Vujadin Boškov

allenatore di calcio e calciatore serbo

Vujadin Boškov (in serbo Вујадин Бошков?, IPA: [ʋuˈjadin ˈboʃkoʋ]; Begeč, 16 maggio 1931Novi Sad, 27 aprile 2014) è stato un allenatore di calcio e calciatore jugoslavo, di ruolo centrocampista.

Vujadin Boškov
Boškov allenatore del Feyenoord, 1976
Nazionalità Bandiera della Jugoslavia Jugoslavia
Bandiera della Jugoslavia Jugoslavia (dal 1992)
Calcio
Ruolo Allenatore (ex centrocampista)
Termine carriera 1964 - giocatore
2000 - allenatore
Carriera
Giovanili
1946-1950Sloga Novi Sad
Squadre di club1
1950-1960Vojvodina185 (15)
1961-1962Sampdoria13 (0)
1962-1964Young Fellows14 (4)
Nazionale
1951-1958Bandiera della Jugoslavia Jugoslavia57 (0)
Carriera da allenatore
1962-1964Young Fellows
1964-1971Vojvodina
1971-1973Bandiera della Jugoslavia Jugoslavia
1974-1976Den Haag
1976-1978Feyenoord
1978-1979Real Saragozza
1979-1982Real Madrid
1982-1984Sporting Gijón
1984-1986AscoliD.T.[1]
1986-1992SampdoriaD.T.[2]
1992-1993RomaD.T.[2]
1994-1996NapoliD.T.[3]
1996-1997Servette
1997-1998Sampdoria
1998-1999Perugia
1999-2000Bandiera della Jugoslavia Jugoslavia
Palmarès
 Olimpiadi
Argento Helsinki 1952
1 I due numeri indicano le presenze e le reti segnate, per le sole partite di campionato.
Il simbolo → indica un trasferimento in prestito.
Statistiche aggiornate al 27 aprile 2020

Biografia modifica

"Rigore è quando arbitro fischia."

«Zio Vuja si divertiva a far largo uso di ironia, merce rara nel calcio di oggi, ma era un maestro di sport e si trasformava in battutista per smorzare le tensioni.»

Vujadin Boškov nacque il 16 maggio 1931 a Begeč, villaggio a una quindicina di chilometri da Novi Sad, nella provincia di Voivodina, all'epoca parte della Jugoslavia (oggi parte della Serbia). Aveva un fratello maggiore di nome Alexandre, morto diciassettenne nel 1943 per meningite.[4] Nel 1955 si sposò con Yelena[5], intellettuale, giornalista e studiosa di notevole caratura,[6] alla quale rimase legato per tutta la vita;[7] nel 1957 la coppia ebbe una figlia, Aleksandra.[7] Si laureò in storia a Novi Sad ed era appassionato anche di geografia e politica.[6][7]

Durante la sua carriera si distinse per le frasi sintetiche, ironiche e a volte lapalissiane che spesso pronunciava quando appariva in pubblico, aforismi entrati nella cultura generale del mondo calcistico soprattutto italiano, a volte come veri e propri tormentoni.[8][9][10]

Morì il 27 aprile 2014, all'età di 82 anni, dopo una lunga malattia,[8][11] una forma molto aggressiva di Alzheimer.[7] In suo onore è stato istituito dalla Sampdoria il "Trofeo Vujadin Boškov".[12]

Caratteristiche tecniche modifica

Giocatore modifica

Era un centrocampista organizzatore di gioco, che giocava come mezzala o mediano. I suoi modelli erano l'ungherese Nándor Hidegkuti e il brasiliano Didi.[4]

Allenatore modifica

In panchina, il suo schema di gioco preferito era il 4-4-2.[13][14]

Carriera modifica

Giocatore modifica

Club modifica

 
Boškov giocatore della Sampdoria nel 1961-1962

Nel 1946 lasciò il suo piccolo villaggio per andare a giocare nel Vojvodina di Novi Sad.[15] Iniziò a giocare con la prima squadra nel 1950 e vi restò per dieci anni.

Durante questo periodo non raccolse vittorie, poiché i tornei jugoslavi erano a esclusivo appannaggio di Stella Rossa, Partizan, Hajduk e Dinamo Zagabria, i cosiddetti grandi quattro (velika četvorka).[11] Il massimo piazzamento raggiunto dal Vojvodina fu il secondo posto in campionato nella stagione 1956-1957, alle spalle della Stella Rossa, oltre a una finale di Coppa di Jugoslavia persa nel 1951 contro la Dinamo Zagabria.

