Wendiceratops pinhornensis

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Wendiceratops (il cui nome significa "faccia cornuta di Wendy") è un genere estinto di dinosauro ceratopside centrosaurino vissuto nel Cretaceo superiore, circa 79-78,7 milioni di anni fa (Campaniano), in quella che oggi l'Alberta, in Nord America. L'unica specie ascritta a questo genere è W. pinhornensis.[1]

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Wendiceratops
Ricostruzione dello scheletro di Wendiceratops, in blu le parti conosciute.
Stato di conservazione
Fossile
Classificazione scientifica
Dominio Eukaryota
Regno Animalia
Phylum Chordata
Superordine Dinosauria
Ordine † Ornithischia
Famiglia † Ceratopsidae
Sottofamiglia † Centrosaurinae
Genere Wendiceratops
Evans & Ryan, 2015
Nomenclatura binomiale
† Wendiceratops pinhornensis
Evans & Ryan, 2015

Descrizione modifica

Dimensioni e tratti distintivi modifica

 
Ricostruzione della testa di W. pinhornensis.[2]

Wendiceratops aveva la classica corporatura di un ceratopside, con un corpo robusto sorretto da quattro zampe, una corta coda e un voluminoso cranio. L'intero animale misurava circa 6 metri (20 ft) per un peso di una tonnellata.[3]

I paleontologi che hanno descritto questo animale hanno riscontrato solo due autapomorfie: sulla parte posteriore del collare del cranio, il secondo e il terzo epiparietale (le ossificazioni dermiche unite al collare) possiedono una base ampia, sono spesse verticalmente e sono ricurve in avanti obliquamente, andando a sovrastare le parti posteriori e laterali dell'osso parietale. L'ischio, inoltre, possiede una porzione inferiore espansa e di forma rettangolare.[1]

Il Wendiceratops si distingueva, inoltre, per la mancanza di un corno verticale sulla parte posteriore del cranio, che era invece di forma vagamente rettangolare e smussato agli angoli. Il cinese Sinoceratops possedeva epiparietali simili, ma era provvisto anche di un epiparietale centrale, posto in mezzo all'osso parietale e protuberanze al di sotto dei parietali, di cui invece Wendiceratops era sprovvisto.[1]

Caratteristiche dello scheletro modifica

 
Rostrale e ossa nasali di W. pinhornensis.

La mascella di Wendiceratops possedeva almeno ventisei posizioni di alloggio dei denti, ognuna delle quali era dotata di alcuni denti posti l'uno vicino all'altro a formare una batteria dentaria. Non sono stati ritrovati corni orbitali, e non è chiaro se Wendiceratops fosse dotato di queste strutture; dal confronto con animali strettamente imparentati (Xenoceratops, Albertaceratops, Diabloceratops) si suppone che anche Wendiceratops ne fosse dotato. Il corno nasale è conosciuto in modo incompleto, ma in un esemplare si è conservata una porzione alta 115 millimetri e lunga (di base) circa nove centimetri. Le superfici di contatto con l'osso prefrontale suggeriscono che il corno era posizionato proprio davanti alle orbite.

 
Ossa parietali e epiparietali di W. pinhornensis.

L'arricciamento del cranio del Wendiceratops era molto ampio. Il lato frontale del collare era costituito dal midollo squamoso, dalla forma rettangolare. Sul bordo di tale struttura vi erano formati quattro larghe ossificazioni cutanee o osteodermi, di forma allargata, ossia gli episquamosali. Unicamente, sono arricciate verso l'alto. Dalla posizione del quarto, in primo piano, gli episquamosali possedevano una cresta relativamente che correva verso l'interno, decorata con tre dossi sostanziali. Nella sezione trasversale, questo crinale ha dava all'osso squamosale un'profilo "a gradini", tipico dei centrosaurinae. La parte posteriore del collare era costituito da un arrotondamento delle ossa parietali. Anche questo arrotondamento possedeva degli osteodermi, attaccati ai loro bordi, in questo caso chiamato epiparietali. Ogni osso parietale ne possedeva ben cinque, convenzionalmente numerati da "P1" a "P5". Gli epiparietali quinto e quarto somigliavano molto agli episquamosali. Tuttavia, sempre sul retro gli epiparietali diventavano sempre più larghi, più lunghi e più spessi, curvandosi verso l'alto e verso la parte anteriore. Questa posizione dava al primo epipariatale la forma di una linguetta, sovrastante gran parte del collare, leggermente rivolte verso l'esterno. Purtroppo non è mai stato ritrovato alcun fronzolo completo, perciò la loro forma esatta è incerta ma probabilmente erano a forma di ovoidale e orientati trasversalmente. In questa zona il bordo del collare osseo continuava la sua curvatura di osteodermi, concavo e arriccia verso l'alto. Vicino al bordo erano accoppiate due grandi aperture, ossia le fenestrae parietali. Queste aperture erano separate da una larga barra ossea, che caratterizzava la cresta mediana, piuttosto liscia e priva di fronzoli ossei.[1]

