particolare nota sono i boschi di Juniperus procera] a quote superiori a 2.500 m. nelle montagne dell'Asir e sulle scarpate del Jebel Bura e Jebel Melhan nello Yemen. Sempre nello Yemen, vicino a Ibb sopra i 2.800 m, la Kniphofia sumarae è l'unica specie extraafricana di questo genere tipicamente sudafricano. Qui si trova anche Helichrysum arwae, i cui parenti più stretti si trovano sui monti Drakensberg in Sudafrica. Nell'estremo sud dell'ecoregione, a sud di Taizz nello Yemen, l'area montagnopsa dfi Hujariyah è floristicamente forse la più ricca dell'Arabia. Nella griglia quadrata di 100 km su cui è centrata, si possono trovare 99 delle 357 endemie dell'Arabia continentale.[1]

Per diverse migliaia di anni, l'agricoltura è stata un'importante attività umana negli altopiani occidentali dello Yemen. Ancora oggi diverse piante sono coltivate, come grano, orzo e sorgo, e rappresentano un'importante risorsa. In passato questa regione era anche un importante centro per la mirra, una resina di gomma ottenuta da alcune specie di Commiphora.[1]

Fauna a modifica

 
Panthera pardus nimr
 
Aquila verreauxii

Grandi mammiferi abitano questi altopiani. La scarpata dell'Asir è nota per essere una delle ultime roccaforti dell'Arabia Saudita del leopardo arabo (Panthera pardus nimr). Questa specie esiste anche negli altopiani occidentali dello Yemen ma è pesantemente perseguitato. In alcune zone dello Yemen il babbuino amadriade (Papio hamadryas) è ancora molto diffuso ma si dice che sia in declino, mentre la popolazione dell'Arabia Saudita si sta espandendo ed è diventata comune in città come Abha e Taif. Il caracal Schmitzi (Caracal caracal schmitzi è ancora relativamente diffuso, anche se raramente visto tranne quando gli agricoltori locali lo uccidono e lo appendono sugli alberi o sui segnali stradali. Il lupo arabo (Canis lupus arabs) è ora estremamente raro e in via di estinzione a causa della persecuzione e dell'ibridazione con cani selvatici. La procavia delle rocce (Procavia capensis Jayakari) è ancora abbastanza comune nelle aree intorno a Taif, ma il suo raggio di distribuzione sta rapidamente diminuendo. Anche la iena striata (Hyaena hyaena) è residente in quest'area.[1]

Questa ecoregione, insieme alla pianura di Tihamah, ospita un gran numero di specie di uccelli endemici. I boschi montani di ginepro sono l'habitat vitale per questi uccelli, come il fanello dello Yemen (Carduelis yemenensis), il tordo dello Yemen (Turdus menachensis) e il silvia dello Yemen (Sylvia buryi). Queste specie dipendono dalle bacche di ginepro come fonte di cibo e usano anche gli alberi di ginepro per la nidificazione. Le pareti rocciose sul bordo della scarpata ospitano grandi rapaci come il grifone (Gyps fulvus), l'aquila di Verreaux (Aquila verreauxii) e il piccolo falco di Barberia (Falco pelegrinoides). Poiché la penisola arabica forma un ponte tra i continenti africano ed eurasiatico, le montagne dell'Asir e gli altopiani occidentali dello Yemen forniscono un importante luogo di riposo per gli uccelli migratori. L'alta scarpata e le scogliere sono particolarmente importanti per la migrazione dei rapaci in autunno. Avvoltoio barbuto (Gypaetus barbatus) e pigliamosche del paradiso africano (Terpsiphone viridis) sono tutti residenti nelle alte scarpate delle montagne dell'Asir. Wadi Turabah in Arabia Saudita è l'ultimo posto nella penisola arabica in cui si trovano gli uccelli martello(Scopus umbretta) e la razza endemica isolata e caratteristica Pica pica ssp. asirensis è presente su Shalla ad-Dhana presso Tanoumah (Al-Namas).[1]

