Vodafone Italia

società italiana di telecomunicazioni

Vodafone Italia S.p.A. è un'azienda di telecomunicazioni italiana che fa parte del gruppo britannico Vodafone Group Plc[2]. È considerato il secondo operatore telefonico in Italia, preceduto da TIM e seguito da Wind Tre.

Vodafone Italia
Logo
Logo
Vodafone Village in Via Lorenteggio 240, Milano
StatoItalia Italia
Forma societariaSocietà per azioni
Fondazione1994 a Ivrea
Fondata da
Sede principaleMilano e Ivrea
GruppoVodafone
ControllateVEI
Persone chiave
SettoreTelecomunicazioni
ProdottiTelefonia mobile, telefonia fissa, ISP
Fatturato5,882 miliardi [1] (2019)
Dipendenti6.536[1] (2019)
Slogan«Together we can»
Sito webwww.vodafone.it/

La società Vodafone Gestioni S.p.A. ha sede legale a Milano, ma la sede amministrativa e gestionale si trova a Ivrea[3].

Da giugno 2016 è il principale fornitore di connettività alla pubblica amministrazione italiana, dopo essersi aggiudicata la gara Consip del sistema pubblico di connettività[4][5].

Omnitel Pronto Italia S.p.A., dopo l'acquisizione da parte di Vodafone, il 1º giugno 2002 divenne Vodafone Omnitel S.p.A.[6]. Nel dicembre dello stesso anno Vodafone Omnitel N.V. ha trasferito la sede legale nei Paesi Bassi[7]; nel 2013 la denominazione societaria divenne Vodafone Omnitel B.V., per assumere infine il nome attuale nel novembre 2015 e trasferire nuovamente la sede legale in Italia[8].

È membro dell'Istituto europeo per le norme di telecomunicazione (ETSI).[9]

StoriaModifica

OmnitelModifica

L'azienda nasce nel 1994 come Omnitel Pronto Italia, grazie a un accordo tra Omnitel Sistemi Radiocellulari Italiani (fondata il 19 giugno 1990 da Olivetti, Lehman Brothers, Bell Atlantic e Telia) e Pronto Italia (fondata nel 1992 da Zignago Vetro, AirTouch, Mannesmann, Banca di Roma, Arca merchant, Comeba, Ersel, ERG, Urmet TLC, Spal TLC, Site, Ponti Radio e Fergia). Tali aziende si erano inizialmente presentate separatamente alla gara indetta per la concessione della seconda licenza mobile GSM, per poi decidere di accedervi come concorrente unico.

Il 28 marzo 1994, con un'offerta di 750 miliardi di lire, Omnitel si aggiudica la concessione per 15 anni del servizio radiomobile GSM in Italia. [10][11] A partire dall'aprile successivo, inizia la costruzione della seconda rete privata italiana GSM 900, dopo quella della SIP[12].

Il 30 novembre dello stesso anno viene approvata la convenzione con il Ministero delle poste e delle telecomunicazioni per l'espletamento del servizio pubblico radiomobile GSM con il DPR 2 dicembre 1994[13]. Questa convenzione prevedeva che Omnitel arrivasse a coprire il 40% del territorio nazionale e tutti i capoluoghi di regione entro 18 mesi, al 70% del territorio e al 90% della popolazione entro cinque anni. Al nuovo operatore vennero assegnati i prefissi telefonici 0347, 0348, 0349. Venne infine stabilito che la società corrispondesse allo Stato, a titolo di canone, un importo non inferiore a 163 miliardi di lire tra il 1994 e il 1999[13].

Il 7 dicembre 1995 l'azienda lancia i suoi servizi di telefonia mobile nel Paese (con una copertura GSM pari al 40% del territorio nazionale, come richiesto dal bando di gara)[11].

Alla fine del 1996, la rete GSM arriva a coprire il 60% del territorio nazionale e l'85% della popolazione[11]. Nel 1997 il numero dei clienti passa da 54.000 a due milioni[14]. Nell'anno successivo il fatturato ammonta a 4.464 miliardi di lire con un utile netto di 781 miliardi e 5.553 dipendenti[15]. Sempre nel 1998, in ottica di sviluppo e crescita, Omnitel lancia il programma Omni-One[14], divenuto Vodafone One in seguito al cambio del marchio e successivamente modificato in Vodafone You nel 2011[16], rinnovatosi completamente nel 2013 e infine chiuso nel 2015[17].

