Willa III d'Arles

regina consorte d'Italia

Willa d'Arles, o Villa, conosciuta anche come Willa di Toscana (Arles, 912Bamberga, dopo il 963), fu, per il matrimonio con Berengario II, Marchesa consorte d'Ivrea dal 936 al 941 e dal 945 al 950, dal 950, Regina consorte d'Italia, fino al 963.

Willa
Regina consorte d'Italia
In carica950-963
PredecessoreAdelaide
SuccessoreAdelaide
Marchesa consorte d'Ivrea
In carica930 –
963
PredecessoreErmengarda
SuccessoreGerberga
Nascitaca. 912
Mortedopo il 963
Dinastiabosonidi
PadreBosone d'Arles
MadreWilla II di Borgogna
ConiugeBerengario II
FigliAdalberto
Guido
Corrado
Gisla
Gilberga
Rozala
Berta

Origine modifica

Secondo il cronista, Liutprando da Cremona, Vescovo di Cremona, era la figlia del conte di Avignone, poi anche conte di Arles e governatore della Provenza, ed infine Margravio di Toscana, Bosone VI di Provenza, e di Willa II di Borgogna, figlia del re di Borgogna Rodolfo I[1] e di Willa di Provenza[2]. Bosone era il figlio secondogenito del conte di Arles, Tebaldo[3] (ca 860-895) e di Berta di Lotaringia (863-925), figlia terzogenita del re di Lotaringia Lotario II e della seconda moglie, Waldrada[4] (scomunicata in quanto considerata concubina, da papa Nicola I), quindi nipote dell'imperatore Lotario I. La madre, Willa II di Borgogna, era la sorella di Rodolfo II re di Borgogna e d'Italia[5].

Biografia modifica

Nel 930 circa, Willa fu data in moglie al marchese d'Ivrea, Berengario II. Questo matrimonio è citato da Liutprando da Cremona nella sua cronaca dove specifica che la decisione, di darla in sposa al marchese d'Ivrea, fu presa dallo zio di Willa, il re d'Italia, Ugo d'Arles[6].

Nel 950, Willa divenne regina consorte, essendo stato incoronato Berengario re d'Italia[7].

La maggior parte delle notizie su Willa provengono dall'Antapodosis di Liutprando da Cremona, opera nella quale peraltro il giudizio su Berengario e Willa è alquanto malevolo[8]. Liutprando descrive Berengario e Willa come avidi e violenti. In particolare, Willa si sarebbe comportata con crudeltà nei confronti di Adelaide di Borgogna, vedova di Lotario II di Arles, il predecessore di Berengario sul trono d'Italia, che, per volere di Willa, fu imprigionata per costringerla a sposare il suo figlio primogenito, Adalberto[9].
Comunque Willa rimase sempre a fianco del marito. Nell'autunno del 941 Willa, incinta, attraversò le Alpi a piedi per raggiungere Berengario che era fuggito in Svevia, chiedendo ospitalità al duca Ermanno, per sfuggire a re Ugo[10].
Fu ancora accanto al marito venti anni dopo, allorché l'imperatore Ottone assediò Berengario nella rocca di San Leo. Willa si asserragliò dapprima nel castello dell'isola d'Orta; espugnato il castello[11], Willa fu lasciata libera, e raggiunse il marito a San Leo (luglio 962). Caduta San Leo alla fine del 964, i due furono condotti prigionieri a Bamberga, in Germania, come ci viene confermato dal cronista che continuò la cronaca di Reginone[12].

Willa rimase vedova nel 966[12] e prima ancora che il marito fosse inumato si ritirò in un monastero dove prese i voti[12].

Di Willa non si conosce la data esatta della sua morte.

Figli modifica

Willa a Berengario diede sei[13](o sette[14]) figli:

Ascendenza modifica

Genitori Nonni Bisnonni Trisnonni
Uberto del Vallese Bosone il Vecchio  
 
 
Tebaldo d'Arles  
 
 
 
Bosone d'Arles  
Lotario II di Lotaringia Lotario I  
 
Ermengarda di Tours  
Berta di Lotaringia  
Waldrada di Wormsgau  
 
 
Willa III d'Arles  
Corrado II di Borgogna Corrado I di Borgogna  
 
Adelaide d'Alsazia  
Rodolfo I di Borgogna  
Waldrada  
 
 
Willa II di Borgogna  
Bosone I di Provenza Bivin di Vienne  
 
Richilde  
Willa di Provenza  
 
 
 