Popolazione a modifica

Conservazione a modifica

Le principali minacce alla biodiversità sono l'erosione del suolo, il taglio incontrollato di legna da ardere e il pascolo eccessivo di bovini, capre, pecore e cammelli. Anche la caccia con armi da fuoco e un gran numero di cani domestici e selvatici hanno creato una grande pressione sulla fauna selvatica. Inoltre la scarsa rigenerazione tra le foreste di ginepro sta causando preoccupazione tra gli ambientalisti.[1]

Nella regione le aree protette scarseggiano. In Arabia Saudita il Ministero dell'Agricoltura e dell'Acqua ha creato il Parco nazionale dell'Asir (4.150 km2) nel 1981. Vi sono poi alcune riserve: la Riserva di Raydah (circa 9 km2), è una delle aree principali della foresta di ginepro intatta in questa ecoregione e la riserva naturale di Wadi Turabah che è anche un Important Bird Area riconosciuta da BirdLife International.[2]

Note modifica

  1. ^ a b c d e f g h i j k (EN) Southwestern Arabian montane woodlands, in Terrestrial Ecoregions, World Wildlife Fund. URL consultato il 10 giugno 2020.
  2. ^ BirdLife International, Wadi Turabah and Jabal Ibrahim - SA024, su datazone.birdlife.org. URL consultato il 3 luglio 2020.

Bibliografia modifica

Voci correlate modifica

Altri progetti modifica

Collegamenti esterni modifica


  Portale Ecologia e ambiente: accedi alle voci di Wikipedia che trattano di ecologia e ambiente

Categoria:Ecoregioni dell'ecozona afrotropicale

Checklists degli Uccelli del Mondo - Africa

Zone boschive e boscaglie dell’altopiano della penisola araba modifica

.... da scrivere ....
Zone boschive e boscaglie dell’altopiano della penisola araba
Arabian Highland Woodlands & Shrublands
 
Altopiani dello Yemen occidentale
Dominio Terrestre
Ecozona Afrotropicale
Bioma Deserti e macchia xerofila
Ecoregione G200 127
Ecoregioni vedi Ecoregioni nel testo
Superficie 470 000 km2
Conservazione Vulnerabile
Stati   Arabia Saudita,   Yemen,   Oman,   Emirati Arabi Uniti
 
Scheda Global 200

Le Zone boschive e boscaglie dell’altopiano della penisola araba sono una ecoregione globale che fa parte della lista Global 200 delle ecoregioni prioritarie per la conservazione definita dal WWF.[1]. Appartiene al bioma Deserti e macchia xerofila della regione afrotropicale. Interessa l'area della penisola arabica sud-occidentale, meridionale e sud-orientale. Lo stato di conservazione della regione è considerato vulnerabile.

Territorio modifica

La regione si estende su un'area di circa 470.000 km² lungo la costa centro-meridionale della penisola arabica.

È composta da tre zone:

  • zona sud-occidentale;
  • zona meridionale;
  • zona sud-orientale.

La zona sud-occidentale comprende l'area dei monti dell'Asir a nord fino agli altopiani occidentali dello Yemen a sud, caratterizzata da ripide scarpate che scendono rapidamente verso la costa del Mar Rosso. Nella regione si trovano montagne che superano i 3.000 m tra cui il Jabal an Nabi Shu'ayb che con i suoi 3.660 m, è la montagna più alta dello Yemen e dell'intera penisola araba.

La zona meridionale è composta da una zona di medie altitudini di savana pedemontana che sfuma nella zona desertica costiera nebbiosa della penisola arabica meridionale.

La zona sud-orientale è costituita dalle boscaglie che occupano le pendici dei Monti Ḥajar che scorrono per circa 500 km paralleli alla costa del golfo di Oman, dal confine dell'Oman con gli Emirati Arabi fino quasi alla città di Sur sulla costa meridionale dell'Oman.

