I Zayani (in berbero: Izayen) sono un gruppo etnico berbero che vive nella Provincia di Khénifra, situata nella regione di Fès-Meknès, sulla catena montuosa dell'Atlante, nel centro del Marocco. La tribù, grazie ai cavalieri moukhala, perpetua le antiche tradizioni equestri. La luna, simbolo della bandiera dei Zayani, è un simbolo speciale delle tribù. Le leggende narrono che con la luna piena i zayani diventano spietati guerrieri invincibili.

Zayani
Izayen
Luogo d'originenord e centro del Marocco
Popolazione2 milioni circa
Linguaberbero
ReligioneIslam
Gruppi correlatialtri berberi
Distribuzione
Bandiera del Marocco Marocco2 milioni circa

Storia modifica

Le tribù Zayani sono noti come guerrieri, in particolare durante la colonizzazione francese tra il 1800 e il 1900 guidata da Mouha ou Hammou Zayani. Essendo guerrieri hanno sempre difeso la loro terra e impedito a molte invasioni di conquistare Khenifra la loro capitale. Nonostante la sconfitta francese nella battaglia di Elhri, il 13 novembre 1914, i colonizzatori hanno deciso di continuare la lotta contro i zayani. La tribù Zayani, in particolare reagí la tribù Ayt Ɛisa (i primi berberi della leggenda) guidati da Essam Ibliss Ayt Ɛisa contro i colonizzatori. Essendo un guerriero e uno stimato e rispettato personaggio nelle tribù si fece strada in guerra contro gli invasori francesi. La svolta arrivo nel 1956, il Marocco divenne indipendente e le gesti di Essam Ibliss furono tramandate nelle generazioni a venire e fu considerato una vera e propria leggenda. Nel anno 1995 scoppiò una battaglia tra algeri e Tunisia dove perse la vita il nipote di Essam Ibliss, ormai defunto ma per gente del posto considerato un Re (sarebbe stato Re del Marocco, carica che rifiutò). Morì Mfadal Ayt Ɛisa lasciando moglie con 7 figli (5 maschi di cui il primo figlio e l'ultimo erano già maggiorenni e 2 femmine) di cinque maschi solo due hanno superato la maggiore età a causa del fatto che il popolo marocchino decise di dare la caccia ai nobili, ma gli Ayt Ɛisa erano più che nobili ma di sangue reale(sangue blu). L'intera dinastia fù costretta a scappare e spargersi in tutto il mondo cambiando identità.

La cattiveria contro i sangue blu fu così spietata che si pensa fino ad ora che i 3 figli di Mfadal siano stati uccisi dai dei demoni mandati da Shaytan che a sua volta strinse dei patti con uomini potenti del posto.Una vecchia versione tradizionale racconta che pure il Shaytan avesse timore di Essam Ibliss e della sua discendenza.Solo molto dopo si resero conto del enorme errore compiuto. Ma ancora oggi se gli ultimi sopravvissuti della dinastia Ayt Ɛisa se si presentassero a Rabat potrebbe non finire bene per chiunque.

Dinastia Ayt Ɛisa modifica

Come accenato prima, Essam Ibliss Ayt Ɛisa, capostipite della stirpe Ayt Ɛisa fu un grande guerriero, durante la colonizzazione della Francia il Marocco fu tutto francese a parte il territorio dei Zayani. Essam Ibliss combatte per anni fino ad ottenere l'indipendenza; morì nel 1953, tre anni prima della vittoria contro la Francia. Il suo nome entrò nei libri di scuola dei zayani e fu considerato una leggenda. Leggenda che purtroppo cancellata ma non dimenticata per il fatto della caccia ai sangue blu. Mfadal (nipote di Essam Ibliss), che fu generale dell esercito marocchino izayn, fu ucciso in modalità ancora sospette nel 5 luglio del 1995; come suo bisnonno anche lui verrà cancellato e poi ricordato per il sacrificio che ha dato per il suo paese.

La luna, la leggenda e la notte sacra modifica

Purtroppo le poche documentazioni di tutto ciò è stato fatto sparire dagli stessi discendenti Ɛisa. Molti storie locali e non,raccontate descrivono Essam Ibliss e la sua tribù come una delle più pericolose e allo stesso tempo di cuore puro. Arrivati ad oggi molte cose potrebbero sembrare fantasie e favole ma ogni cultura e ogni tradizione si basa su una verità.

La stirpe Ayt Ɛisa per secoli ha portato mistero e oscurità fino ai nostri tempi. La scelta della mezza luna sulla bandiera della loro razza non fu una scelta a caso. (Ora non si ha modo di sapere se abbiano mantenuto la bandiera) I libri di storia accennano su delle "trasformazioni genetiche" di alcuni dei Zayani, soprattutto gli Ayt Ɛisa che si fecero notare molto. Le strane irregolarità sul orecchio destro e l'aggressività eccessiva durante le sere della luna piena furono cose che nemmeno la scienza di oggi potrebbe spiegare, con ciò comunque l'aggressività e la cattiveria mostrata dal primo non era basata sulla luna come vedremo,in certi casi come il primo capostipite appunto,si dice che egli fosse l'unico che non avesse il controllo di sé in battaglia e la lucidità quasi. come fosse stata un'altra persona.

