Utente:Norge 94/Prove/2

Il territorio di Ghedi fu praticamente privo, a differenza di altri comuni nei dintorni come Gottolengo, Gambara e Isorella, di ritrovamenti consistenti anteriori al periodo in cui i Cenomani s'insediarono nella Bassa Bresciana (V-IV secolo a.C.). Queste genti galliche non possedevano in territorio ghedese un'area urbanizzata ben definita, che era, invece, organizzato in numerosi vici sparsi in modo disomogeneo su tutta area comunale ed organizzati attorno ad un pagus principale sito, presumbibilmente, presso l'attuale Cascina Remaglie. In epoca romana la campagna ghedese iniziò ad essere bonificata, l'area, ricca d'acquitrini e paludi, venne prosiugata e quindi suddivisa in lotti (Centuriae) mediante agrimensura. Questi furono poi ridistribuiti ai veterani di guerra oppure ai coloni o anche agli stessi discendenti dei Cenomani, popolo che si era ormai completamente integrato nella realtà romana. Di questo periodo si possiedono comunque ancora scarse testimonianze, tra le quali una statuetta raffigurante Giunone, rinvenuta nell'area in cui sarebbe sorto il castello. Il rinvenimento ha fatto avanzare le prime ipotesi di un piccolo nucleo urbano nel luogo in cui, negli anni, si sarebbe andato a formare l'attuale centro abitato di Ghedi.