Nel 1958, a causa di uno scontro con un portiere avversario, s'infortunò a una gamba e ciò lo condizionò per circa due anni.[16] Nel 1961 si trasferì in Italia, alla Sampdoria, all'età di 30 anni; all'epoca la federazione calcistica jugoslava vietava trasferimenti all'estero ai giocatori prima del loro trentesimo compleanno.[11] Indossò la maglia numero 7.[6] Militò in Serie A solo nella stagione 1961-1962, risentendo di problemi fisici.[11] Sotto la guida di Eraldo Monzeglio, la squadra raggiunse il decimo posto; Boškov collezionò 13 presenze e un gol.

Dal 1962 al 1964 giocò in Svizzera negli Young Fellows di Zurigo, con cui fu giocatore ed allenatore.[4][15] Iniziò ad allenare quando, durante un allenamento, l'allenatore si fece male a un ginocchio e lasciò a Boškov il fischietto, dicendogli di continuare al suo posto.[4]

Nella sua carriera sul campo si distinse per correttezza e sportività, diventando uno dei pochi giocatori a non ricevere mai nessuna ammonizione o espulsione in assoluto.[4]

Nazionale modifica

«Boskov aveva accumulato quasi sessanta presenze nella Jugoslavia di 60 anni fa, nazionale di livello, non a caso gli jugoslavi erano chiamati i «brasiliani d'Europa».»

Nel 1951 esordì con la nazionale jugoslava. Nel 1953, ventiduenne, fu convocato dalla FIFA nella formazione del Resto d'Europa per una gara a Wembley contro l'Inghilterra; l'incontro finì 4 a 4.[4] Con la Jugoslavia partecipò ai Giochi Olimpici del 1952; la squadra di Milorad Arsenijević raggiunse la finale, ma fu sconfitta per 2-0 allo Stadio Olimpico di Helsinki dalla "Squadra d'oro" dell'Ungheria, con reti di Puskás e Czibor.[15]

Partecipò a due campionati del mondo. In Svizzera, nel 1954, la Jugoslavia fu eliminata ai quarti di finale dai futuri campioni della Germania Ovest, come quattro anni dopo in Svezia.

Allenatore modifica

 
Boškov esulta per la vittoria del suo Den Haag nella finale della KNVB beker 1974-1975

Tornato in patria nel 1964, allenò per sette anni la "sua" Vojvodina, portandola alla vittoria del campionato jugoslavo per la prima volta nella sua storia, nella stagione 1965-1966. Nel 1971, a quarant'anni, fu chiamato ad allenare la nazionale jugoslava: alle qualificazioni al campionato europeo di calcio 1972; i blu vinsero il proprio girone, sopravanzando i quotati Paesi Bassi del calcio totale, la Germania Est e il Lussemburgo, ma furono sconfitti ai play-off dall'Unione Sovietica. Nel 1973 Boškov lasciò il suo Paese per dissapori con il regime di Tito.[16]

Si trasferì nei Paesi Bassi, dove guidò il Den Haag. Con i cigni vinse la Coppa d'Olanda 1974-1975, battendo in finale il Twente; nella stagione successiva raggiunse i quarti di finale della Coppa delle Coppe, venendo eliminato dagli inglesi del West Ham. A fine anno passò al Feyenoord. Con la squadra di Rotterdam raggiunse i quarti della Coppa UEFA, concludendo quarto il campionato, ma l'anno dopo il club non andò oltre il decimo posto. Nei Paesi Bassi fu accolto con grande affetto, ma dovette lasciare anche questa nazione a causa di una nuova legge sugli extracomunitari.

