X-Men: Mutant Academy

videogioco del 2000

X-Men: Mutant Academy è un videogioco picchiaduro a incontri in 3-D sviluppato dalla Paradox Development, la compagnia che aveva lavorato a Wu-Tang: Shaolin Style ed il mai pubblicato Thrill Kill, e basato sui personaggi di X-Men della Marvel Comics. Il videogioco è stato pubblicato per Game Boy Color e PlayStation, dalla Activision, ed è stato seguito da due sequel X-Men: Mutant Academy 2 e X-Men: Next Dimension.

X-Men: Mutant Academy
videogioco
Uno scontro tra Tempesta e Mistica
PiattaformaPlayStation, Game Boy Color
Data di pubblicazionePlayStation:
Giappone 12 aprile 2001[1]
14 luglio 2000[2]
Zona PAL 11 agosto 2000[3]

Game Boy Color:
Giappone 27 aprile 2001[4]
14 luglio 2000[2]

GenerePicchiaduro a incontri
TemaX-Men
OrigineSvezia
SviluppoParadox Development, Crawfish Interactive (GBC)
PubblicazioneActivision, Success (Giappone)
DirezioneTim Bradstock (GBC)
DesignTim Coode (GBC), Daimion Pinnock (GBC)
Modalità di giocoGiocatore singolo, multigiocatore
Periferiche di inputDualShock
SupportoCD-ROM, cartuccia
Fascia di etàELSPA: 11+ · ESRB: E (GBC) T (PS1) · USK: 6 (GBC) 12 (PS1)
Seguito daX-Men: Mutant Academy 2

Personaggi modifica

Ci sono nel videogioco dieci personaggi selezionabili dell'universo di X-Men, tutti selezionabili sin dall'inizio nella modalità "versus", ad eccezione dei quattro boss finali, non utilizzabili nelle altre modalità.

X-Men modifica

Boss finali modifica

Esclusive Game Boy modifica

Note modifica

  1. ^ (JA) 米マーヴル・コミックスのヒーロー達が登場! PS「X-MEN MUTANT ACADEMY」、「SPIDER-MAN」, in GAME Watch, 9 marzo 2001. URL consultato il 12 maggio 2023.
  2. ^ a b (EN) Julia Roether, Activision Brings The Most Popular Comic Of All Time To Life With The Release Of X-Men: Mutant Academy, Activision, 14 luglio 2000. URL consultato il 12 maggio 2023 (archiviato dall'url originale il 7 gennaio 2001).
  3. ^ (EN) Tom Bramwell, X-Men:Mutant Academy, in Eurogamer, 29 maggio 2000. URL consultato il 12 maggio 2023.
  4. ^ (JA) X-MEN ミュータント アカデミー, su Famitsū. URL consultato il 12 maggio 2023.

Voci correlate modifica

Collegamenti esterni modifica