V766 Centauri

stella nella costellazione del Centauro

V766 Centauri (HD 119796, HR 5171) è una stella binaria situata nella costellazione del Centauro. La componente principale è una ipergigante gialla di tipo spettrale variabile da G8Ia a K3Ia; con un raggio di circa 1300 volte quello del Sole, è la stella gialla più grande conosciuta. Si trova a una distanza di 11 700 anni luce dal sistema solare.

V766 Centauri A
Immagine artistica di V766 Centauri
ClassificazioneIpergigante gialla
Classe spettraleG8Ia - K0Ia[1]
Tipo di variabileIrregolare
Binaria a eclisse[2]
Distanza dal Sole11.700 anni luce
CostellazioneCentauro
Coordinate
(all'epoca J2000)
Ascensione retta13h 47m 10,867s
Declinazione-62° 35′ 22,96″
Dati fisici
Raggio medio1315 ± 260[1] R
Massa
39 (combinata)[1] M
Temperatura
superficiale
5000 K[3] (media)
Luminosità
1.000.000 L
Dati osservativi
Magnitudine app.+7,3[4] (min)
+6,1[4] (max)
Magnitudine app.6,8
Nomenclature alternative
HR 5171, BD-61°3988, HD 119796, SAO 252448, HIP 67261

Coordinate: Carta celeste 13h 47m 10.867s, -62° 35′ 22.96″

Osservazione modifica

Posizione della stella nella costellazione del Centauro.

La sua posizione è fortemente australe e ciò comporta che la stella sia osservabile prevalentemente dall'emisfero sud, dove si presenta circumpolare anche da gran parte delle regioni temperate; dall'emisfero nord la sua visibilità è invece limitata alle regioni temperate inferiori e alla fascia tropicale. Essendo di magnitudine +7,3, non è visibile a occhio nudo ma è necessario un binocolo o un piccolo telescopio per poterla scorgere.

Il periodo migliore per la sua osservazione nel cielo serale ricade nei mesi compresi fra febbraio e giugno; nell'emisfero sud è visibile anche per buona parte dell'inverno, grazie alla declinazione australe della stella, mentre nell'emisfero nord può essere osservata in particolare durante i mesi primaverili boreali.

Caratteristiche fisiche modifica

 
La nebulosità che circonda HR 5171

V766 Centauri A fa parte di un raro tipo di stelle; nata probabilmente con una massa 40 volte quella del Sole, si è poi evoluta in supergigante rossa. Dopo aver perso parti esterne della sua atmosfera in gigantesche esplosioni, la sua temperatura si è gradualmente innalzata e forse si sta trasformando in variabile S Doradus; potrebbe in futuro divenire una stella di Wolf-Rayet, terminando poi la sua esistenza esplodendo in una supernova[3].

Un team internazionale ha scoperto che questa stella è molto grande: ha un raggio circa 1.300 volte quello del Sole, molto più grande di quanto ci si aspettasse. Compare ai primi posti nella lista delle stelle più grandi conosciute, ed è circa un milione di volte più luminosa del Sole. L'aumento delle dimensioni è stato rilevato nel corso degli ultimi 40 anni, ed è un caso raro trovare una stella in questo particolare momento della sua evoluzione, relativamente breve rispetto alla durata della vita stellare[4].

V766 Centauri B modifica

Analizzando i dati sulle variazioni di luminosità della stella, e utilizzando le osservazioni di diversi osservatori, gli astronomi hanno confermato che l'oggetto è un sistema binario ad eclisse, dove V766 Centauri B orbita attorno alla compagna ogni 1300 giorni. Si trova praticamente a contatto con la stella ipergigante e la sua temperatura superficiale è di poco superiore a quella di HR 5171 A, che è di 5.000 Kelvin.

C'è poi una terza stella, anch'essa molto luminosa, con una massa 25 volte quella del Sole di classe B0, situata ad almeno 30.000 UA che quindi potrebbe non essere legata gravitazionalmente alla ipergigante, ma che con la sua alta temperatura di circa 27.000 K illumina la nebulosa formata dal gas espulso dalla ipergigante gialla, che si estende fino a 6500 UA da essa[3].

Note modifica

  1. ^ a b c O. Chesneau et al., The yellow hypergiant HR 5171 A: Resolving a massive interacting binary in the common envelope phase, 2014.arΧiv:1401.2628v2
  2. ^ V0766 Cen AAVSO
  3. ^ a b c Jim Kaler, V766 Centauri, su stars.astro.illinois.edu, Università dell'Illinois, 25 aprile 2014.
  4. ^ a b c Il VLT trova la più grande stella ipergigante gialla, su eso.org, ESO, 12 marzo 2014.

Voci correlate modifica

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