Guelfo VI

marchese di Toscana e duca di Spoleto
(Reindirizzamento da Welf VI)

Guelfo VI (1115Memmingen, 15 dicembre 1191) è stato marchese di Toscana (1152-1173) e duca di Spoleto (1152-1162) e membro della stirpe dei Welfen.

Guelfo VI
Ritratto ideale di Guelfo VI nel Weingartener Stifterbüchlein, 1500 ca. (Württembergische Landesbibliothek, Cod. hist. Q 584, fol. 38v).
Marchese di Toscana
Stemma
Stemma
In carica
  • 1152–1160
  • 1167–1173
Predecessore
Successore
Duca di Spoleto
In carica
  • 1152–1160
  • 1167–1173
Predecessore
Successore
Nascita1115
MorteMemmingen, 15 dicembre 1191
Luogo di sepolturaMonastero di Steingaden
DinastiaWelfen
PadreEnrico IX
MadreWulfhilde di Sassonia
ConsorteUta di Schauenburg
FigliElisabetta
Guelfo VII
Guelfo VI col figlio Guelfo VII
Il monastero di Steingaden

Biografia modifica

Guelfo, terzo figlio maschio di Enrico IX, duca di Baviera, ereditò i possedimenti familiari di Svevia, comprese le contee di Altdorf e Ravensburg, mentre suo fratello primogenito Enrico il Superbo ricevette i ducati di Baviera e Sassonia e l'altro fratello maggiore Corrado abbracciò la carriera ecclesiastica. Giuditta, una sorella di Guelfo, sarebbe poi stata la madre dell'imperatore Federico Barbarossa: Guelfo stesso era solo un decennio più anziano di suo nipote, per cui la maggior parte delle vicende di Guelfo avvennero durante il regno del Barbarossa. Sua madre era Wulfhilde di Sassonia, della dinastia dei Billunghi.

Enrico IX fece sposare Guelfo con Uta, figlia di Goffredo di Calw, conte palatino del Reno; alla morte di Goffredo nel 1131, si aprì una controversia tra Guelfo e il nipote di Goffredo, Adalberto IV di Calw-Löwenstein, per l'eredità di Calw.

Quando, nel 1142, Corrado III, zio di Federico, confiscò il ducato di Baviera, Guelfo raggiunse il fratello per ribellarsi. Essi furono sconfitti nella battaglia di Flochberg. Nel 1152 i Welfen e gli Hohenstaufen fecero pace e Federico Barbarossa fu eletto re. Nel mese di ottobre 1152, a Würzburg, Federico diede a Guelfo, come capo della sua famiglia, il ducato di Spoleto, il marchesato di Toscana, e la signoria sulla Sardegna tra le altre proprietà italiane, mentre, nel 1156, la Baviera tornava a Enrico il Leone, il figlio di Enrico il Superbo. Fu presente alla firma del trattato di Costanza nel 1153.

A partire dagli anni cinquanta, era scoppiata una controversia tra Guelfo (insieme a suo figlio Guelfo VII) e Ugo II di Tubinga, conte palatino di Svevia, solo dopo il 1166 si concluse con la risoluzione dell'imperatore stesso, generalmente dalla parte dei Welfen.

Quando Guelfo VII, unico figlio di Guelfo, morì di malaria a Roma nel 1167, durante la campagna del Barbarossa contro papa Alessandro III, Enrico il Leone chiese l'eredità di tutti i beni di Guelfo. Guelfo chiese in cambio una grossa somma di denaro, quindi affidò i suoi territori italiani all'imperatore. Guelfo rimase a capo dei suoi ducati italiani fino al 1173, mentre Cristiano, arcivescovo di Magonza, ne era il vicario imperiale.

Una spaccatura tra Enrico e il Barbarossa durante l'Italienzug del 1176 fornì lo spunto per il procedimento nei confronti di Enrico nel 1179, che alla fine fu privato di tutti i suoi beni, compresi quelli che aveva acquistato da Guelfo. Questi furono restituiti a Guelfo, che li diede poi all'erede del Barbarossa, il duca di Svevia, alla sua morte nel 1191. Così, tutti i possedimenti svevi dei Welfen passati agli Hohenstaufen discendono da Giuditta, sorella di Guelfo.

Guelfo fu sepolto nel monastero premostratense da lui fondato, l'abbazia di Steingaden in Baviera, dove era stato sepolto anche suo figlio. Fu il mecenate della Historia Welforum, la prima cronaca medievale della sua dinastia.

Famiglia e figli modifica

Guelfo Vi si sposò con Uta, figlia di Goffredo di Calw, conte palatino del Reno della stirpe dei conti di Calw. Essi ebbero:

  • Elisabetta (1135 circa), che sposò Rodolfo, conte di Pfullendorf;
  • Guelfo VII (1140-1167 circa), duca di Spoleto e margravio di Toscana.

Ascendenza modifica

Note modifica


Bibliografia modifica

Fonti modifica

Letteratura critica modifica

  • Karin Feldmann, Herzog Welf VI. und sein Sohn. Das Ende des süddeutschen Welfenhauses (mit Regesten), Diss. Phil., Tübingen 1971
  • Welf VI., Wissenschaftliches Kolloquium zum 800. Todesjahr vom 5. bis 8. Oktober 1991 im Schwäbischen Bildungszentrum Irsee, Thorbecke, hrsg. v. Rainer Jehl, Sigmaringen 1995. ISBN 3-7995-4173-X.
  • Andrea Puglia, Potere marchionale, amministrazione del territorio e società locali nella Tuscia nord occidentale dalla morte del marchese Ugo a Guelfo VI di Baviera (anni 1001-1160), tesi di dottorato di ricerca in storia medievale, tutor prof. Giorgio Chittolini, Universita degli studi di Milano, a.a. 2002-2003.

Altri progetti modifica

Collegamenti esterni modifica

Controllo di autoritàVIAF (EN297860375 · ISNI (EN0000 0004 0221 0140 · BAV 495/66124 · CERL cnp01001543 · LCCN (ENnr96044519 · GND (DE118806602 · WorldCat Identities (ENlccn-nr96044519