Nel febbraio 1999 Olivetti, in preparazione per l'acquisizione di Telecom Italia, aveva provveduto alla cessione delle sue partecipazioni in Omnitel e Infostrada, detenute tramite la holding OliMan, a Mannesmann, già socia della holding e di Olivetti[18][19].

Il 28 ottobre 1999 Omnitel supera i nove milioni di clienti[20] e il 30 giugno lancia per la prima volta contenuti in formato WAP messi a disposizione tramite il portale Omnitel 2000[21]. L'8 maggio 2000 l'azienda attiva il servizio clienti 190 fai da te online[22].

Nel 2000 Vodafone AirTouch e il gruppo tedesco Mannesmann concordano di procedere a una fusione; pertanto, anche le quote in Omnitel divengono parte della nuova realtà[23]. Il restante 23% rimaneva controllato da Verizon (ex Bell Atlantic)[24].

Da Omnitel a VodafoneModifica

A gennaio 2001 Omnitel diviene quindi Omnitel Vodafone e poi Vodafone Omnitel. Inizia così il cambio del marchio, con la progressiva dismissione del brand Omnitel che si concluderà nel 2003, quando il marchio della società diverrà soltanto Vodafone[25].

Il 4 aprile 2002 nasce la Fondazione Vodafone Italia per perseguire fini di solidarietà sociale[26][27] mentre il 24 ottobre dello stesso anno il gruppo Vodafone lancia Vodafone live! in cinque Paesi, tra cui l'Italia, ossia un portale WAP dedicato ai servizi d'informazione e intrattenimento. Contemporaneamente, vengono presentati i servizi di messaggistica MMS e altri servizi a valore aggiunto basati sul protocollo di trasferimento dati GPRS, in preparazione al lancio del 3G[28].

Nel 2004 Vodafone introduce i servizi UMTS (3G), fruibili dapprima esclusivamente da PC (e solo successivamente anche da telefono[14]) e ha esteso il servizio Vodafone Live! anche agli appositi smartphone UMTS. Nel maggio dello stesso anno la rete UMTS di Vodafone copriva il 30% della popolazione con 140 città[29].

Nel novembre 2005 l'azienda lancia in Italia la linea di telefoni Vodafone Simply in collaborazione con Sagem[30] e nello stesso anno effettua la prima connessione HSDPA sulla sua rete[14]. L'anno successivo ne avvia la commercializzazione con velocità in download di 1,8 Mbps e in upload di 384 kbps e la rende disponibile anche su computer tramite modem[31].

Il 29 settembre 2006 Vodafone annuncia il suo primo cellulare, il Vodafone 710, prodotto in collaborazione con Huawei e con tecnologia UMTS[32]. Nell'ottobre dello stesso anno, l'azienda lancia un servizio che permette di associare al numero mobile Vodafone un nuovo numero fisso geografico nativo Vodafone oppure un numero preesistente con portabilità[33].

Nel gennaio 2007 Vodafone annuncia di aver deciso di accettare l'ingresso di operatori virtuali (MVNO) nella sua rete telefonica. L'accettazione di operatori virtuali permette alla società di chiudere l'istruttoria che l'Antitrust stava svolgendo da due anni contro Vodafone, Wind e TIM per abuso di posizione dominante e turbativa della concorrenza[34]. Nel mese di aprile 2007, infatti, la compagnia sigla tre accordi, con Poste Italiane, Carrefour (UNO Mobile) e BT Italia, per la creazione di tre operatori mobili virtuali che utilizzano la sua rete.[35]

Nell'ottobre 2007 l'azienda acquista le filiali spagnole e italiane di Tele2 per 775 milioni di euro[36]. Il 4 gennaio 2010 il marchio Tele2 Italia viene abbandonato, diventando TeleTu[37].

Nel gennaio 2008 Paolo Bertoluzzo, precedentemente direttore generale, diventa amministratore delegato dell'azienda[38] e nell'agosto 2013 viene invece nominato numero due del gruppo Vodafone[39], carica che ha lasciato nel 2016[40]. Sempre nel 2008, nel mese di luglio, Vittorio Colao, in precedenza direttore generale di Omnitel e responsabile di Vodafone per i Paesi del sud Europa[41], viene nominato AD dell'intero gruppo telefonico britannico, per poi lasciare la carica nel 2018[42], quando Pietro Guindani ha assunto la carica di presidente di Vodafone Italia[43].