Mentre le altre specie di centrosaurinae, possedeva un modello unico di ornamenti e osteodermi sul cranio, che variava da specie a specie, le ossa post-craniali, ossia le ossa del resto corpo, variavano ben poco da specie a specie in quanto il modello anatomico dei ceratopsidi era praticamente unico per tutti i generi. Tuttavia, il Wendiceratops fa eccezione in quanto differisce dagli altri generi anche per la forma dell'ischio, che al contrario di quello degli altri centrosaurini, possedeva una porzione inferiore espansa e di forma rettangolare.[1]

Nonostante la maggior parte degli esemplari ritrovati, presentino una corporatura robusta e forte, alcuni esemplari mostrano segni di malformazioni nella crescita delle ossa. In un esemplare di Wendiceratops, sono stati ritrovate due tibie, non del tutto sviluppatesi di soli 20 centimetri.[1]

Classificazione modifica

 
Reconstruzione grafica delle ossa parietali di Wendiceratops e altri centrosaurini
 
Visione frontale dello scheletro di W. pinhornensis

Il Wendiceratops è stato classificato come appartenente alla sottofamiglia dei centrosaurinae, come sister taxon di Sinoceratops. Il loro clade forma, inoltre, una politomia con il genere Albertaceratops, un altro centrosaurino proveniente dagli stessi luoghi di Wendiceratops, e con il clade dei centrosaurini più derivati. Tuttavia, sia il Wendiceratops sia il Sinoceratops erano molto più evoluti, più in alto nell'albero evolutivo, rispetto allo Xenoceratops. Tuttavia la loro posizione tassonomica è puramente riferita alla loro anatomia, in quanto il Wendiceratops visse solo pochi milioni di anni più tardi rispetto ai più antichi Xenoceratops e Diabloceratops.[1]

L'ultima analisi filogenetica, incluso Wendiceratops, è riprodotta di seguito, sulla base degli studi di Chiba et al. (2017):[4]


Centrosaurinae

Diabloceratops eatoni

Machairoceratops cronusi

Nasutoceratopsini

Avaceratops lammersi (ANSP 15800)

MOR 692

CMN 8804

Nasutoceratops titusi

Nuovo taxon di Malta

Xenoceratops foremostensis

Sinoceratops zhuchengensis

Wendiceratops pinhornensis

Albertaceratops nesmoi

Medusaceratops lokii

Eucentrosaura
Centrosaurini

Rubeosaurus ovatus

Styracosaurus albertensis

Coronosaurus brinkmani

Centrosaurus apertus

Spinops sternbergorum

Pachyrhinosaurini

Einiosaurus procurvicornis

Pachyrostra

Achelousaurus horneri

Pachyrhinosaurus canadensis

Pachyrhinosaurus lakustai

Pachyrhinosaurus perotorum

Il corno nasale del Wendiceratops, aveva probabilmente dimensioni medie, ed è stato descritto dagli autori come una transizione tra il basso corno nasale di forme antiche come Diabloceratops, Nasutoceratops e Albertaceratops e i maestosi corni più altri e appuntiti delle forme più recenti come Coronosaurus, Centrosaurus e Styracosaurus. Ciò implica che anche il lungo corno nasale dei Chasmosaurini si sarebbe evoluto da forme più antiche e prive di corno, in un processo di evoluzione parallela. Curiosamente, gli epiparietali arricciati del Wendiceratops assomigliano molto agli osteodermi arricciati di due chasmosaurini: il Vagaceratops e il Kosmoceratops, sebbene si distinguano tra loro per le loro intercapedini a forma di sella.[1]

Storia della scoperta modifica

 
Luogo del ritrovamento dell'olotipo di W. pinhornensis.

