Valdaora

comune italiano

Valdaora (Olang in tedesco, dialettale Oaling) è un comune italiano sparso di 3 168 abitanti della provincia autonoma di Bolzano in Trentino-Alto Adige, nella val Pusteria, ai piedi di Plan de Corones.

Valdaora
comune
(IT) Valdaora
(DE) Olang
Valdaora – Stemma
Valdaora – Veduta
Valdaora – Veduta
Localizzazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
Regione Trentino-Alto Adige
Provincia Bolzano
Amministrazione
SindacoGeorg Jakob Reden (SVP) dal 10-5-2015 (2º mandato dal 22-9-2020)
Lingue ufficialiItaliano, Tedesco
Territorio
Coordinate46°45′40.26″N 12°01′49.48″E / 46.761183°N 12.030411°E46.761183; 12.030411 (Valdaora)
Altitudine1 048 m s.l.m.
Superficie49,08 km²
Abitanti3 168[2] (31-8-2020)
Densità64,55 ab./km²
FrazioniSorafurcia/Geiselsberg, Valdaora di Mezzo/Mitterolang, Valdaora di Sopra/Oberolang, Valdaora di Sotto/Niederolang
Comuni confinantiBraies, Brunico, Marebbe, Monguelfo-Tesido, Rasun Anterselva
Altre informazioni
Cod. postale39030
Prefisso0474
Fuso orarioUTC+1
Codice ISTAT021106
Cod. catastaleL552
TargaBZ
Cl. sismicazona 4 (sismicità molto bassa)[3]
Cl. climaticazona F, 4 413 GG[4]
Nome abitanti(IT) valdaorini
(DE) Olanger[1]
Cartografia
Mappa di localizzazione: Italia
Valdaora
Valdaora
Valdaora – Mappa
Valdaora – Mappa
Posizione del comune di Valdaora nella provincia autonoma di Bolzano
Sito istituzionale

Geografia fisica modifica

Il comune di Valdaora si suddivide in: Valdaora di sopra (Oberolang), di sotto (Niederolang) e di mezzo (Mitterolang). Il comune confina con il Parco naturale Fanes - Sennes e Braies. Dal paese di Valdaora si svincolano due vallate: a nord la valle di Anterselva e a sud oltre il passo Furcia la val di Marebbe. Tra il paese di Valdaora di sopra e quello di Monguelfo si trova il lago artificiale di Valdaora.

Origini del nome modifica

Il toponimo è attestato come Ôlaga nel 985-993[5] e deriva dal celtico Aulaga, patronimico con il significato di bene di un Aulos.[6] Altra origine potrebbe essere quella dal termine Olanga, che in latino è aulatica (dal latino aula e dal greco antico aule, αυλή, ossia "corte").[7]

Nel 1052-1062 è attestato, in un codice del monastero bavarese di Weihenstephan, la forma Mittirnôlag e nel 1138-1147 la forma Mittenolagen (entrambe per Valdaora di mezzo).[8]

Storia modifica

Lungo la delimitazione meridionale del comune, posta sul passo Furcia, passa il confine linguistico fra la zona germanofona e quella ladina, stabilitasi nel periodo medievale.[9]

Anche Valdaora, come altri centri abitati dell'Alto Adige, è stata oggetto di fortificazioni durante il periodo fascista. Queste opere fortificate fanno parte del Vallo Alpino in Alto Adige e precisamente dello Sbarramento Rasun-Valdaora.[10]

A Valdaora pare sia stato inventato da un contadino il Böckl, una specie di slittino composto da uno sci con sopra uno sgabello.[11]

Simboli modifica

Lo stemma è d'argento alla banda di verde sulla quale sono raffigurate tre ruote di carro d'oro. Le tre ruote simboleggiano tre frazioni del comune: Valdaora di Sopra, Valdaora di Mezzo e Valdaora di Sotto e la loro disposizione sul pendio. Lo stemma è stato adottato nel 1968.[12]

Monumenti e luoghi d'interesse modifica

Architetture religiose modifica

Società modifica

Ripartizione linguistica modifica

La sua popolazione è in larga maggioranza di madrelingua tedesca:

% Ripartizione linguistica (gruppi principali)[13]
96,47% madrelingua tedesca
3,18% madrelingua italiana
0,34% madrelingua ladina

Evoluzione demografica modifica

Abitanti censiti[14]

Amministrazione modifica

Periodo Primo cittadino Partito Carica Note
2004 2010 Anna Elisabeth Aichner Schenk SVP Sindaco
2010 2015 Reinhard Bachmann SVP Sindaco
2015 in carica Georg Jakob Reden SVP Sindaco

Note modifica

  1. ^ Valdaora, in Treccani.it – Enciclopedie on line, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana. URL consultato il 26 maggio 2015.
  2. ^ Dato Istat - Popolazione residente al 31 agosto 2020 (dato provvisorio).
  3. ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
  4. ^ Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF), in Legge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, 1º marzo 2011, p. 151. URL consultato il 25 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2017).
  5. ^ Oswald Redlich, Acta Tirolensia I, Innsbruck 1886, n. 17.
  6. ^ Egon Kühebacher: Die Ortsnamen Südtirols und ihre Geschichte, vol. 1, Bolzano, Athesia 1995, p. 293s. ISBN 88-7014-634-0
  7. ^ AA.VV., Nomi d'Italia. Novara, Istituto Geografico De Agostini, 2004.
  8. ^ Tiroler Urkundenbuch, vol. II/1, a cura di Martin Bitschnau e Hannes Obermair, Innsbruck, Universitätsverlag Wagner, 2009, p. 360 n. 220 e p. 480s n. 354. ISBN 978-3-7030-0469-8
  9. ^ Guntram Plangg, Raumbildung und Sprachgrenzen in Tirol, in Grenzen und Grenzregionen / Frontières et régions frontalières, a cura di Wolfgang Haubrich, Saarbrücken, 1994, pp. 179-189. ISBN 3-925036-83-0
  10. ^ Alessandro Bernasconi, Giovanni Muran, Le fortificazioni del Vallo Alpino Littorio in Alto Adige, Trento, editore Temi, maggio 1999, pp. 328 pagine, ISBN 88-85114-18-0.
  11. ^ Gara con il “Böckl” a Valdaora Archiviato il 13 agosto 2012 in Internet Archive. su alto-adige.com
  12. ^ (EN) Olang, su Heraldry of the World (archiviato dall'url originale il 1º agosto 2012).
  13. ^ Astat Censimento della popolazione 2011 - Determinazione della consistenza dei tre gruppi linguistici della Provincia Autonoma di Bolzano-Alto Adige - giugno 2012
  14. ^ Statistiche I.Stat ISTAT  URL consultato in data 28-12-2012.
    Nota bene: il dato del 2021 si riferisce al dato del censimento permanente al 31 dicembre di quell'anno. Fonte: Popolazione residente per territorio - serie storica, su esploradati.censimentopopolazione.istat.it.

Bibliografia modifica

  • (DE) Theobald Innerhofer, Olang: Eine Gemeinde im Wandel der Zeiten, Brunico, 1984.
  • (DE) Hannes Obermair, Bedrohtes Kulturgut vor Ort: Archivbericht aus Geiselsberg, Gemeinde Olang, in Tutela dei beni culturali in Alto Adige 1996, Bolzano: Athesia, 1997, pp. 173–184.
  • (DE) Helmut Stampfer, Simon von Taisten und Friedrich Pacher: Überlegungen zu Neufunden in Olang, in «Der Schlern», 81, 2007, pp. 40–47.
  • (DE) Francesco Pozzato, Olang: Impression Eisenbahn, Bolzano: Athesia 2007. ISBN 978-88-6011-070-1.
  • (DE) Reinhard Bachmann, Festschrift zum 50jährigen Jubiläum der AVS-Sektion Olang (1958-2008), Valdaora, 2008.
  • (DE) Claudia Plaikner, Christian Egger, 100 Jahre Musikkapelle "Peter Sigmair" Olang (1908-2008), Valdaora, 2008.

Voci correlate modifica

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Collegamenti esterni modifica

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