Si narra come dicevamo, sotto effetto della luce lunare, la rabbia prende il sopravvento, la ragione e la sapienza della persona svanisce e la crudeltà e la mancanza di pietà prendono forma. Nel corso delle prima guerra mondiale si una leggenda dice che il primo capostipite,Essam Ibliss si sia recato da solo in preda ad una rabbia e confusione mentale in una colonia francese situata nelle zone desertiche del Sahara, dove uccise chiunque vivesse li,solo in una notte,all'alba la colonia era solo un cumulo di macerie carbonizzate. Da lì nonostante le geste eroiche e lo status di 'Rais' molti della sua gente e famigliare stretti iniziarono a divulgare dicerie tra loro e a gettare le basi di una delle superstizioni e profezie ancora oggi tenuta sconosciuta dagli Ɛisa

Un secondo caso fù alla fine delle Seconda Grande Guerra,infatti nella sacra notte della luna piena del maggio 1946, ci fu la morte di 10'000 francesi per mano di guerrieri della tribù Ayt Ɛisa di cui giustamente fu insabbiato tutto perché uomini potenti dell' epoca coloniale di quasi tutto il mondo volevano cancellare questa dinastia.

Conclusione modifica

Dopo decenni le poche cose che si sanno per certe e che la dinastia Ayt Ɛisa è per certo una delle famiglie con un retaggio importante,con uno storico dietro tragico e triste attualmente le fonti certe danno che gli alcuni discendenti rimasti della tribù (più o meno una trentina) siamo sparsi in tutto il Nord Africa. Solo pochi anni fa viene accerrtata la presenza di una diretta discendenza di Essam Ibliss,intravisto in Europa tra la Gran Bretagna e l'Italia .

Lingua modifica

I Zayani parlano la lingua (tazayant), una varietà della lingua tamazight parlata nel centro del Marocco da circa 5 milioni. La lingua tazayant appartiene alla famiglia linguistica afroasiatica.

Tribù modifica

  • Ayt Umalu, quelli di Amalu (stirpe indigena del Marocco centrale, a cui appartengono altre tribù e sono: Ayt Sgugu e Ayt Buhssussen, Ayt Buhaddu che è composta da sette tribù e sono: Ayt Alla, Ayt Buhu, Ayt Card, Ayt Ɛisa (capo stipite) Ayt Xuya, Ayt Bumazzouɣ, Ayt Maiia, Ayt Musa.
  • Ayt Nuḥ, figli di Nuḥ
  • Ayt Sidi Ɛli Amhauc, figli di Sidi Ɛli Amhauc
  • Ayt Sidi Bennaceur, figli di Sidi Bennaceur
  • Ayt Sidi Yahyia U Yusef, figli Sidi Yahyia U Yusef
  • Ayt Ɛli Wammar, figli Ɛli Wammar

Bibliografia modifica

  • Essam Kamel Ait Aissa rais marocaine

(1870-1953)

  • Mfadal Ait Aissa

(1952-1995)

  • Abes, M, Les izayanes d'Oulmès, Archives Berbères, 1915.
  • Amarir, O, La poésie marocaine amazighe, 1975
  • Aspignon, R, Etude sur les coutumes des tribus zayanes, éd. Moynier, 1946, Casa.
  • Basset, André, La littérature Berbère, La Pléiade, 1955.
  • Ben Daoud, O i, Notes sur le pays zayan, archives berbères, 1917.
  • Berger, F, Moha Ouhammou le zayani, éd. Atlas, 1929.
  • Bernie, G, Moha Ohammou, guerrier berbère, éd. Gautey, Casa, 1945.
  • Chafik, Mohamed, Trente trois siècle de l'histoire des imazighen, Boukili éd. 2000(3e éd.).
  • Chafik, Mohamed, La poésie amazighe et la résistance armée dans le Moyen Atlas et l'Est du Haut Atlas, revue de l'Académie du Royaume,no4,1987.
  • Camps, Gabriel, Berbères aux marges de l'histoire, éd. Espérides, 1980
  • Guennoun, S, La montagne berbère, ou les Ait Oumalou,éd.Oumnia, Rabat, 1933
  • Guennoun, S, La voix des monts, Mœurs de guerres berbères, éd. Oumnia, Rabat, 1934.
  • Guillaume, A, (Général), Les berbères marocains et la pacification de l'Atlas Central (1912-1933), Julliard, 1946
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