Valerio Attanasio

sceneggiatore e regista italiano

Valerio Attanasio (Roma, 15 aprile 1978) è uno sceneggiatore e regista italiano. È nipote della poetessa Daniela Attanasio.

Biografia modifica

Valerio Attanasio inizia la sua carriera come assistente alla regia sul film Liberi (2003) di Gianluca Maria Tavarelli. Nello stesso anno diventa lettore di sceneggiature per la casa di produzione Fandango.[1] In seguito, sempre per la Fandango, realizza i "video backstage" di alcuni film, tra cui Lavorare con lentezza (2004) di Guido Chiesa e L'amico di famiglia (2006) di Paolo Sorrentino. Nel 2009 viene selezionato per partecipare al corso di sceneggiatura Rai e inizia a firmare la sceneggiatura di alcuni cortometraggi, tra cui Oggi gira così, regia di Sydney Sibilia, vincitore di numerosi premi nazionali, tra cui il premio SIAE per la Migliore Sceneggiatura 2011.[2]

Nel 2011 scrive la sua prima sceneggiatura per lungometraggio insieme al regista Gianni Di Gregorio: il film si intitola Gianni e le donne e viene presentato al Festival di Berlino nella sezione Berlinale Special. La pellicola viene accolta positivamente dalla critica nazionale[3][4] ed internazionale[5][6] ed in Italia ottiene la nomination al Nastro d'argento alla migliore commedia. Il film viene distribuito all'estero in circa 20 paesi, tra cui Francia, Germania, Spagna e Stati Uniti, con il titolo internazionale The Salt of Life. Nel 2014 scrive il soggetto e la sceneggiatura di Smetto quando voglio che incassa 4,5 milioni al box office[7] e ottiene 12 nomination ai David di Donatello, tra cui quelle per il migliore film e per la miglior sceneggiatura, oltre ad essere nominato al Nastro d'argento alla migliore commedia dell'anno.

Nel 2016 scrive e dirige il cortometraggio Finché c'è vita c'è speranza, presentato alla 73ª Mostra del Cinema di Venezia nella sezione Giovani autori italiani organizzata da SIAE, con il quale vince numerosi premi, tra i quali il Giffoni Award per il Miglior Corto Italiano al Giffoni Film Festivall.[8] Il corto inoltre entra nella short list del Nastro d'argento al miglior cortometraggio 2017. Nel 2018 scrive e dirige Il tuttofare, il suo esordio come regista di lungometraggi, che viene ben accolto dalla critica[9][10][11][12] e ottiene la nomination al Nastro d'argento al miglior regista esordiente.

Curiosità modifica

Suo padre era cugino di Emimmo Salvi, sceneggiatore, regista e produttore di numerosi film di genere peplum e western all'italiana .[13]

Filmografia modifica

Sceneggiatore modifica

Regista modifica

Riconoscimenti modifica

Note modifica

  1. ^ Ottieni link, Facebook, Twitter, Pinterest, Email, Altre app, Intervista a Valerio Attanasio, su thepublishermagazine.com. URL consultato il 10 marzo 2021 (archiviato dall'url originale il 5 marzo 2021).
  2. ^ SemiColonWeb, 17:09 - La Cittadella del Corto: i premi, su news.cinecitta.com. URL consultato il 16 ottobre 2018.
  3. ^ Gianni e le Donne: Recensione in Anteprima, in Cineblog.it. URL consultato il 16 ottobre 2018.
  4. ^ Mo-Net s.r.l. Milano-Firenze, Gianni e le donne (2011), su mymovies.it. URL consultato il 16 ottobre 2018.
  5. ^ (EN) The Salt of Life: Film Review, in The Hollywood Reporter. URL consultato il 16 ottobre 2018.
  6. ^ (EN) Philip French, The Salt of Life – review, su the Guardian, 13 agosto 2011. URL consultato il 16 ottobre 2018.
  7. ^ Smetto quando voglio, su boxofficemojo.com. URL consultato il 16 ottobre 2018.
  8. ^ (IT) Grifone award Giffoni finché c'è vita c'è speranza - Cerca con Google, su google.it. URL consultato il 16 ottobre 2018.
  9. ^ Il Tuttofare Recensione, in ComingSoon.it. URL consultato il 16 ottobre 2018.
  10. ^ Il Tuttofare, la recensione - BadTaste.it, in BadTaste.it. URL consultato il 16 ottobre 2018.
  11. ^ Il tuttofare rivela il nuovo talento della commedia italiano - Wired, in Wired, 18 aprile 2018. URL consultato il 16 ottobre 2018.
  12. ^ Il tuttofare: il precariato tra follia e risate amare, sulle orme di Smetto quando voglio. La recensione, in Best Movie, 18 aprile 2018. URL consultato il 16 ottobre 2018.
  13. ^ Valerio Attanasio, su IMDb. URL consultato il 24 settembre 2019.

Collegamenti esterni modifica

Controllo di autoritàVIAF (EN247565205 · LCCN (ENno2012127329 · GND (DE1024266036 · J9U (ENHE987007462285905171 · WorldCat Identities (ENlccn-no2012127329