Vevi

romanzo di Erica Lillegg

Vevi è un romanzo fantastico di narrativa per ragazzi della scrittrice austriaca Erica Lillegg. Pubblicato per la prima volta ad Amburgo nel 1955 con le illustrazioni della pittrice tedesca Dorothea Stefula (1914-1997), rappresenta il maggior successo della scrittrice assieme a Zolfanello. È stato pubblicato in Italia nel 1959 nella collana Il Martin Pescatore della Vallecchi, con la traduzione di Isa Costanzi. È stato tradotto in olandese nel 1956, in svedese e italiano nel 1959, in danese nel 1961 e in giapponese e ripubblicato in Italia nel 1991 da Salani Editore.

Vevi
AutoreErica Lillegg
1ª ed. originale1955
1ª ed. italiana1959
Genereromanzo
Sottogenereletteratura per ragazzi, letteratura fantastica
Lingua originaletedesco
AmbientazioneVienna, Parigi
ProtagonistiVevi
Altri personaggiChristian

Nel 2019, dopo la "riscoperta" delle opere di Erica Lillegg, è stato tratto dal romanzo un adattamento teatrale, con la regia di Bérénice Hebenstreit.

Trama modifica

Christian e Vevi sono due fratelli orfani che vivono a Vienna con la zia, una donna severissima solo nei confronti di Vevi, poiché Christian è molto prolifico nello studio, rappresentando il classico studente-modello. Il rapporto tra i due fratelli è ottimo, con Vevi che pone sempre domande a Christian, che nonostante la stranezza di queste domande cerca di dare sempre alla sorella delle risposte. Christian però deve partire per andare a studiare a Parigi e Vevi non è molto contenta di ciò, sapendo che soffrirà la mancanza del fratello. Nel frattempo a Vevi viene regalata una radice magica da Mamma topo, in segno di riconoscenza per aver salvato i suoi cuccioli da un serpente. Questa radice è in grado di prendere le sembianze di Vevi, così che ella possa scappare dai propri doveri, come lo studio, e dalla severità della zia e della nuova educatrice privata, la signora Grassona. Così Vevi decide di andare a Parigi per andare a trovare il fratello Christian, lasciando al suo posto la magica radice. Il modo in cui Vevi si dirige verso Parigi è particolare: usa una palla di cannone come mezzo di trasporto. Durante tutta la restante durata del romanzo si può assistere agli stranissimi incontri di cui Vevi è protagonista.

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