Utente:Walter Giannetti/Sandbox 5


Industria ceramica Ironstone
StatoBandiera dell'Italia Italia
Fondata daVincenzo Mannozzi e Giuseppe Francini
Sede principaleSan Giovanni Valdarno (AR)
Via Mannozzi
ProdottiCeramiche
Dipendenti150

La Industria ceramica Ironstone è stato un produttore italiano di ceramiche

Storia modifica

La presenza delle materie prime nel Valdarno ha permesso di sviluppare la produzione di ceramica già in epoca molto antica, tanto che la zona è citata, per la qualità eccellente della 'rena bianca', anche nei "I tre libri dell'arte del vasajo", pubblicati nel 1548 da Cipriano Piccolpasso.
Per la prima produzione industriale di stoviglie da tavola e ceramiche artistiche, si deve attendere il 1866, quando Vincenzo Mannozzi e Giuseppe Francini, dopo i primi fallimentari esperimenti di utilizzo della citata 'rena bianca', riuscirono nel loro intento.
In quegli anni contava circa 30 dipendenti.
L'attività produttiva subì alterne vicende e l'azienda cambiò spesso proprietario e denominazione.
Nel 1894, a seguito della vendita da parte dell'erede di uno dei fondatori, assunse il nome di 'Ceramica Lupi e Pierallini'.
Nel 1907 divenne 'Industria vetraria toscana Marconi Norton' ed assorbì anche la grande fabbrica di ceramica che apparteneva alla 'Ditta Valdarnese Enrico Sequi e figli'.
Fu in quel periodo che incominciò a produrre imitazioni di maioliche artistiche del quindicesimo secolo e mattoni refrattari.
Nel 1918 divenne 'Società toscana imprese vetrarie anonima' e nel 1922 'Società anonima Industria ceramica toscana' ma non superò la crisi del 1929 e fu messa in liquidazione.
Nel 1932 risorse come cooperativa di ex dipendenti ed assunse il nome di 'Industria ceramica Ironstone'.
Gli operai raggiunsero le 60 unità e la produzione un milione e mezzo di pezzi annui.
Nel dopoguerra si sviluppò ulteriormente e negli anni 70 contava 150 operai, con esportazioni in tutto il mondo.
Nel 1984 giunse una nuova crisi e fu acquisita dalla Ceraminter che, in seguito, spostò la produzione in altra sede, fino alla chiusura definitiva avvenuta nel 2006.

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