Il 26 maggio 2008 Vodafone annuncia il suo servizio di rete fissa ADSL e Vodafone Station, un modem-router prodotto da Huawei, dotato di Wi-Fi e supporto VoIP, capace di connettersi a Internet sia tramite ADSL sia attraverso l'apposita Vodafone Key (inclusa e utilizzabile anche su computer portatili) in modalità UMTS[44][45].

Il 17 aprile 2010 l'azienda lancia l'app My 190 per gestire contatori e traffico telefonico[46], raggiungendo un milione di download nel gennaio 2012[47].

Il 18 aprile 2011 Vodafone annuncia per prima la nuova generazione DC-HSPA+ a 42,2 Mbit/s[48].

Durante la gara 4G LTE del 30 agosto 2011, l'azienda si aggiudica le frequenze su banda 800 MHz, 1800 MHz e 2600 MHz[49].

A fine 2011 Vodafone lancia la carta prepagata Vodafone Smart Pass (in collaborazione con CartaSì)[14][50], servizio interrotto a dicembre 2017[51]. Nel 2014 viene lanciato Vodafone Wallet per transazioni di pagamento direttamente con smartphone tramite Smart Pass[52].

Il 12 giugno 2012 viene inaugurato Vodafone Village, il nuovo quartier generale eco-tecnologico di Vodafone Italia che ospita i circa 3.000 dipendenti dell'azienda presenti a Milano[53].

Il 30 ottobre 2012 c'è il primo lancio nazionale (a Roma e a Milano) della rete 4G LTE a 100 Mbit/s[54].

Nel 2013 avviene il lancio della prima linea in fibra ottica di Vodafone in modalità FTTH a Milano (grazie alla partnership con Metroweb), con una velocità di 100 Mbit/s in download e 20 Mbit/s in upload[55].

Nello stesso anno, c'è il lancio della prima linea in fibra ottica (VULA) di Vodafone, in modalità FTTC, in 18 comuni, con velocità di 30 Mbit/s in download e 3 Mbit/s in upload[56].

Il 12 novembre 2013 Vodafone Italia annuncia un piano d'investimento da 3,6 miliardi in 2 anni per lo sviluppo della rete mobile e fissa[57].

A fine 2013, il gruppo decide di uscire dal mercato statunitense, cedendo la sua quota del 45% nella joint venture che aveva con Verizon alla Verizon stessa per 130 miliardi di dollari, in un accordo conclusosi nel primo trimestre del 2014. Parte dell'accordo ha previsto l'acquisizione del 23% che Verizon aveva in Vodafone Italia da parte del gruppo Vodafone. Vodafone Italia diventa così interamente del gruppo Vodafone[24].

Nel gennaio 2014 viene nominato come amministratore delegato Aldo Bisio, il quale precedentemente era group managing director e group CEO di Ariston Thermo Group.[58]

L'8 agosto 2014 Vodafone finalizza l'acquisizione di Cobra Automotive Technologies per 145 milioni di euro: nasce così Vodafone Automotive[59].

Dal settembre 2014 avviene la costruzione di una rete fissa proprietaria in fibra ottica (SLU) in modalità FTTC, portando a una media d'installazione di 900 cabinet al mese nel territorio nazionale[60].

Nel dicembre 2014 viene lanciata la rete 4G+ in 80 città italiane, con velocità fino a 225 Mbit/s, grazie all'utilizzo della carrier aggregation 1800 MHz + 2600 MHz[61].

Nel 2015 inizia le sperimentazioni per il servizio VoLTE su rete 4G[62], per poi lanciarlo come prima in Italia con la denominazione commerciale di Power Voice[63][64].

Il 28 aprile 2015 Vodafone Italia risulta tra gli aggiudicatari della gara Consip per il Sistema pubblico di connettività (SPC), cioè il sistema di connessione Internet e Intranet della pubblica amministrazione italiana[65].

Il 29 maggio 2015 viene effettuato il lancio di Vodafone Wi-Fi Community, il servizio di condivisione di rete Wi-Fi tra clienti Vodafone di rete fissa (e partner FON all'estero), primo servizio su scala nazionale[66].

Il 10 settembre 2015 Vodafone risulta aggiudicataria di un lotto da 20 MHz su banda L (1,5 GHz) al costo di quasi 232 milioni di euro per il potenziamento del downlink su rete mobile[67].