Nel 2010, la cacciatrice di fossili canadese Wendy Sloboda trovò un letto d'ossa di centrosaurini nella Pinhorn Provincial Grazing Reserve a sud del fiume Milk, in Alberta. Nel 2011, un team del Royal Tyrrell Museum esplorò il sito e cominciò a scavare i fossili. L'anno successivo, venne rimosso un profondo strato di copertura e tra il 2013 e il 2014 furono scoperti numerosi fossili.[1]

Nel 2015, i paleontologi David Evans e Michael Ryan denominarono e descrissero la specie Wendiceratops pinhornensis. Il nome generico è un riferimento alla paleontologa Wendy Sloboda, che per prima scoprì i resti dell'animale e il termine generico latino ceratops ossia "faccia cornuta". Il nome specifico, invece, fa riferimento al luogo di provenienza, ossia Pinhorn Provincial Grazing Reserve.[1] Wendiceratops fu il secondo dinosauro ceratopside ad essere stato descritto nel 2015, insieme al Regaliceratops.[3] L'intera storia della scoperta di questa nuova specie di dinosauro cornuto, a partire dal suo ritrovamento in Alberta, attraverso i vari studi scientifici e il suo restauro, fino alla sua prossima ricostruzione museale presso il Royal Ontario Museum, è stata narrata nella serie televisiva di History Channel e nel suo rispettivo sito web, Dino Hunt Canada.[5]

L'olotipo, TMP 2011.051.0009, è stato trovato in uno strato della Formazione Oldman, risalente al Campaniano. Lo strato di fango indurito, spesso 40 centimetri e probabilmente depositatosi in un unico evento, ha un'età compresa tra i 79 milioni di anni e i 78,700 anni. L'olotipo è costituito da un osso parietale destro. Partendo dal presupposto che il letto d'ossa conteneva una sola specie di centrosaurino, tutto il materiale centrosaurino aggiuntivo è stato attribuito a Wendiceratops pinhornensis, per un totale di 184 fossili rappresentanti diversi esemplari, tra cui i giovani. Le ossa comprendono elementi del cranio, della mascella inferiore, della colonna vertebrale, del cinto scapolare, del bacino e degli arti. Essi sono in gran parte disarticolati. Oltre alle ossa di Wendiceratops, sono stati ritrovati resti di teropodi tirannosauridi, coccodrilli, lepisostei e piante.[1]

Paleoecologia modifica

 
Ricostruzione dell'habitat di Wendiceratops con altri erbivori

Wendiceratops condivideva il suo habitat con molti altri dinosauri, come il teropode tirannosaurino, i troodontidi Paronychodon e Troodon, l'ornithopode Parasaurolophus e il ceratopside Albertaceratops. Gli autori hanno sottolineato che, dopo la scoperta di Wendiceratops, non meno di cinque ceratopsidi sono noti dalla base inferiore della Formazione Oldman o in formazioni nordamericane coeve: oltre ad Albertaceratops, anche Judiceratops, Medusaceratops e Avaceratops. Gli studiosi hanno dedotto che ciò fu reso possibile da differenti specializzazioni ecologiche e hanno inoltre indicato un elevato ricambio faunistico, con una rapida successione di specie affini.[1]

Note modifica

Bibliografia modifica

  • Evans, David C.; Ryan, Michael J. (2015). "Cranial Anatomy of Wendiceratops pinhornensis gen. et sp. nov., a Centrosaurine Ceratopsid (Dinosauria: Ornithischia) from the Oldman Formation (Campanian), Alberta, Canada, and the Evolution of Ceratopsid Nasal Ornamentation". PLOS ONE 10 (7): e0130007. doi:10.1371/journal.pone.0130007

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