Valdinferno

frazione del comune di Garessio

Valdinferno (Valdinfernu in dialetto garessino, Valdinfern in piemontese) è una frazione del comune di Garessio, in provincia di Cuneo.

Valdinferno
frazione
Valdinferno – Veduta
Valdinferno – Veduta
La chiesa di San Ludovico
Localizzazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
Regione Piemonte
Provincia Cuneo
ComuneGaressio
Territorio
Coordinate44°11′20.41″N 7°57′42.06″E / 44.189004°N 7.961682°E44.189004; 7.961682 (Valdinferno)
Altitudine1 213 m s.l.m.
Abitanti0 (2009)
Altre informazioni
Fuso orarioUTC+1
Cartografia
Mappa di localizzazione: Italia
Valdinferno
Valdinferno

Toponimo modifica

Anticamente chiamato col toponimo "Valle Ombrosa", la tradizione vuole che il nome "Valle d'Inferno" sia da attribuire a Napoleone Bonaparte il quale, avendo dovuto attraversare in inverno la zona con le sue truppe per tornare in Francia, l'abbia nominata così a causa delle torbiere che avrebbe visto bruciare nella valletta dove sorge la frazione[1] oppure per il suo clima particolarmente freddo[2]; Questa ipotesi è però storicamente infondata, essendo riportato già in un catasto del 1540 il toponimo "valle inferni"[3]. È forse più probabile che il nome sia da collegare ai capricci meteorologici invernali e alle fatiche che gli abitanti dovevano affrontare quotidianamente.

Caratteristiche modifica

 
Panorama

La frazione si trova nell'Alta Val Tanaro, in un vallone laterale in sinistra idrografica, ed è composta da diverse località composte da case sparse o unite in piccolissimi gruppi, un tempo dotate di tetto di paglia[4] e oggi, in genere, restaurate e munite di coperture metalliche.

Il borgo è collegato a Garessio da una stretta strada asfaltata (ancora fino agli anni '60 del secolo scorso era sterrata), alla fine della quale si giunge a uno spiazzo, utilizzato come parcheggio, sovrastato dalla chiesa parrocchiale[5] intitolata a San Ludovico re di Francia (Luigi IX), risalente alla prima metà del 1800 (per quanto si pensa che una cappella fosse presente anche in precedenza) e ampiamente rimaneggiata nella prima metà del Novecento; tuttora consacrata, fino a pochi anni fa era officiata e aperta al pubblico solo nella stagione estiva, mentre ora è chiusa a causa di problemi statici. Sulla strada, subito prima della chiesa, un grande edificio costruito negli anni Sessanta del XX secolo, l'"Albergo-Ristorante La Buona Sosta", testimonia il tentativo di avviare al turismo questa località; purtroppo l'iniziativa non ebbe il successo sperato e negli anni Ottanta la struttura venne chiusa e progressivamente abbandonata, venendo solo recentemente recuperata con la trasformazione delle vecchie camere in alloggi per le vacanze estive. Proseguendo verso monte, la strada prosegue con fondo cementato fino alla località Mulattieri[6], dove si trova una casetta interamente in legno appartenente al designer Giorgetto Giugiaro[2], nativo di Garessio.

Turismo modifica

In estate Valdinferno si popola di persone, soprattutto Liguri, che hanno qui la seconda casa; in inverno, invece, la frazione è completamente disabitata dal 2009: in quell'anno, infatti, morì il suo ultimo abitante fisso, Armando Sereno (1921-2009), un reduce della campagna italiana di Russia conosciuto in tutta la valle, che decise di non abbandonare il borgo natio per un voto fatto alla Madonna[7][8].

La frazione è meta degli appassionati di sci alpinismo, viste le abbondanti nevicate e il magnifico paesaggio invernale; inoltre il borgo è sovrastato dal Monte Antoroto, dal Monte Grosso e dal Monte Berlino, dove arriva la seggiovia della vicina stazione sciistica di "Garessio 2000", d'estate facilmente raggiungibile con un'escursione che giunge in Valle Casotto passando per il rifugio Savona.

Note modifica

  1. ^ Comune di Garessio, su valtanarolife.com, Valtanaro life. URL consultato l'8 luglio 2019.
  2. ^ a b Monte Antoroto Valdinferno [collegamento interrotto], su giovanemontagna.org, Associazione alpinistica "Giovane Montagna", 18 giugno 2017. URL consultato l'8 luglio 2019.
  3. ^ Asja Gollo, Valdinferno. Presente e passato di una borgata spopolata della Valle Tanaro, Araba Fenice, 2023, p. 32, ISBN 9788866178514.
  4. ^ Atti del X Congresso geografico italiano, Tipografia del Regio istituto Sordo-Muti, 1927, p. 257.
  5. ^ Corrado, Dematteis, Di Gioia, Nuovi montanari. Abitare le Alpi nel XXI secolo: Abitare le Alpi nel XXI secolo, FrancoAngeli, 2014, p. 74. URL consultato l'8 luglio 2019.
  6. ^ Salita di Valdinferno (o Valle Ombrosa?), su lafiocavenmola.it, 7 agosto 2016. URL consultato l'8 luglio 2019.
  7. ^ "La luce dentro" - Storia di Armando. URL consultato il 31 ottobre 2023.
  8. ^ L'abbandono delle montagne e le sue conseguenze. Da "LA LUCE DENTRO - Storia di Armando". URL consultato il 31 ottobre 2023.

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