Vincenzo Campi

pittore italiano

Vincenzo Campi (Cremona, 1536Cremona, 3 ottobre 1591) è stato un pittore italiano.

La Fruttivendola, 1580 (Milano, Pinacoteca di Brera).

Biografia modifica

 
Cristo inchiodato alla Croce (Museo della Certosa di Pavia),
 
Pescivendoli, 1579. Museo di La Roche-sur-Yon.

Vincenzo ebbe una carriera pittorica ambivalente, per la scelta di dipingere pale d'altare di impegnata sensibilità controriformata (erano gli anni della Lombardia di Carlo Borromeo) unita ad un imprevedibile lato buffonesco delle sue celebri scene di genere, abitate da popolani dai volti grotteschi e caricaturali e da donne procaci e ammiccanti, ispirate alla coeva pittura fiamminga e cariche di reconditi significati erotici. Queste opere incontrarono un certo successo tra i committenti, tra i quali va annoverato anche il ricco mecenate bavarese Hans Fugger (una serie di quadri di Vincenzo Campi, risalente al 1580-1581, è ancora oggi conservata al castello di Kirchheim) e si riallacciano in parte alle analoghe ricerche in senso naturalistico della pittura bolognese (Bartolomeo Passerotti e Annibale Carracci).

La sua carriera pittorica si svolse in particolare a Cremona, ma lasciò opere anche a Milano, Pavia e Busseto. Le prime opere documentate sono committenze per la decorazione del Duomo di Cremona: una Pietà nella sala del capitolo ed una serie di Profeti sulla navata. Successivamente, nel Cristo inchiodato alla croce della Certosa di Pavia, Vincenzo diede prova di sapersi calare perfettamente nell'atmosfera di solenne drammaticità richiesta agli artisti negli anni della controriforma, quando si sentiva l'esigenza di dare all'arte sacra sentimenti di forte pathos che ispirassero ai fedeli la meditazione e la preghiera.

 
San Matteo e l'angelo, Pavia, Chiesa di San Francesco.

Agli anni tra il 1586 e il 1589 risale la sua più importante opera milanese, dipinta in collaborazione con il fratello Antonio, la volta della chiesa di San Paolo Converso (Milano), dipinta con spettacolari prospettive a trompe l'oeil. Nel 1588 Vincenzo aveva invece dipinto il bellissimo San Matteo per la chiesa di San Francesco a Pavia, il cui realismo è stato letto dalla critica come un importante precedente per la pittura di Caravaggio.

Opere modifica

Bibliografia modifica

  • Mina Gregori, I Campi. Cultura artistica cremonese del 500, Milano, 1985.
  • Franco Paliaga, Vincenzo Campi, Soncino, 1997.
  • Marco Tanzi, I Campi, Milano, 2005, ISBN 88-7439-092-0.
  • Mario Marubbi, Natività a lume di notte, in Vittorio Sgarbi (a cura di), Gli occhi di Caravaggio. Gli anni della formazione da Venezia e Milano, Silvana editore, 2011, pp. 104=105, ISBN 9788836619870.

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