 
Boškov, a destra, allenatore della Sampdoria negli anni ottanta, con i propri giocatori Briegel e Cerezo

Iniziò quindi una nuova avventura in Spagna, sulle panchine di Real Saragozza, Real Madrid (conquistando una finale di Coppa dei Campioni, un campionato e due Coppe di Spagna) e Sporting Gijon. A ciò seguirono dodici anni di esperienza in Italia, dove allenò Ascoli, Sampdoria, Roma (dove fece esordire Francesco Totti[17]), Napoli e Perugia, con un fugace intermezzo in Svizzera nel Servette, e fu anche docente alla scuola per tecnici e allenatori di Coverciano sotto la direzione di Italo Allodi[11][18]. In Italia il suo nome è legato soprattutto al periodo trascorso alla Sampdoria, dove rimase per sei anni tra la seconda metà degli anni ottanta e i primi anni novanta; sotto la sua guida la squadra genovese, di cui all'epoca era proprietario e presidente l'imprenditore del settore petrolifero Paolo Mantovani, trascinata dalle reti di Gianluca Vialli e Roberto Mancini, soprannominati I gemelli del gol, attraversò il periodo più vittorioso della sua storia, conquistando 1 scudetto (1991), 2 Coppe Italia (1988 e 1989), 1 Supercoppa italiana (1991), 1 Coppa delle Coppe (1990) e una finale di Coppa dei Campioni (1992).

Il suo ultimo incarico è stato quello di commissario tecnico della nazionale jugoslava, dove arrivò nel 1999[19] e che portò agli Europei del 2000 (in cui la squadra ebbe la peggior difesa, dopo essere stata eliminata per 6-1 dai Paesi Bassi ai quarti),[20] lasciando l'incarico dopo la competizione.

Da allenatore raggiunse due volte la finale di Coppa dei Campioni, con il Real Madrid (1981) e con la Sampdoria (1992), venendo sconfitto in entrambe le occasioni per 1-0 (dal Liverpool e dal Barcellona).