Stati modifica

L'ecoregione interessa quattro paesi della penisola arabica:

Ecoregioni modifica

L'ecoregione è composta da 4 ecoregioni terrestri:

Flora modifica

La flora dell'Arabia sud-occidentale ha forti affinità con quella di alcune parti dell'Africa orientale. Degni di particolare nota sono i boschi di Juniperus procera a quote superiori a 2500 m sulle montagne dell'Asir e sulle scarpate del Jabal Bura e Jabal Melhan nello Yemen nord-occidentale. Nell'estremità meridionale dell'ecoregione, a sud di Taʿizz nello Yemen, l'area montuosa di Hujariyah è probabilmente quella più ricca dal punto di vista floristico. Quì in un'area di 100 x 100 km su cui è centrata, si possono trovare 99 dei 357 endemismi dell'Arabia continentale.[2]

Nella zona costiera meridionale, nonostante piova raramente, la nebbia fornisce umidità sufficiente per nutrire una vasta gamma di praterie, boscaglie e fitta savana alberata. Vi sono oltre sessanta specie locali di piante. La vegetazione varia progressivamente allontanandosi dalla costa, dove si sviluppa una fitta savana alberata di Anogeissus dhofarica, Acacia senegal e vari alberi e arbusti spinosi del genere Commiphora.[3]

Nella zona orientale dei Monti Ḥajar si ha una vegetazione piuttosto variegata, che si diversifica in funzione dell'altitudine. Nei uadi alle quote inferiori crescono Paliurus spina-christi, Prosopis cineraria, Acacia tortilis e alcune specie di fico, specialmente Ficus cordata. Sulle pendici più in alto si trovano Euphorbia larica associata ad Acacia tortilis, A. gerrardii e Periploca aphylla. Tra i 1100 e i 2500 m si sviluppa una vegetazione di tipo boschivo con Olea europaea, Sideroxylon mascatense e Dodonaea viscosa. A quote più elevate, tra i 2100 e i 3000 m, nella parte centrale dei monti Al Hajar, si trovano i grandi ginepri (Juniperus excelsa) che formano boscaglie aperte, spesso assieme ad alberi di Olea europaea.[4]

Fauna modifica

Fra i mammiferi le specie degne di nota includono il tahr dell'Arabia (Hemitragus jayakari), la gazzella di montagna (Gazella gazella), lo stambecco della Nubia Capra ibex nubiana), la iena striata (Hyaena hyaena), il gatto selvatico (Felis sylvestris) e il leopardo (Panthera pardus).[1]

Fra gli uccelli le specie più rappresentative includono il Bulbul dagli occhiali bianchi (Pycnonotus xanthopygos), la prinia a strisce (Prinia gracilis), il luì bruno (Phylloscopus umbrovirens), il fanello dello Yemen (Carduelis yemenensis), il pigliamosche di Gambaga (Muscicapa gambagae), la pernice d'Arabia (Alectoris melanocephala) e Nibbio bruno (Milvus migrans).[1]

Popolazione modifica


Conservazione modifica

Lo stato di conservazione della regione è considerato vulìnerabile. Le principali minacce includono l'eccessivo pascolo del bestiame, la deforestazione, l'uso di veicoli fuoristrada sulla pianura costiera e in montagna e la crescita della popolazione umana.[1]

Nella regione vi sono comunque alcune aree protette:

Note modifica

  1. ^ a b c d Arabian Highland Woodlands & Shrublands, su wwf.panda.org. URL consultato il 21 aprile 2023 (archiviato dall'url originale il 14 agosto 2013).
  2. ^ (EN) Southwestern Arabian montane woodlands, in Terrestrial Ecoregions, World Wildlife Fund. URL consultato il 10 giugno 2020.
  3. ^ (EN) Arabian Peninsula coastal fog desert, in Terrestrial Ecoregions, World Wildlife Fund. URL consultato il 24 gennaio 2017.
  4. ^ (EN) Al Hajar Al Gharbi montane woodlands, in Terrestrial Ecoregions, World Wildlife Fund. URL consultato il 17 gennaio 2016.

Bibliografia modifica

Voci correlate modifica

Collegamenti esterni modifica

  Portale Ecologia e ambiente: accedi alle voci di Wikipedia che trattano di Ecologia e ambiente

Categoria:Global 200