Apparecchio utilizzatore

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Un apparecchio utilizzatore (comunemente chiamato utilizzatore o carico[1][2]) è rappresentato in elettrotecnica da un dispositivo elettrico (es: elettrodomestico) in grado di utilizzare l'energia elettrica fornita dalla rete di distribuzione, per trasformarla in un altro tipo di energia di uso più comune e pratico, tipo, la luce, il calore, la movimentazione dell'aria, la meccanica, ecc.[3]

Il termine "apparecchio utilizzatore" ha un preciso significato in ambito normativo ed è definito nella CEI 64-8 come dispositivi per impianti elettrici utilizzatori a bassa tensione nominale, non superiore a 1000V in corrente alternata e a 1500V in corrente continua[Questa non è la definizione normativa corretta. È il titolo della norma con l'aggiunta di "bassa tensione nominale". Probabilmente da cancellare].

Solitamente, presenta una spina da collegare alla rete elettrica, per ricevere l'energia necessaria a funzionare o viene direttamente collegato dai tecnici alla rete stessa, e poi fatto funzionare tramite interruttori o altri comandi più o meno manuali. Ogni utilizzatore in funzione, produce un consumo di energia elettrica, correlato e conseguente al assorbimento di potenza che utilizza per svolgere il suo lavoro.

Descrizione modifica

Ogni utilizzatore finale è caratterizzato da una sua impedenza che determina il consumo che può essere espressa in "W" (Watt) o in "A" (Ampere) corrente elettrica assorbita. L'una o l'altra in ogni caso determinano la potenza specifica dell'utilizzatore.

Tipologie modifica

In ambiente domestico gli utilizzatori elettrici possono essere: gli elettrodomestici, gli elettroutensili da cucina e da casa, gli elettroutensili per piccole lavori, corpi illuminanti, ecc.

Elettrodomestici modifica

Elettroutensili da casa modifica

Corpi illuminanti modifica

Elettroutensili per piccoli lavori modifica

Componenti elettrici non utilizzatori modifica

Anche una prolunga multipresa marcata CE può avere incisa la potenza elettrica ma con un suffisso "MAX" che sta ad indicare la massima potenza che può attraversare la prolunga. La prolunga quindi non è un utilizzatore ma un componente elettrico.

Note modifica

  1. ^ Utilizzatore, in Treccani.it – Vocabolario Treccani on line, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana.
  2. ^ Carico, in Treccani.it – Vocabolario Treccani on line, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana.
  3. ^ Comitato elettrotecnico italiano, Norma CEI 64-8/2: Impianti elettrici utilizzatori a tensione nominale non superiore a 1000V in corrente alternata e a 1500V in corrente continua. Parte 2:Definizioni, 6ª ed., gennaio 2007.
    «27.3 Termine generale usato per indicare sia i componenti dell’impianto sia gli apparecchi utilizzatori.»

Voci correlate modifica