Statistiche modifica

Cronologia presenze e reti in nazionale modifica

Cronologia completa delle presenze e delle reti in nazionale ― Jugoslavia
Data Città In casa Risultato Ospiti Competizione Reti Note
24-6-1951 Belgrado Jugoslavia   7 – 3   Svizzera Amichevole -
23-8-1951 Oslo Norvegia   2 – 4   Jugoslavia Amichevole -
2-9-1951 Belgrado Jugoslavia   2 – 1   Svezia Amichevole -
25-6-1952 Zagabria Jugoslavia   4 – 1   Norvegia Amichevole -
15-7-1952 Helsinki Jugoslavia   10 – 1   India Olimpiadi 1952 - Turno di qualificazione -
20-7-1952 Tampere Unione Sovietica   5 – 5   Jugoslavia Olimpiadi 1952 - Ottavi di finale -
22-7-1952 Tampere Unione Sovietica   1 – 3   Jugoslavia Olimpiadi 1952 - Ottavi di finale
(ripetizione)
-
25-7-1952 Helsinki Jugoslavia   5 – 3   Danimarca Olimpiadi 1952 - Quarti di finale -
29-7-1952 Helsinki Jugoslavia   3 – 1   Germania Ovest Olimpiadi 1952 - Semifinale -
2-8-1952 Helsinki Ungheria   2 – 0   Jugoslavia Olimpiadi 1952 - Finale -
21-9-1952 Belgrado Jugoslavia   4 – 2   Austria Amichevole -
2-11-1952 Belgrado Jugoslavia   5 – 0   Egitto Amichevole -   46’
21-12-1952 Ludwigshafen am Rhein Germania Ovest   3 – 2   Jugoslavia Amichevole -
9-5-1953 Belgrado Jugoslavia   1 – 0   Grecia Qual. Mondiali 1954 -
14-5-1953 Bruxelles Belgio   1 – 3   Jugoslavia Amichevole -
21-5-1953 Belgrado Jugoslavia   5 – 2   Galles Amichevole -
5-6-1953 Istanbul Turchia   2 – 2   Jugoslavia Amichevole -
18-10-1953 Belgrado Jugoslavia   3 – 1   Francia Amichevole -
8-11-1953 Skopje Jugoslavia   1 – 0   Israele Qual. Mondiali 1954 -
21-3-1954 Ramat Gan Israele   0 – 1   Jugoslavia Qual. Mondiali 1954 -
28-3-1954 Atene Grecia   0 – 1   Jugoslavia Qual. Mondiali 1954 -
16-5-1954 Belgrado Jugoslavia   1 – 0   Inghilterra Amichevole -
16-6-1954 Losanna Jugoslavia   1 – 0   Francia Mondiali 1954 - 1º turno -
19-6-1954 Losanna Brasile   1 – 1   Jugoslavia Mondiali 1954 - 1º turno -
17-6-1954 Losanna Jugoslavia   0 – 2   Germania Ovest Mondiali 1954 - Quarti di finale -
22-9-1954 Cardiff Galles   1 – 3   Jugoslavia Amichevole -
26-9-1954 Saarbrücken Saar   1 – 5   Jugoslavia Amichevole -
3-10-1954 Vienna Austria   1 – 3   Jugoslavia Amichevole -
17-10-1954 Sarajevo Jugoslavia   5 – 1   Turchia Amichevole -
15-5-1955 Belgrado Jugoslavia   2 – 2   Scozia Amichevole -
29-5-1955 Torino Italia   0 – 4   Jugoslavia Amichevole -
26-6-1955 Belgrado Jugoslavia   0 – 0   Svizzera Amichevole -
25-9-1955 Belgrado Jugoslavia   3 – 1   Germania Ovest Amichevole -
19-10-1955 Dublino Irlanda   1 – 4   Jugoslavia Amichevole -
30-10-1955 Vienna Austria   2 – 1   Jugoslavia Amichevole -
11-11-1955 Colombes Francia   1 – 1   Jugoslavia Amichevole -
22-4-1956 Belgrado Jugoslavia   0 – 1   Romania Amichevole -
29-4-1956 Budapest Ungheria   2 – 2   Jugoslavia Amichevole -
25-6-1956 Zagabria Jugoslavia   1 – 1   Austria Amichevole -
9-9-1956 Belgrado Jugoslavia   4 – 1   Indonesia Amichevole -
16-9-1956 Belgrado Jugoslavia   1 – 3   Ungheria Amichevole -
30-9-1956 Belgrado Jugoslavia   1 – 2   Cecoslovacchia Amichevole -
21-11-1956 Glasgow Scozia   2 – 0   Jugoslavia Amichevole -
28-11-1956 Londra Inghilterra   3 – 0   Jugoslavia Amichevole -
5-5-1957 Atene Grecia   0 – 0   Jugoslavia Qual. Mondiali 1958 -
12-5-1957 Zagabria Jugoslavia   6 – 1   Italia Amichevole -
18-5-1957 Bratislava Cecoslovacchia   1 – 0   Jugoslavia Amichevole -
15-9-1957 Belgrado Jugoslavia   3 – 3   Austria Amichevole - cap.
29-9-1957 Bucarest Romania   1 – 1   Jugoslavia Qual. Mondiali 1958 - cap.
10-11-1957 Belgrado Jugoslavia   4 – 1   Grecia Qual. Mondiali 1958 - cap.
17-11-1957 Belgrado Jugoslavia   2 – 0   Romania Qual. Mondiali 1958 - cap.
29-4-1958 Budapest Ungheria   2 – 0   Jugoslavia Amichevole -
11-5-1958 Zagabria Jugoslavia   5 – 0   Inghilterra Amichevole -
8-6-1958 Västerås Jugoslavia   1 – 1   Scozia Mondiali 1958 - 1º turno -
11-6-1958 Västerås Jugoslavia   3 – 2   Francia Mondiali 1958 - 1º turno -
15-6-1958 Eskilstuna Paraguay   3 – 3   Jugoslavia Mondiali 1958 - 1º turno -
19-6-1958 Malmö Germania Ovest   1 – 0   Jugoslavia Mondiali 1958 - Quarti di finale -
Totale Presenze 57 Reti 0

Statistiche da allenatore modifica

Club modifica

In grassetto le competizioni vinte.

