- O committente, tu non puoi pagarmi in prestigio. Il prestigio, tanto meglio se c'è, è un sottoprodotto del mio lavoro, e si riverbera su entrambi
- Qualcuno prima o poi dovrà rispondere di tanta bellezza. Dovrà dirne il perchè, il come e il fino a quando; e spiegare perchè non ci è data che per brevissime abbaglianti giornate; e perchè averla imporrebbe insostenibili contrappassi che ci indurrebbero alla fuga; giustificare infine il motivo per cui, se potessimo infine impossessarcene, sparirebbe
- Fare ricerca è una passione, se vieni pagato che passione è?
- Nessuno ti ha obbligato! Questo mi dicono, quando rivendico anche per il lavoratore autonomo diritti e garanzie. Scegliere l'autonomia oggi nell'immaginario comune è diventato un atto di ubris, di arroganza contro gli dei dell'austerity e il destino cinico e baro. Menzogna: io lavoro e produco