Villa del Priorato di Malta

Villa storica di Roma, sede del Sovrano Militare Ordine di Malta

La villa del Priorato di Malta o Villa Magistrale è un complesso di edifici con giardino situato a Roma, sull'Aventino. È la sede storica del Gran priorato di Roma dei cavalieri di Malta, oggi Sovrano militare ordine di Malta. È sede istituzionale dell'Ordine e del Gran Priore di Roma. Ospita l'ambasciata presso lo Stato italiano dell'Ordine, e gode del diritto di extraterritorialità dal 1869[1][2].

Villa del Priorato di Malta
Villa del priorato dei Cavalieri di Malta
(Roma)
Localizzazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
LocalitàRoma
IndirizzoPiazza dei Cavalieri di Malta
Coordinate41°53′00.6″N 12°28′38.93″E / 41.8835°N 12.47748°E41.8835; 12.47748
Informazioni generali
CondizioniIn uso
Costruzionesecolo XVIII
Stilebarocco
Usovisitabile il giardino e la chiesa, su richiesta, due volte la settimana
Realizzazione
ArchitettoGiovanni Battista Piranesi
(chiesa e giardini)
ProprietarioSovrano militare ordine di Malta

Storia modifica

Il sito, importante luogo strategico fino a tutto il medioevo posto a picco sull'emporio del Tevere e in vista dell'isola Tiberina, già nel X secolo era occupato da un monastero benedettino fortificato. Passò poi ai templari e, dopo la loro soppressione nel 1312, ai cavalieri ospitalieri che vi stabilirono il loro priorato. Il luogo molto probabilmente vide la nascita di Alberico di Roma, il figlio di Marozia alla famiglia della quale apparteneva il sito, forse per retaggio ereditario di Teodora sua madre da parte della dinastia ducale degli Stefaneschi, e capostipite dei futuri conti di Tuscolo consanguinei dei Crescenzi. Restauri radicali furono operati da priori dal XV al XVII secolo.[3]

 
Osservando dal buco della serratura del portone d'accesso è possibile vedere in perfetta prospettiva due Stati: l'Aventino, dove si trova la Villa a Roma, nello Stato italiano, poi lo Stato della Città del Vaticano con la cupola di San Pietro.
 
Ingresso alla villa
(Piranesi)

Nel 1765 il nipote del papa Clemente XIII, il cardinale Giovanni Battista Rezzonico, affidò a Giovanni Battista Piranesi la ristrutturazione dell'ingresso al priorato. Il risultato, unica opera architettonica dell'autore, fu la straordinaria piazzetta settecentesca, originale esempio a Roma di ambientazione urbanistica rococò, decorata con trofei di guerra che alludono alle imprese dei cavalieri di Malta e con gli stemmi dei Rezzonico, sulla quale si apre il portale d'ingresso alla villa.

La piazza è nota anche perché dal buco della serratura del portone d'ingresso è esattamente inquadrata, in fondo al giardino, la cupola di San Pietro.

Oggi l'area gode del diritto di extraterritorialità.

Chiesa di Santa Maria del Priorato modifica

  Lo stesso argomento in dettaglio: Chiesa di Santa Maria del Priorato (Roma).
 
Chiesa di Santa Maria del Priorato: il trono magistrale

La villa ha il suo centro ideale nella chiesa di Santa Maria del Priorato, interna al giardino, ugualmente ristrutturata dal Piranesi, che la decorò con stucchi elegantissimi. Il progetto iconografico, realizzato con grande cura e raffinatezza, ripete dappertutto - dalla piazza esterna alla chiesa agli arredi del giardino - elementi simbolici come il serpente, la nave, la croce, e poi armi ed emblemi militari che evocano la storia militare dell'Ordine di Malta. Il piccolo tempio ricorda all'esterno il modello architettonico di un tempio romano, mentre la decorazione interna integra la fantasia barocca e controriformista con le memorie classiche diffuse ovunque, a cominciare dal monumento funebre di Piranesi, nella seconda cappella di destra, raffigurato a figura intera, togato, con in mano dei fogli di disegni, appoggiato ad un'erma che reca incisi gli attrezzi dell'incisore e vagamente somigliante, nel volto, a Cicerone.[4][5]

Nella toponomastica romana modifica

La villa del Priorato non va confusa con villa Malta o villa delle Rose sul Pincio: quest'ultima, costruita nel XVI secolo dagli Orsini sul luogo di una piccola residenza di campagna detta La Vignola, prese il nome dal Balí de Breteuil, rappresentante dei Cavalieri di Malta a Roma, che l'abitò nella metà del Settecento[6]. È quest'ultima, con la sua torretta demolita nel 1878, la villa rappresentata nel dipinto di Frederic Leighton Villa Malta a Roma.

Note modifica

  1. ^ Gallavotti Cavallero-Montini, p. 10
  2. ^ Marrocco-Trischitta, p. 6
  3. ^ Montini, p. 22
  4. ^ Jatta, p. 39
  5. ^ Panza, p. 49
  6. ^ cfr. [1]

Bibliografia modifica

  • D. Gallavotti Cavallero-R.U. Montini, S. Maria in Aventino, Roma 1984.
  • B. Jatta (a cura di), Piranesi e l'Aventino, Milano 1998.
  • M.M. Marrocco Trischitta, Cavalieri di Malta, SMOM, Roma 1995.
  • R.U. Montini, Santa Maria del Priorato, Roma 1959.
  • P. Panza, La croce e la sfinge. Vita scellerata di Giovanni Battista Piranesi, Milano 2009.

Voci correlate modifica

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Collegamenti esterni modifica

Controllo di autoritàVIAF (EN238125176 · BAV 494/16308 · GND (DE4589777-3 · J9U (ENHE987007294525805171 · WorldCat Identities (ENviaf-238125176