Le Vikariatsmünzen o Vikariatstaler (letteralmente "monete del vicariato" o "talleri del vicariato") furono dei particolari tipi di talleri coniati tra il XVI ed il XVIII secolo da alcuni principi elettori del Sacro Romano Impero (Palatinato, Sassonia e Baviera) durante la loro reggenza come vicari imperiali, cioè tra la morte di un imperatore e l'elezione del suo successore, per commemorare la loro reggenza dell'impero.

Federico Augusto II di Sassonia, Vikariatstaler del 1741, per la morte dell'imperatore Carlo VI. Si noti simbolicamente sul retro il trono imperiale vuoto a indicare lo status di sede vacante.

Le Vikariatsmünzen palatine e bavaresi si limitarono perlopiù all'emissione di alcuni ducati, talleri e mezzi talleri, mentre in Sassonia esse si spinsero anche a valori più piccoli fino al centesimo in rame. Dopo la morte dell'imperatore Leopoldo II del Sacro Romano Impero nel 1792, le ultime monete del vicariato furono coniate da Sassonia e Baviera.

Il progenitore di questa particolare tipologia di monete è considerato essere il Locumtenenstaler di Sassonia.

Bibliografia modifica

  • Friedrich Frh. v. Schrötter u. a. (Hrsg.): Wörterbuch der Münzkunde. W. de Gruyter, Berlin 1930 (2. unveränderte Auflage. ebenda 1970), p. 723.

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