Nell'aprile 2016 viene avviato l'upgrade nella linea in fibra ottica (FTTC VULA) fino a 100 Mbit/s[68].

Il 4 ottobre 2016 Vodafone lancia in otto comuni industriali la connettività FTTE garantendo da un minimo di 1 Gbit/s simmetrico fino a un massimo di 10 Gbit/s simmetrico[69].

L'11 aprile 2017 Vodafone avvia il programma fedeltà Vodafone Happy[70].

Nel maggio 2017 lancia la rete 4.5G con velocità fino a 800 Mbit/s a Firenze, Milano e Palermo[71].

Il 6 ottobre 2017 Vodafone rinnova il logo, il brand, lo slogan, la grafica e gli spot[72][73]. Sempre nell'ottobre 2017 viene annunciato un piano d'investimenti da oltre dieci milioni di euro per portare la tecnologia di rete Narrowband IoT in tutta Italia[74] e ha realizzato la prima connessione dati 5G in Italia, raggiungendo la velocità massima di 2,7 gigabit al secondo[75].

Il 7 novembre 2017 Vodafone annuncia una serie di prodotti IoT introducendo il marchio commerciale V by Vodafone[76].

Il 23 gennaio 2017 crea la società VEI (Vodafone Enabler Italia)#[77] in qualità di unico azionista, per gestire l'operatore virtuale ho-mobile, lanciato commercialmente il 22 giugno 2018[78][79][80].

Il 5 giugno 2019 Vodafone Italia avvia il proprio servizio commerciale con tecnologia 5G, limitatamente ad alcune aree di Bologna, Milano, Napoli, Roma e Torino[81].

Alla fine di febbraio 2021 Vodafone dismette la propria rete 3G nell'intento di potenziare la rete 4G[82][83][84].

A luglio 2021, viene lanciato un nuovo profilo GPON su rete Open Fiber con velocità di 2,5 Gbit/s in download e 500 Mbit/s in upload.

Identità aziendaleModifica

Identità aziendale, loghi e tag-line utilizzati dall'azienda nel corso degli anni:

Periodo Logo Slogan Note
1994-2001   «Vi diamo ascolto»
«Vi diamo ascolto. Dateci voce»
«Quello che facciamo oggi, tutti lo faranno domani»
«Persone in grado di cambiare il mondo»
[85][86][87][88][89][90][91][92][93][94][95][96]
2001-2002   «Idee in grado di cambiare il mondo»
2002-2003   «How are you?»
2003-2007   «Tutto intorno a te»
«Life Is Now»
2007-2017  
«Power To You»
Dal 2017   «Il futuro è straordinario. Ready?»
«Together we can»

Spot televisiviModifica

A partire dal 1999, prima per Omnitel e poi nei primi anni di Vodafone Italia, la principale testimonial dell'azienda è stata la modella australiana Megan Gale[97]. Nel 2015 viene ingaggiato Bruce Willis, sostituito nel 2017 da Patrick Dempsey[98].

Rete e coperturaModifica

Rete mobileModifica

Copertura rete mobile
Rete Velocità massima Copertura Sistema Aggiornamento
Download Upload Comuni Popolazione (%) Tecnologia Frequenze utilizzate
2G 100% GSM / GPRS / EDGE 900 MHz
1800 MHz
Ottobre 2022
4G 150 Mbit/s 50 Mbit/s 7.904 100% LTE 700 MHz

800 MHz

900 MHz
1500 MHz
1800 MHz
2100 MHz
2600 MHz

Dicembre 2022[99]
225 Mbit/s 7.700 LTE Advanced
4.5G 550 Mbit/s 75 Mbit/s 1 Quad-Carrier 256QAM maggio 2022
1 Gbit/s 39
5G 2,0 Gbit/s 70

Tecnologia Single-RANModifica

La quasi totalità dei siti Vodafone sono stati predisposti alla tecnologia "Single-RAN", costituita da un unico apparato in grado di gestire il traffico dei due sistemi 2G e 4G, attraverso l'utilizzo di moduli di base comuni e specifiche schede[100].

Condivisione dei sitiModifica

Nell'ambito degli accordi quadro di condivisione dei siti stipulati tra Vodafone Italia e gli altri operatori telefonici (TIM, Wind Tre, Iliad) al 31/03/2017 sono stati condivisi 12.834 siti (pari al 60% dei siti fisici totali)[100].

