Villa Petitot, ora Villa Anceschi, è un edificio in stile neoclassico situato in strada Madonnina Gigli 25 a Marore, piccola frazione di Parma; conserva al suo interno un raro teatrino settecentesco, progettato dall'architetto Ennemond Alexandre Petitot.[1]

Villa Petitot
Facciata
Localizzazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
RegioneEmilia-Romagna
LocalitàMarore
Indirizzostrada Madonnina Gigli 25
Coordinate44°46′20.56″N 10°21′34.8″E / 44.772378°N 10.359666°E44.772378; 10.359666
Informazioni generali
CondizioniIn uso
Stileneoclassico
Realizzazione
Proprietariofamiglia Anceschi

Storia modifica

La villa fu acquistata nella seconda metà del XVIII secolo dall'architetto di corte Ennemond Alexandre Petitot, che vi si ritirò in seguito alla caduta in disgrazia del primo ministro ducale Guillaume du Tillot nel 1771;[2] negli anni successivi il proprietario progettò e realizzò il giardino alla francese sul retro dell'edificio e il teatrino neoclassico interno,[3] ove si esibì privatamente fino al 1791 la piccola compagnia "Società Petitot", che riuniva fra gli attori il Petitot stesso.[4]

Nel 1800 l'architetto donò la villa e i suoi averi al nipote Ennemondo Alessandro Petitot de Mont-Louis,[2] che si era trasferito nell'edificio già da alcuni anni; alla morte nel 1825 del conte, eletto nel 1821 podestà di Marore, gli succedette il figlio Telesforo.[5]

La proprietà pervenne successivamente alla famiglia Anceschi, che verso la fine del XX secolo restaurò la struttura,[6] frazionata in appartamenti, e il teatrino privato, conservatosi nei secoli perfettamente integro.[1]

Descrizione modifica

Il parco si estende su una pianta pressoché rettangolare a sud di strada Madonnina Gigli, parallelamente alla quale si sviluppa la villa.

Villa modifica

 
Facciata

La villa si articola su una simmetrica pianta a C allungata.

L'asimmetrica facciata, interamente intonacata, si innalza su tre livelli ed è suddivisa in tre parti, corrispondenti al corpo centrale e alle ali laterali, di cui quella est più alta; nel mezzo si apre il portale d'accesso ad arco ribassato, delimitato da piedritti in laterizio e sormontato da frontone rettangolare bugnato; più in alto oltre la finestra del primo piano è collocato un orologio quadrato, mentre in sommità del tetto si staglia un piccolo campanile a vela con apertura ad arco ribassato.

Teatrino modifica

Un ambiente a pianta rettangolare all'interno del sottotetto conserva il teatrino settecentesco neoclassico, dotato di palcoscenico sopraelevato.[1]

La sala conserva gli arredi originari, comprendenti una serie di panche in legno e alcuni mobili a buffet alle pareti; delle tre finestre presenti, due si affacciano verso sud sul giardino della villa.[1]

Alle estremità del palcoscenico si elevano due pilastri in mattoni, mentre sui lati, sul fondo e sul soffitto sono presenti pannelli in legno interamente dipinti. Lo scenario è suddiviso in tre parti da una serie di colonne in finto marmo rosso di Verona, coronate da capitelli dorici, che proseguono anche sui fianchi; nel mezzo la porta, sormontata da un riquadro dipinto a chiaro-scuro con putti che giocano, si apre verso il fondale, affrescato a trompe-l'œil con un finto paesaggio, raffigurante in prospettiva centrale un viale di cipressi che si spinge verso la collina, ove si staglia un grande palazzo, sormontato da alcuni monti e, in sommità, un castello; i due pannelli laterali, rimovibili per consentire uno sguardo più aperto sul fondale, sono decorati in monocromo con due finte nicchie contenenti le statue di Apollo e di Minerva. Sui fianchi si aprono altre due porte, sovrastate da tondi con putti. A copertura, infine, è dipinto al centro un finto velario ovale dorato, retto da una serie di putti, seduti su una finta architettura decorata con una serie di medaglioni e un fregio di festoni in monocromo; nel mezzo si staglia una grossa ghirlanda di fiori, intrecciata a racemi e a una lira.[3][1]

Parco modifica

Il parco sul retro della villa riprende solo in parte il tracciato del giardino alla francese progettato dal Petitot, con vialetti affiancati da siepi geometriche di bosso;[1] all'impianto originario si aggiungono numerose alberature a boscaglia, che spezzano la rigorosa simmetria settecentesca.[6]

Note modifica

  1. ^ a b c d e f Le dimore storiche.
  2. ^ a b Petitot Ennemond-Alexandre, su parmaelasuastoria.it. URL consultato il 5 dicembre 2016 (archiviato dall'url originale il 22 dicembre 2016).
  3. ^ a b Teatrino di Villa Petitot - Parma, su bbcc.ibc.regione.emilia-romagna.it. URL consultato il 5 dicembre 2016.
  4. ^ Parma, Il Teatrino nella villa Petitot, su lacasadellamusica.it. URL consultato il 5 dicembre 2016.
  5. ^ Petitot de Mont Louis Ennemond-Alexandre, su parmaelasuastoria.it. URL consultato il 5 dicembre 2016 (archiviato dall'url originale il 22 dicembre 2016).
  6. ^ a b Petitot e i giardini, su servizi.comune.parma.it. URL consultato il 5 dicembre 2016 (archiviato dall'url originale il 30 novembre 2021).

Bibliografia modifica

  • Augusta Desideria Pozzi Serafini, Il Teatrino nella Villa Petitot a Marore (PDF), in Le dimore storiche, Anno VII, n. 2, Roma, Associazione Dimore Storiche Italiane, maggio-settembre 1991, p. 13. URL consultato il 5 dicembre 2016 (archiviato dall'url originale il 4 settembre 2018).

Voci correlate modifica

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