 

Note modifica

  1. ^ (LA) Monumenta Germaniae Historica, Scriptores, tomus III, Liudprandi Antapodosis, liber IV, par. 10, Pag 318 Archiviato il 24 settembre 2015 in Internet Archive.
  2. ^ (EN) #ES Foundation for Medieval Genealogy : Nobiltà provenzale -Boso
  3. ^ (LA) Monumenta Germanica Historica, tomus III: Liudprandi Antapodosis III. par. 46, pag. 313 Archiviato il 16 ottobre 2013 in Internet Archive.
  4. ^ (LA) Annales Bertiniani III, anno 862, Pag 284
  5. ^ H. Keller, «BOSONE di Toscana». In: Dizionario Biografico degli Italiani, Vol. XIII, Roma : Istituto della Enciclopedia italiana, 1971
  6. ^ (LA) Monumenta Germaniae Historica, Scriptores, tomus III, Liudprandi Antapodosis, liber IV, par. 7, Pag 317 Archiviato il 16 ottobre 2013 in Internet Archive.
  7. ^ P. Delogu, «BERENGARIO II, marchese d'Ivrea, re d'Italia». In: Dizionario Biografico degli Italiani, Vol. IX, Roma : Istituto della Enciclopedia italiana, 1967
  8. ^ P. Chiesa, LIUTPRANDO di Cremona (Liuto, Liuzo). In: Dizionario Biografico degli Italiani, Vol. LXV, Roma : Istituto della Enciclopedia italiana, 2005
  9. ^ (EN) #ES Foundation for Medieval Genealogy : Nobiltà provenzale-WILLA)
  10. ^ Joseph Becker (a cura di): Scriptores rerum Germanicarum in usum scholarum separatim editi 41: Die Werke Liudprands von Cremona (Liudprandi Opera). Hannover; Leipzig : Hahnsche Buchhandlung, 1915 (Monumenta Germaniae Historica 41, p. 136; ripr. ISBN 3775252908
  11. ^ Fabio Romanoni, La guerra d’acqua dolce. Navi e conflitti medievali nell’Italia settentrionale, Bologna, Clueb, 2023, p. 58, ISBN 978-88-31365-53-6.
  12. ^ a b c (LA) Monumenta Germaniae Historica, Scriptores, tomus I, Continuator Reginonis, anno 966, Pag 628 Archiviato il 9 dicembre 2018 in Internet Archive.
  13. ^ (EN) #ES Genealogy: Casa d'Ivrea - Betrengar II
  14. ^ (EN) #ES Foundation for Medieval Genealogy : Nobiltà del nord Italia-WILLA (Berengario d'Ivrea)
  15. ^ (LA) Monumenta Germaniae Historica, Scriptores, tomus III, Regum Italiæ et Imperatorum Catalogi, ex codice Ambrosiano, p. 217 Archiviato il 3 novembre 2014 in Internet Archive.
  16. ^ a b (LA) Monumenta Germaniae Historica, Scriptores, tomus VIII, Arnulfi Gesta, Archiepiscoporum Mediolanensium, par. 7, pag. 8 Archiviato il 3 novembre 2014 in Internet Archive.
  17. ^ a b (LA) Monumenta Germaniae Historica, Scriptores, tomus III, Liudprandi Antapodosis, liber V, par. 32, Pag 336 Archiviato il 24 novembre 2015 in Internet Archive.
  18. ^ (LA) Monumenta Aquensia, pars II, colonna 292
  19. ^ (LA) Monumenta Germaniae Historica, Scriptores, tomus I, Continuator Reginonis, anno 965, Pag 627 Archiviato il 24 settembre 2015 in Internet Archive.

Bibliografia modifica

Fonti primarie modifica

Letteratura storiografica modifica

  • Louis Halphen, Francia: gli ultimi Carolingi e l'ascesa di Ugo Capeto (888-987), in «Storia del mondo medievale», vol. II, 1999, pp. 636-661
  • C. W. Previté-Orton, "L'Italia nel X secolo", cap. XXI, vol. II (L'espansione islamica e la nascita dell'Europa feudale) della Storia del Mondo Medievale, 1999, pp. 662-701.
  • «Villa (o Willa)». In: Enciclopedia Biografica Universale, Vol. XIX, Roma: Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 2007

Voci correlate modifica

Altri progetti modifica

Collegamenti esterni modifica