Rete fissaModifica

Il servizio "Numero Fisso" su rete mobile, ovvero la possibilità di attivare o fare richiesta di portabilità (GNP) di un numero fisso verso una SIM di tipo voce[33], fu lanciato nel 2006. Nel 2008 invece Vodafone avvia il servizio di rete fissa vero e proprio su rete ADSL e VoIP[44], sia in rete bitstream (wholesale) con connessione fino a 10 Mbit/s sia su rete propria (fino alla centrale) in ULL con connessione fino a 20 Mbit/s, incominciando nel 2014 il servizio FTTH su wholesale di Metroweb a Milano[55] (con connessione fino a 100 Mbit/s in download e 20 Mbit/s in upload) e in FTTC su wholesale di TIM in altri 28 comuni[56] (con connessione fino a 30 Mbit/s in download e 3 Mbit/s in upload).

A partire da settembre 2014, Vodafone ha avviato la costruzione di una rete in fibra ottica indipendente (SLU), basata sull'architettura FTTC[101].

Nello specifico Vodafone conta la seguente copertura[102]:

Tecnologia Velocità massima Copertura Tipologia Aggiornamento
Download Upload
ADSL 20 Mbit/s 1 Mbit/s WLR
ADSL2+ ULL
FTTC
(E-VDSL)
200 Mbit/s 20 Mbit/s 5672 comuni VULA maggio 2022
FTTC
(VDSL2)
100 Mbit/s 20 Mbit/s 102 comuni SLU novembre 2018
FTTH
(Fibra ottica)
2,5 Gbit/s 500 Mbit/s 200 comuni (con Open Fiber) GPON maggio 2022

Con oltre 1.255 siti ULL (di cui oltre 326 siti predisposti anche in SLU con oltre 19.000 ONU proprietari e allacciati in rete primaria proprietaria)[103].

Il sistema di rete fissa di Vodafone ItaliaModifica

ADSL Wholesale (20 Mbit/s)
Il sistema Wholesale necessita, da parte di Vodafone, l'acquisto (all'ingrosso) della connettività necessaria direttamente dall'operatore proprietario (TIM).
In questo caso, la gestione dell'intera rete telefonica resta sempre sotto il controllo dell'operatore proprietario dell'infrastruttura che ne stabilirà caratteristiche, funzionalità e assistenza tecnica.
 
ADSL2+ ULL (20 Mbit/s)
Il sistema ULL prevede l'allestimento in centrale (all'interno di una sala OLO dedicata ai provider alternativi) di una propria infrastruttura fisica (DSLAM), il doppino in rame fino all'utente (ultimo miglio) viene preso in affitto.
 
VDSL2 FTTC - VULA (30 Mbit/s - 50 Mbit/s - 100 Mbit/s - 200 Mbit/s)
Il wholesale in FTTC prevede l'acquisto (all'ingrosso) delle infrastrutture necessarie direttamente dall'operatore proprietario (TIM), al fine di poter fornire una connettività in fibra ottica (FTTC).
 
VDSL2 FTTC - SLU (100 Mbit/s)
Nel sistema SLU l'infrastruttura dell'operatore arriva fino a un mini DSLAM proprietario installato nel cabinet più prossimo all'utente.
 
FIBRA FTTH - GPON (300 Mbit/s - 500 Mbit/s - 1 Gbit/s - 2,5 Gbit/s)
Il sistema FTTH è fibra ottica fino all'unità abitativa. Vodafone utilizza di Open Fiber[104] solo ed esclusivamente il collegamento passivo che parte dalla centrale fino alla distribuzione nelle unità immobiliari.
 

OnorificenzeModifica

  Attestato e medaglia di bronzo dorata di eccellenza di I classe di pubblica benemerenza del Dipartimento della Protezione civile
«Per la partecipazione all'evento sismico del 6 aprile 2009 in Abruzzo, in ragione dello straordinario contributo reso con l'impiego di risorse umane e strumentali per il superamento dell'emergenza.»
— D.P.C.M. 11 ottobre 2010, ai sensi dell'art.5, comma 5, del D.P.C.M. 19 dicembre 2008.

Fondazione Vodafone ItaliaModifica

La Fondazione Vodafone Italia è una fondazione d’impresa italiana del gruppo Vodafone Italia[105].

