Valico di San Bartolomeo

valico di confine tra Italia e Slovenia

Il valico di San Bartolomeo è un valico di frontiera fra l'Italia e la Slovenia.

Valico di San Bartolomeo
Il valico con la vista del lato sloveno
StatiBandiera dell'Italia Italia
Bandiera della Slovenia Slovenia
Regione  Friuli-Venezia Giulia
Litorale
Provincia  Trieste
Litorale-Carso
Località collegateMuggia e Ancarano (Ankaran)
Altitudinem s.l.m.
Coordinate45°35′40.85″N 13°43′27.26″E / 45.59468°N 13.72424°E45.59468; 13.72424
Altri nomi e significatiValico del Lazzaretto
(mejni prehod Lazaret)
Mappa di localizzazione
Mappa di localizzazione: Italia
Valico di San Bartolomeo
Valico di San Bartolomeo

Collega le località di Muggia, nell'ex provincia di Trieste, e di Ancarano (Ankaran). Da parte slovena è chiamato valico confinario del Lazzaretto (mejni prehod Lazaret). È l'ultimo valico terrestre dell'Italia, partendo da ovest, prima che il confine ridiventi marittimo.

Descrizione modifica

Il valico è detto di San Bartolomeo dal nome della baia, nei pressi del quale è posizionato. Il nome sloveno deriva dalla località, presente in territorio italiano, poco distante dal confine, in cui era presente, per l'appunto, un lazzaretto. Il nome di Valico del Lazzaretto è comunque diffuso comunemente anche da parte italiana.[1]

Sul valico termina l'ex strada provinciale 14, ora strada comunale,[2] che lo collega, correndo lungo il mare, con Muggia per poi proseguire fino ad Aquilinia, ove s'innesta sulla Via Flavia, che mette in comunicazione Trieste col Valico di Rabuiese. Sul lato sloveno vi giunge la strada 406, proveniente da Sermino e dall'uscita della Autostrada Capodistria-Lubiana.

Il traffico è, per lo più locale, anche se il valico, prima della liberalizzazione dei passaggi, era utilizzato quale alternativa al più importante Valico di Rabuiese.

Sul valico termina la linea 7 della Trieste Trasporti (azienda pubblica di trasporti che cura i collegamenti urbani e suburbani dell'ex provincia di Trieste) proveniente da Muggia. [3]

Storia modifica

Il valico è stato istituito nel 1954 quando, a seguito del Memorandum di Londra, l'Italia prese il controllo della Zona A del Territorio Libero di Trieste, mentre la Jugoslavia inglobò la Zona B. In base a tale accordo venne rettificato il confine nei pressi di Muggia, a favore della Jugoslavia, che portò all'apposizione del valico in località Lazzaretto, all'altezza dell'edificio denominato "Caravella". In precedenza la linea di divisione tra le due zone era posizionata tagliando Punta Grossa, ma venne ridefinita, portandola più a nord, a metà della baia di San Bartolomeo. L'apertura del valico fu fissata per il 26 ottobre.[4]

 
Vista del lato italiano del valico, nel 1991

Il valico era di I° categoria, ovvero poteva essere attraversato da qualsiasi persona dotata di un documento valido per l'espatrio, e non solo chi era dotato di lasciapassare, che consentiva il passaggio anche sui valichi di II° categoria. Il valico era sempre aperto.

Dal 1991 subentrò alla Jugoslavia la neoindipendente Slovenia. In occasione dell'entrata della Slovenia nell'accordo di Schengen, il 21 dicembre 2007, il passaggio al valico venne liberalizzato.

Dall'11 marzo 2020 le autorità slovene, al fine di prevenire un aumento del numero dei contagi da COVID-19, stante la situazione italiana, decidono di incrementare i controlli sanitari al confine, lasciando aperti solo i valichi più importanti. Il valico di San Bartolomeo è tra quelli che vengono temporaneamente chiusi,[5] fino al 15 giugno successivo.

Dal 29 marzo 2021 il valico viene nuovamente chiuso, per la recrudescenza dell'epidemia in Slovenia, dopo che nei giorni precedenti ne era già stata limitata l'apertura oraria.[6] Il 28 aprile successivo il valico viene riaperto.[7]

Note modifica

  1. ^ Silvia Stern, Già in completo abbandono il valico del Lazzaretto, in Il Piccolo, 4 gennaio 2008. URL consultato il 21 aprile 2020.
  2. ^ Muggia: Strada per Lazzaretto diventa comunale, su triesteprima.it, 27 aprile 2018. URL consultato il 21 aprile 2020.
  3. ^ Linea 7, su Trieste Trasporti. URL consultato il 27 aprile 2020.
  4. ^ Sulle case vuote del Muggesano l'ultima scritta: "Viva l'Italia", in Giornale di Trieste, 20 ottobre 1954, p. 4.
  5. ^ Covid-19, le regole per entrare in Slovenia. Controlli sanitari e certificazioni, su triesteallnews.it, 13 marzo 2020. URL consultato il 27 marzo 2020.
  6. ^ TRIESTE SLOVENIA: CHIUSI I CONFINI MINORI, SI PASSA SOLO CON IL TAMPONE, su telequattro.medianordest.it, 30 marzo 2021. URL consultato il 2 aprile 2021.
  7. ^ Slovenia: da domani non ci saranno più punti di controllo ai confini, su triesteprima.it, 27 aprile 2021. URL consultato il 29 aprile 2021.

Voci correlate modifica

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