Vissi d'arte

aria per soprano contenuta nel secondo atto della Tosca di Puccini
Voce principale: Tosca (opera).

Vissi d'arte è un'aria per soprano del secondo atto dell'opera Tosca di Giacomo Puccini.

Il brano si inserisce nella coda al dialogo tra la cantante Floria Tosca e il Barone Scarpia, quando egli ricatta la donna chiedendole di concedersi a lui in cambio della liberazione del suo amato, il pittore Mario Cavaradossi, condannato a morte.

L'aria rappresenta una sorta di "a parte" all'interno del movimentato decorso degli eventi rappresentati, una parentesi di riflessione intima in cui la protagonista del dramma pucciniano, incredula dinnanzi alla propria sventurata storia d'amore, si rivolge direttamente a Dio, con un tono sì supplichevole, ma che cela anche una nota di severo rimprovero. Tosca, la cui vita si riassume in una dedizione totale all'arte e all'affetto umano (come ricordano i primi versi), non si capacita del motivo per cui la sua morigeratezza debba essere ripagata con il tormento più feroce.

Si tratta di una romanza di toccante intensità, tra le più celebri del melodramma italiano.

Il primo soprano a cantarla è stata Hariclea Darclée nel 1900. Tra gli altri grandi soprani che l'hanno cantata, sono da ricordare: Maria Callas, Claudia Muzio, Rosa Ponselle, Geraldine Farrar, Maria Jeritza, Lotte Lehmann, Maria Caniglia, Dusolina Giannini, Grace Moore, Stella Roman, Regina Resnik, Pia Tassinari, Elisabetta Barbato, Dorothy Kirsten, Licia Albanese, Renata Tebaldi, Anita Cerquetti, Magda Olivero, Zinka Milanov, Margherita Roberti, Gabriella Tucci, Raina Kabaivanska, Régine Crespin, Birgit Nilsson, Grace Bumbry, Shirley Verrett, Renata Scotto, Hildegard Behrens, Maria Guleghina, Ghena Dimitrova, Anna Tomowa-Sintow, Carol Vaness, Catherine Malfitano, Karita Mattila e Daniela Dessì.

Libretto modifica

Vissi d'arte, vissi d'amore,
non feci mai male ad anima viva!
Con man furtiva
quante miserie conobbi, aiutai.
Sempre con fe' sincera,
la mia preghiera
ai santi tabernacoli salì.
Sempre con fe' sincera
diedi fiori agli altar.
Nell'ora del dolore
perché, perché Signore,
perché me ne rimuneri così?
Diedi gioielli
della Madonna al manto,
e diedi il canto
agli astri, al ciel, che ne ridean più belli.
Nell'ora del dolore,
perché, perché Signore,
perché me ne rimuneri così?

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