Viene fondata nel 2002 e si dedica a attività di servizio e solidarietà con particolare attenzione alle situazioni di disagio.

La fondazione è regolata da uno statuto. L'organizzazione, caratterizzata da un organo di gestione ,di controllo e di consulenza scientifica, è gestita dal consiglio di amministrazione con a capo il presidente che ha funzioni di rappresentanza legale, di coordinamento e di osservazione dell'andamento gestionale. Il segretario generale ha il compito di gestire il funzionamento della fondazione e coordinare il personale. Le persone che fanno parte del consiglio di amministrazione della Fondazione Vodafone Italia sono elette da Vodafone Italia, mentre i giudizi e le scelte sono affidate anche al comitato scientifico.

La Fondazione Vodafone Italia svolge attività nel territorio nazionale ed effettua anche interventi di rilievo internazionale. Assegna contributi a iniziative e progetti stipulando convenzioni con enti pubblici e privati per progetti di realizzazioni e finanziamenti ad attività. Contribuisce all'integrazione sociale evitando l'abbandono delle persone povere e immigrate. Sviluppa progetti sportivi, attività ludico-educative e musicali.

Nel 2017 ha dato una svolta decisiva nell’evoluzione del progetto educativo Confini, pensato per sensibilizzare gli studenti sul tema dell’immigrazione.