Stagione Squadra Campionato Coppe nazionali Coppe continentali Altre coppe Totale % Vittorie Piazzamento
Comp G V N P Comp G V N P Comp G V N P Comp G V N P G V N P %
1962-1963   Young Boys LNA 26 13 5 8 CS ? ? ? ? - - - - - - - - - - 26 13 5 8 50,00
1963-1964 LNA 26 11 5 10 CS ? ? ? ? - - - - - - - - - - 26 11 5 10 42,31
Totale Young Boys 52 24 10 18 ? ? ? ? - - - - - - - - 52 24 10 18 46,15
1974-1975   Den Haag E 34 7 16 11 CO 5 3 2 0 - - - - - - - - - - 39 10 18 11 25,64 10º
1975-1976 E 34 15 7 12 CO 2 1 0 1 CdC 6 5 0 1 - - - - - 42 21 7 14 50,00
Totale Den Haag 68 22 23 23 7 4 2 1 6 5 0 1 - - - - 81 31 25 25 38,27
1976-1977   Feyenoord E 34 16 12 6 CO 2 1 0 1 CU 8 4 2 2 - - - - - 44 21 14 9 47,73
1977-1978 E 34 10 12 12 CO 2 1 0 1 - - - - - - - - - - 36 11 12 13 30,56 10º
Totale Feyenoord 68 26 24 18 4 2 0 2 8 4 2 2 - - - - 80 32 26 22 40,00
1978-1979   Real Saragozza PD 34 12 6 16 CR 12 7 3 2 - - - - - - - - - - 46 19 9 18 41,30 14º
1979-1980   Real Madrid PD 34 22 9 3 CR 7 4 3 0 CC 8 5 0 3 - - - - - 49 31 12 6 63,27
1980-1981 PD 34 20 5 9 CR 4 1 2 1 CC 9 6 1 2 - - - - - 47 27 8 12 57,45
1981-mar. 1982 PD 30 16 7 7 CR 5 2 2 1 CU 8 4 2 2 - - - - - 43 22 11 10 51,16 Eson.
Totale Real Madrid 98 58 21 19 16 7 7 2 25 15 3 7 - - - - 139 80 31 28 57,55
1982-1983   Sporting Gijón PD 34 9 15 10 CR 6 3 1 2 - - - - - - - - - - 40 12 16 12 30,00
1983-1984 PD 34 11 8 15 CR 4 3 0 1 - - - - - - - - - - 38 14 8 16 36,84 13º
Totale Sporting Gijón 68 20 23 25 10 6 1 3 - - - - - - - - 78 26 24 28 33,33
nov. 1984-1985   Ascoli A 23 4 12 7 - - - - - - - - - - - - - - - 23 4 12 7 17,39 Sub. 14º (retr.)
1985-1986 B 38 17 16 5 CI 5 2 2 1 - - - - - - - - - - 43 19 18 6 44,19 (prom.)
Totale Ascoli 61 21 28 12 5 2 2 1 - - - - - - - - 66 23 30 13 34,85
1986-1987   Sampdoria A 30+1[21] 13+0 9+0 8+1 CI 5 3 1 1 - - - - - - - - - - 36 16 10 10 44,44
1987-1988 A 30 13 11 6 CI 13 9 2 2 - - - - - - - - - - 43 22 13 8 51,16
1988-1989 A 34 14 11 9 CI 14 10 3 1 CdC 9 3 3 3 SI 1 0 0 1 58 27 17 14 46,55
1989-1990 A 34 16 11 7 CI 4 3 0 1 CdC 9 7 2 0 SI 1 0 0 1 48 26 13 9 54,17
1990-1991 A 34 20 11 3 CI 10 4 3 3 CdC 6 3 1 2 SU 2 0 1 1 52 27 16 9 51,92
1991-1992 A 34 11 16 7 CI 8 3 4 1 CC 11 6 2 3 SI 1 1 0 0 54 21 22 11 38,89
1992-1993   Roma A 34 8 17 9 CI 10 6 2 2 CU 8 5 0 3 - - - - - 52 19 19 14 36,54 10º
ott. 1994-1995   Napoli A 28 12 10 6 CI 5 3 2 0 CU 3 1 0 2 - - - - - 36 16 12 8 44,44 Sub.
1995-1996 A 34 10 11 13 CI 1 0 0 1 - - - - - - - - - - 35 10 11 14 28,57 12º
Totale Napoli 62 22 21 19 6 3 2 1 3 1 0 2 - - - - 71 26 23 22 36,62
1996-1997   Servette LNA 22 5 9 8 CS ? ? ? ? - - - - - - - - - - 22 5 9 8 22,73 Eson.
nov. 1997-1998   Sampdoria A 26 10 7 9 CI 1 0 0 1 - - - - - - - - - - 27 10 7 10 37,04 Sub.
Totale Sampdoria 222+1 97+0 76+0 49+1 55 32 13 10 35 19 8 8 5 1 1 3 318 149 98 71 46,86
feb.-giu. 1999   Perugia A 14 5 2 7 - - - - - - - - - - - - - - - 14 5 2 7 35,71 Sub. 14º
Totale carriera 804 320 260 224 125+ 69+ 32+ 24+ 85 49 13 23 5 1 1 3 1019 439 306 274 43,10