NoteModifica

  1. ^ a b Copia archiviata (PDF), su media.corporate-ir.net. URL consultato il 16 maggio 2020 (archiviato il 10 gennaio 2020).
  2. ^ Chi siamo, su vodafone.it. URL consultato il 14 settembre 2021.
  3. ^ Informazioni societarie, su vodafone.it. URL consultato il 9 dicembre 2019 (archiviato il 2 dicembre 2019).
  4. ^ Contratti SPC e S-Ripa: istruzioni per l'uso - Consip, su consip.it. URL consultato il 7 novembre 2016 (archiviato dall'url originale il 22 ottobre 2016).
  5. ^ Redazione BitMAT, Consip e AgID: sottoscritti i contratti per la connettività e aggiudicati i primi due lotti della gara per i servizi cloud - BitMat, in BitMat, 25 maggio 2016. URL consultato il 7 novembre 2016 (archiviato il 15 agosto 2016).
  6. ^ Omnitel aumenta i ricavi del 25% e cambia nome in Omnitel Vodafone, la Repubblica, 28 maggio 2002. URL consultato l'11 aprile 2016 (archiviato il 25 aprile 2016).
  7. ^ Maria Teresa Della Mura, La riorganizzazione di Vodafone Omnitel, su 01net.it, 01net, 11 luglio 2002. URL consultato il 12 aprile 2016 (archiviato il 25 aprile 2016).
  8. ^ Vodafone, la sede legale torna in Italia. E dal nome scompare Omnitel..., su mondo3.com, 22 novembre 2015. URL consultato l'11 aprile 2016 (archiviato il 19 aprile 2016).
  9. ^ (EN) List of All ETSI Full Members - ETSI Associate Members - Observers - Counsellors
  10. ^ TELEFONINI, HA VINTO LA OLIVETTI, su Archivio - la Repubblica.it, 29 marzo 1994. URL consultato il 25 dicembre 2019 (archiviato il 25 dicembre 2019).
  11. ^ a b c Omnitel, su borto.net. URL consultato il 25 dicembre 2019 (archiviato il 1º dicembre 2019).
  12. ^ 640 in rete al servizio del cellulare, in Corriere della Sera, 22 dicembre 1995 (archiviato dall'url originale il 17 ottobre 2015).
  13. ^ a b Decreto del Presidente della Repubblica 2 dicembre 1994 Approvazione della convenzione stipulata tra il Ministero delle poste e delle telecomunicazioni e la Omnitel Pronto Italia S.p.a. per l'espletamento del servizio pubblico radiomobile di comunicazione con il sistema in tecnica numerica denominato GSM, su interlex.it, 2 dicembre 1994. URL consultato il 25 dicembre 2019 (archiviato il 1º ottobre 2017).
  14. ^ a b c d e La nostra storia - Vodafone Italia, su vodafone.it. URL consultato il 25 dicembre 2019 (archiviato il 24 novembre 2019).
  15. ^ C.d.A. OMNITEL APPROVA IL BILANCIO '98: 4.464 MILIARDI DI FATTURATO, EBITDA DI 1.473 MILIARDI, 781 MILIARDI DI UTILE NETTO NEL '99 SERVIZI WAP, SATELLITARE E SPERIMENTAZIONE UMTS (PDF), su Vodafone, 19 marzo 1999. URL consultato il 25 dicembre 2019 (archiviato il 25 dicembre 2019).
  16. ^ Vodafone One diventa Vodafone YOU: scopri i tanti vantaggi del nuovo programma fedeltà di Vodafone, su community.vodafone.it, 22 settembre 2011. URL consultato il 25 dicembre 2019 (archiviato il 25 dicembre 2019).
  17. ^ Chiusura programma Vodafone You: ultimo premio aprile 2015, su Mondo3, 1º aprile 2015. URL consultato il 25 dicembre 2019 (archiviato il 25 dicembre 2019).
  18. ^ TLC: NASCE OLIMAN, HOLDING OLIVETTI-MANNESMANN, su AdnKronos, 12 dicembre 1997. URL consultato il 25 dicembre 2019 (archiviato il 25 dicembre 2019).
  19. ^ Omnitel, vendita con giallo - la Repubblica.it, su Archivio - la Repubblica.it, 24 febbraio 1999. URL consultato il 25 dicembre 2019 (archiviato il 25 dicembre 2019).
  20. ^ Omnitel supera 9 milioni di clienti - la Repubblica.it, su Archivio - la Repubblica.it, 28 ottobre 1999. URL consultato il 25 dicembre 2019 (archiviato il 25 dicembre 2019).
  21. ^ OMNITEL 2000. INIZIATA LA PRIMA FASE DEL SERVIZIO (PDF), su Vodafone, 30 giugno 1999. URL consultato il 25 dicembre 2019 (archiviato il 25 dicembre 2019).
  22. ^ E Omnitel lancia il 190 on line, su laRepubblica.it, 8 maggio 2000. URL consultato il 25 dicembre 2019 (archiviato il 25 dicembre 2019).
  23. ^ Accordo concluso fra Vodafone e Mannesmann, su telefonino.net. URL consultato il 25 dicembre 2019.
  24. ^ a b Vodafone cede Verizon per 130 mld e si compra tutta Vodafone Italia, su Repubblica.it, 2 settembre 2013. URL consultato il 25 dicembre 2019 (archiviato il 25 dicembre 2019).
  25. ^ Marchio Omnitel addio Da domani solo Vodafone, su La Repubblica - economia, 12 maggio 2003. URL consultato il 25 dicembre 2019 (archiviato il 25 dicembre 2019).
  26. ^ Fond of LIFE - Attività di Fondazione Vodafone Italia (PDF), su Fondazione Vodafone Italia, dicembre 2014. URL consultato il 25 dicembre 2019 (archiviato il 15 giugno 2015).
  27. ^ Fondazione Vodafone Italia, su vodafone.it. URL consultato il 3 ottobre 2021.
  28. ^ IL PRIMO AMBIENTE MULTIMEDIALE EUROPEO SUI CELLULARI DEL GRUPPO VODAFONE IMMAGINI, SUONI, COLORI, IN UN UNICO CONTENITORE (PDF), su Vodafone, 24 ottobre 2002. URL consultato il 25 dicembre 2019 (archiviato il 25 dicembre 2019).
  29. ^ Maria Teresa Della Mura, Umts: parte anche Vodafone, su 01net, 26 maggio 2004. URL consultato il 25 dicembre 2019 (archiviato il 25 dicembre 2019).
  30. ^ Vodafone Simply: 3 Sagem semplici semplici - Massimo Cavazzini, su maxkava.com, 11 novembre 2005. URL consultato il 25 dicembre 2019 (archiviato il 25 dicembre 2019).
  31. ^ Vodafone: HSDPA is now, su Punto Informatico, 12 giugno 2006. URL consultato il 25 dicembre 2019.
  32. ^ Vodafone lancia il suo primo cellulare da produttore, su telefonino.net, 29 settembre 2006. URL consultato il 25 dicembre 2019.
  33. ^ a b Numero fisso Vodafone, su Mobileblog.it, 23 ottobre 2006. URL consultato il 25 dicembre 2019 (archiviato il 25 dicembre 2019).
  34. ^ Vodafone decide: cercasi operatore virtuale, in Punto Informatico, 30 gennaio 2007 (archiviato dall'url originale l'11 novembre 2007).
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