Palmarès modifica

Giocatore modifica

Nazionale modifica

Helsinki 1952

Allenatore modifica

Club modifica

Competizioni Nazionali

Vojvodina: 1965-1966
ADO Den Haag: 1974-1975
Real Madrid: 1979-1980
Real Madrid: 1979-1980, 1981-1982
Ascoli: 1985-1986
Sampdoria: 1987-1988, 1988-1989
Sampdoria: 1990-1991
Sampdoria: 1991

Competizioni Internazionali

Sampdoria: 1989-1990

Individuale modifica

1990-1991
2021

Note modifica

  1. ^ Assume l'incarico di direttore tecnico insieme all'allenatore Mario Colautti nella stagione 1984-1985, ed all'allenatore Aldo Sensibile nella stagione 1985-1986.
  2. ^ a b Assume l'incarico di direttore tecnico insieme all'allenatore Narciso Pezzotti.
  3. ^ Assume l'incarico di direttore tecnico insieme all'allenatore Cané nel 1994 e Aldo Sensibile nel 1995.
  4. ^ a b c d e f Andrea Tempestini, Vujadin Boskov, la vecchia intervista: "Il mio segreto? Spiare i giocatori di notte", su liberoquotidiano.it, 30 aprile 2014.
  5. ^ Cordoglio blucerchiato per la scomparsa di Yelena Boškov, su sampdoria.it, 4 luglio 2022.
  6. ^ a b c Antonio Ferrari, Vujadin, il serbo orgoglioso che sapeva parlare anche di politica, su corriere.it, 27 aprile 2014. URL consultato il 23 maggio 2019.
  7. ^ a b c d Giampiero Timossi, Yelena Boskov a Genova: «Con Vuja ho riso tanto e ora cerco di non piangere», su ilsecoloxix.it, 10 maggio 2014. URL consultato il 5 novembre 2014 (archiviato dall'url originale il 5 novembre 2014).
  8. ^ a b Boskov morto: vinse scudetto e Coppa delle Coppe con la Sampdoria, su gazzetta.it. URL consultato il 27 aprile 2014.
  9. ^ Dario Freccero, È morto Vujadin Boskov, su ilsecoloxix.it, 27 aprile 2014. URL consultato il 5 novembre 2014 (archiviato dall'url originale il 5 novembre 2014).
  10. ^ Matteo Cruccu, Addio Vujadin Boskov, mitico «padre-allenatore» della Sampdoria, su corriere.it, 27 aprile 2014.
  11. ^ a b c d e Morto Vujadin Boskov. Mannini "spiega" la sua tattica, su ilsussidiario.net.
  12. ^ 4-2 a Eintracht, Sampdoria vince trofeo Boskov, su ansa.it, 3 agosto 2014.
  13. ^ Quando è il modulo che fa l'allenatore, su calciomercato.com. URL consultato il 21 maggio 2021.
  14. ^ Gli ultimi anni della carriera di Boskov: le esperienze con Perugia e Jugoslavia, su goal.com. URL consultato il 21 maggio 2021.
  15. ^ a b c (ES) El mítico Vujadin Boskov fallece a los 82 años, su marca.com, 27 aprile 2014.
  16. ^ a b Max Cannalire, Boskov è sempre nel cuore della gente di mezza Europa, su Informazioni condivise, 12 luglio 2018. URL consultato il 10 marzo 2019.
  17. ^ Totti, 22 anni fa l'esordio in Serie A con la Roma, su corrieredellosport.it, 28 marzo 2015 (archiviato dall'url originale il 7 agosto 2016).
  18. ^ Zio Vuja compie 80 anni, su ilsecoloxix.it, 16 maggio 2011. URL consultato il 5 novembre 2014 (archiviato dall'url originale il 5 novembre 2014).
  19. ^ Corrado Sannucci, E Boskov torna a casa da ct, in la Repubblica, 17 luglio 1999, p. 42.
  20. ^ Europeo 2000: L'ultima, folle Jugoslavia, su footballpills.com, 28 gennaio 2018. URL consultato il 23 maggio 2019.
  21. ^ Spareggio per l'accesso alla Coppa UEFA 1987-1988.

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